| IMMEDIATA IN COMMISSIONE MOLGORA N. 5-06006
Con l'interrogazione in esame l'interrogante ha posto
alcuni quesiti concernenti la disciplina degli studi di
settore.
La prima domanda riguarda la platea interessata agli studi
di settore con la prossima dichiarazione dei redditi.
Come è stato riportato dai giornali, ai quali il
presentatore fa riferimento, l'applicazione degli studi di
settore nella dichiarazione dei redditi di quest'anno
riguarderà le categorie del commercio, dei servizi e delle
attività manifatturiere, per le quali, proprio oggi, è in
corso l'esame da parte dell'apposita Commissione. Si tratta di
46 specifiche attività, per alcune delle quali, tuttavia,
potrebbe essere necessario un ulteriore approfondimento: in
base al parere della Commissione, verrà deciso se il rinvio
riguarderà un solo studio, oppure due o tre. In ogni modo
circa un milione di contribuenti saranno interessati già a
partire dal 1999.
In merito alla seconda domanda, con la quale si chiede
quali "maggiorazioni di reddito" saranno provocate dagli
studi, si rileva che, allo stato attuale, una percentuale
elevata - circa la metà - dei contribuenti interessati,
risulta dichiarare ricavi in linea con quanto emerge dagli
studi; della restante metà, la gran parte dichiara ricavi che
si discostano assai poco dai dati degli studi; una piccola
percentuale, invece, si discosta in maniera apprezzabile.
Stime più precise potranno emergere dopo il parere della
Commissione e, in ogni modo, i dati reali saranno noti,
ovviamente, dopo le dichiarazioni dei redditi.
Per quanto concerne la terza domanda e cioè quando saranno
disponibili le simulazioni, si osserva che non risultano
essere in preparazione simulazioni di alcun genere. Sono,
bensì, già pronte, ma in costante aggiornamento, le stime
provvisorie: le stime definitive saranno divulgate dopo
l'acquisizione dei relativi pareri.
Infine, non è affatto vero che gli studi provochino sempre
l'incremento dei redditi da dichiarare: come già detto, circa
la metà dei contribuenti risulta già dichiarare cifre
perfettamente in linea con i risultati degli studi. La
circostanza per cui possano emergere differenze è, d'altra
parte, facilmente spiegabile, dato che gli studi sono
elaborati anche in base ad una serie di fattori extracontabili
grazie ai quali la definizione dei ricavi risulta estremamente
accurata.
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