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Testi integrali degli Atti Parlamentari della XIII Legislatura

Documento


435033
SMC0473-0102
Bollettino Giunte e Commissioni n. 473 del 18 marzo 1999 - edizione definitiva - (SMC13-473)
(suddiviso in 112 Unità Documento)
Unità Documento n.102 (che inizia a pag.73 dello stampato)
               ...COMMISSIONE PARLAMENTARE
                         DI INCHIESTA
       sul ciclo dei rifiuti e sulle attività illecite
                       ad esso connesse
 
 
Audizione del presidente di Enirisorse, ingegner Graziano Amidei.
Giovedì 18 marzo 1999. - Presidenza del Presidente Massimo SCALIA.
ZZSMC ZZRES ZZSMC180399 ZZSMC990318 ZZSMC000399 ZZSMC000099 ZZSMC473 ZZ13 ZZD ZZC39 ZZFF
     Il deputato Massimo SCALIA,  presidente,  ricorda che
  il 10 marzo scorso si è svolta l'audizione del dottor Vichi,
  responsabile del progetto dell'impianto di Scarlino per la
  società Ambiente.  Poiché è stata fornita risposta soltanto ad
  una parte delle domande in quella sede formulate, chiede
  all'ingegner Amidei quale sia l'assetto attuale dell'area
  industriale, dopo l'acquisizione da parte dell'ENI dei vecchi
  impianti, quali siano gli impianti gestiti da Enirisorse,
  quali quelli gestiti dall'ENI e quali dalla società Nuova
  Solmine.
     Per quanto riguarda le problematiche sul tappeto, osserva
  che desta preoccupazione la contaminazione del territorio
  delle colline metallifere nell'area di Scarlino-Empoli:
  infatti, le colline già "sfruttate" da Montedison e poi
  dall'ENI hanno comportato la produzione di notevoli quantità
  di rifiuti tossico-nocivi, con la presenza, tra l'altro, di
  piombo, arsenico, cadmio e mercurio, nonché di 24 discariche
  abusive che hanno contaminato le falde idriche per la presenza
  dei metalli in precedenza citati.
     Inoltre, lo stato di completo abbandono delle miniere ha
  causato un forte dissesto idrogeologico con smottamenti
  soprattutto nella zona di Niccioleta: appare quindi che la
  scarsa riconversione alle nuove tecnologie dell'attuale
  sistema industriale determina conseguenze preoccupanti, anche
  in riferimento alle perdite di acido solforico dall'impianto
  della Nuova Solmine,
 
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  oggetto di indagini della magistratura per aver causato
  pericolose contaminazioni del suolo, delle falde idriche e
  delle acque marine.
     Si pongono così urgenti problemi di bonifica del
  territorio, ai quali deve essere data una risposta
  sollecita.
     Il presidente di Enirisorse, Graziano AMIDEI, precisa che,
  dopo la cessione della Nuova Solmine avvenuta nel 1997,
  Enirisorse è presente nell'area delle colline metallifere del
  Grossetano con la consociata Mineraria Campiano, che è dotata
  dei mezzi tecnici e finanziari per effettuare le operazioni di
  messa in sicurezza, bonifica e ripristino ambientale dei siti
  dismessi.
     Ricordato che le miniere di pirite sono state utilizzate
  fino agli inizi degli anni novanta, fa presente che nel 1992
  l'impianto di Scarlino è stato ristrutturato e che le miniere
  sono state chiuse, ultima in ordine di tempo quella di
  Campiano, fermata definitivamente nel 1994.
     Con la cessazione dell'attività mineraria, si è posto il
  problema della messa in sicurezza dei siti, ancora in regime
  di concessione e quindi sotto il controllo del Ministero
  dell'industria, nonché quello del loro risanamento ambientale
  e recupero.  Il problema appare assai complesso a causa
  dell'estensione delle aree interessate, delle attività
  minerarie protrattesi per un periodo pluridecennale e della
  difficoltà di definire compiutamente le competenze degli
  organismi pubblici riguardanti la messa in sicurezza e quelle
  riguardanti la bonifica.
     Sottolinea che solo nel settembre 1997, con
  l'individuazione da parte dell'Agenzia regionale toscana per
  la protezione dell'ambiente dei siti da bonificare e delle
  linee guida da seguire, si è potuto procedere all'elaborazione
  dei progetti per tutti i siti gestiti dalla Mineraria
  Campiano: sono stati predisposti 21 progetti, di cui 4 sono
  stati definitivamente approvati e 17 permangono allo stato
  preliminare.  A ciò si deve aggiungere che solo pochi giorni fa
  è stata concessa l'autorizzazione alla demolizione
  dell'impianto di frantumazione della pirite di Scarlino in
  un'area di proprietà della Nuova Solmine, oggetto di un
  progetto di bonifica ambientale in corso di approvazione.
     Afferma che la Mineraria Campiano è particolarmente
  interessata a portare avanti, con la massima celerità
  possibile, gli interventi di bonifica ambientale, ritenendo
  che un'azione coordinata e puntuale degli organismi
  interessati consentirebbe di conseguire uno snellimento delle
  procedure, una rapida attuazione degli interventi ed un
  recupero delle aree interessate.
     Svolge successivamente alcune osservazioni tecniche sul
  tema delle bonifiche dei siti contaminati e ricorda le
  attività industriali promosse da Enirisorse, per circa 400
  posti di lavoro, nella zona di Scarlino.
     Conclude rilevando la necessità di un'accelerazione delle
  procedure per la verifica dei progetti e dei preprogetti
  presentati da Enirisorse, poiché i ritardi hanno un costo e
  non possono essere ulteriormente tollerati.
     Il deputato Massimo SCALIA,  presidente,  chiede se
  nella Nuova Solmine vi sia in qualche modo una partecipazione
  dell'ENI.
     L'ingegner Graziano AMIDEI risponde negativamente.
     Il deputato Massimo SCALIA,  presidente,  svolge
  diffuse considerazioni sulla presenza del mercurio nei rifiuti
  tossico-nocivi, sottolineando che gli aspetti squisitamente
  tecnici debbono essere valutati con la massima attenzione in
  sede di predisposizione dei progetti di bonifica.
     Chiede le ragioni del ricorso al test di cessione IRSA-CNR
  con anidride carbonica, assai blando, e non a quello con acido
  acetico, più pertinente ed adeguato alle condizioni ambientali
  ed applicative, soprattutto in una zona industriale con
  presenza di piogge acide.
     Il funzionario dell'ARPAT provinciale di Grosseto, Silvano
  GIANNERINI, fa presente innanzitutto che nella piana del
 
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  Casone esistono attualmente le aziende di grandi dimensioni
  Ambiente, Tioxide Europe e SOLMAR, oltre ad altre di recente
  attivazione, di dimensioni inferiori, quali la MarZinc e la
  Dayco.
     Osserva che le problematiche ambientali più importanti
  sono legate, in gran parte, alla produzione di acido solforico
  a partire dalla pirite ed a quella di biossido di titanio a
  partire dalle scorie titanifere; inoltre, l'arrostimento delle
  piriti per ottenere l'acido solforico ha provocato la
  produzione di notevolissime quantità di ceneri e di altri
  residui, determinando quindi la presenza di rifiuti tossici
  per il loro contenuto in arsenico e per la capacità di cedere
  piombo.  Si ha poi la produzione di biossido di titanio e di
  anidride carbonica, che viene compressa e venduta per usi
  alimentari.
     Si sofferma assai diffusamente su diverse problematiche
  tecniche attinenti all'attività dell'ARPAT, in particolare sui
  controlli relativi all'impianto di cogenerazione di Scarlino
  ed all'ex impianto di pellettizzazione; si sofferma anche
  sulla bonifica dell'area industriale della Nuova Solmine e
  sull'impianto di frantumazione delle piriti, nonché sulle
  discariche della società Tioxide, dove sono stati stoccati in
  passato i gessi chimici derivanti dalla neutralizzazione degli
  effluenti forti e deboli con la marmettola, derivante dalla
  lavorazione del marmo di Massa Carrara.
     Il deputato Massimo SCALIA,  presidente,  premesso che
  esiste una differenza sostanziale fra i programmi di messa in
  sicurezza e quelli di bonifica, chiede di conoscere le
  caratteristiche dei progetti per l'avvio delle bonifiche delle
  aree contaminate.
     Il dottor Silvano GIANNERINI risponde ampiamente,
  precisando che sono state approfondite le indagini per
  verificare la presenza generalizzata dell'arsenico nelle zone
  interne ed esterne agli impianti industriali.
     Il liquidatore della società Mineraria Campiano,
  Alessandro CIANCIO, fornisce dati tecnici approfonditi
  riguardo a quanto in precedenza affermato dall'ingegner Amidei
  sulla predisposizione dei progetti di bonifica ed esprime
  osservazioni sui ritardi verificatisi finora da parte degli
  enti locali, auspicando l'approvazione il più possibile
  sollecita dei progetti presentati.
     Il deputato Massimo SCALIA,  presidente,  chiede
  delucidazioni su alcuni profili attuativi della normativa
  riguardante la titolarità delle azioni di bonifica.
     Il vicepresidente della società Mining Italiana, Massimo
  GUARASCIO, si sofferma in particolare sulla normativa,
  contenuta nel "decreto Ronchi" e nelle direttive europee,
  concernente la bonifica dei siti contaminati, fornendo altresì
  valutazioni tecniche sui progetti presentati.
     L'ingegner Graziano AMIDEI valuta opportuno richiedere ai
  rappresentanti della Nuova Solmine di mettere a disposizione
  della Commissione le informazioni connesse alla messa in
  sicurezza degli impianti dismessi.  Ribadisce la necessità di
  un avvio sollecito della bonifica delle aree interessate,
  anche perché Enirisorse dispone di tutti i mezzi e del
  personale necessari ad una soluzione definitiva del
  problema.
     Il deputato Massimo SCALIA,  presidente,  ricorda che,
  in un recente incontro con esponenti politici e comitati
  cittadini della provincia di Grosseto, è emersa la
  preoccupazione che la presenza del cogeneratore di Scarlino
  possa alterare l'equilibrio ambientale complessivo, incidendo
  in modo preoccupante sui livelli di inquinamento.
     Chiede quale sia in materia l'orientamento di Enirisorse e
  se si intendano privilegiare in ogni caso le soluzioni che
  prevedono un minore impatto ambientale.
     L'ingegner Graziano AMIDEI risponde dettagliatamente,
  facendo presente che la società Ambiente ha disposto
 
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  gli investimenti e definito la documentazione necessaria per
  l'avvio del cogeneratore del Casone, rispettando puntualmente
  le prescrizioni normative.  Non si può dire lo stesso, invece,
  per quanto riguarda l'impianto di incenerimento di
  Valpiana.
     Il deputato Massimo SCALIA,  presidente,  ringrazia
  gli intervenuti e li congeda, invitandoli a far pervenire ogni
  altra documentazione che sarà prodotta in materia.
 
     La seduta termina alle 15.
     N.B.: Il resoconto stenografico è pubblicato in un
  fascicolo a parte.
 
DATA=990318 FASCID=SMC13-473 TIPOSTA=SMC LEGISL=13 NCOMM=39 SEDE= NSTA=0473 TOTPAG=0095 TOTDOC=0112 NDOC=0102 TIPDOC=B DOCTIT=0000 COMM=C39D PAGINIZ=0073 RIGINIZ=020 PAGFIN=0076 RIGFIN=012 UPAG=NO PAGEIN=73 PAGEFIN=76 SORTRES=9903183 SORTDDL= FASCIDC=13SMC 00473 SORTNAV=59903180 00473 b00000 ZZSMC473 NDOC0102 TIPDOCB DOCTIT0102 NDOC0102



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