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Testi integrali degli Atti Parlamentari della XIII Legislatura

Documento


435035
SMC0473-0104
Bollettino Giunte e Commissioni n. 473 del 18 marzo 1999 - edizione definitiva - (SMC13-473)
(suddiviso in 112 Unità Documento)
Unità Documento n.104 (che inizia a pag.77 dello stampato)
               ...COMMISSIONE PARLAMENTARE
     per il parere al Governo sulle norme delegate previste dalla
      legge 15 marzo 1997, n. 59, concernenti il conferimento di
  funzioni e compiti alle regioni ed enti locali, la riforma della
     pubblica amministrazione, la semplificazione amministrativa
 
 
SEDE PLENARIA
SCHEMA DI DECRETO. LAVCOMM
SCHEMA DI DECRETO.
Schema di decreto legislativo recante "Trasformazione dell'Ente autonomo acquedotto pugliese in società per azioni", ai sensi degli articoli 11 e 14 della legge 15 marzo 1997, n. 59.
Il senatore Romualdo COVIELLO. Il senatore Michele BONATESTA. Il deputato Vincenzo CERULLI IRELLI, presidente. La senatrice Franca D'ALESSANDRO PRISCO.
Giovedì 18 marzo 1999. - Presidenza del Presidente Vincenzo CERULLI IRELLI. - Interviene il Sottosegretario di Stato per i lavori pubblici Antonio Bargone.
ZZSMC ZZRES ZZSMC180399 ZZSMC990318 ZZSMC000399 ZZSMC000099 ZZSMC473 ZZ13 ZZD ZZC46 ZZNO ZZXX
  (Seguito dell'esame e conclusione - Parere favorevole con
  indirizzi).
     La Commissione prosegue l'esame, rinviato da ultimo il 10
  marzo 1999.
 
     Il senatore Romualdo COVIELLO (PPI),  relatore,
  pronunciandosi sugli emendamenti  (vedi allegato 2)  alla
  proposta di parere depositata  (vedi allegato 1),  esprime
  parere contrario sugli emendamenti Pistelli 2, ritenendolo in
  contrasto con lo spirito del decreto;  Pistelli 3, facendo
  presente che già nella proposta di parere al punto b8) si
  prevede che la società costituisca nel rispetto dei criteri
  indicati dalla legge n. 36 del 1994 rami di azienda che
  gestiscano i servizi idrici integrati negli ambiti
  territoriali ottimali di Puglia e Basilicata;  Bonatesta 4
  osservando che occorre mantenere in capo allo Stato la
  gestione della fase di trasformazione dell'Ente visto che lo
  Stato concede i finanziamenti per il risanamento finanziario;
  Bonatesta 5, rilevando che già nella proposta di parere al
  punto b6) è previsto l'inserimento delle regioni nella
  struttura derivante dalla trasformazione dell'Ente in società
  per azioni;  Bonatesta 7, precisando che si intende lasciare ad
  un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri la
  determinazione delle quote con riferimento all'utilizzo delle
  risorse idriche.
     Ritiene assorbito nella proposta di parere depositata
  l'emendamento Pistelli 6.
     Esprime infine parere favorevole sugli emendamenti
  Pistelli 1 e D'Alessandro Prisco 8.
 
                              Pag. 78
 
     Il senatore Michele BONATESTA (AN), illustrando gli
  emendamenti a sua firma, fa presente che si tratta di proposte
  emendative che non alterano lo spirito dello schema di decreto
  in esame.  Relativamente all'emendamento 4 osserva che il
  riferimento all'intesa in luogo del previo parere nasce
  dall'esigenza di conferire un valore vincolante al parere
  delle regioni sul piano di ristrutturazione e risanamento
  dell'Acquedotto pugliese società per azioni.  Quanto poi
  all'emendamento 5 fa notare che esso mira a consentire
  l'inserimento nella struttura dell'istituenda società non solo
  delle regioni ma anche degli enti locali interessati.  A tal
  proposito osserva che a tutt'oggi le province finanziano o
  hanno finanziato con fondi propri opere di acqua e fognature
  oggi gestite dall'ente.  Appare pertanto opportuno attribuire
  loro una quota del pacchetto azionario.  Conclude rilevando che
  con l'emendamento 7 si intende evidenziare che nel caso
  dell'Ente in questione sono coinvolte due regioni come la
  Puglia e la Basilicata, che hanno caratteristiche differenti.
  Pertanto il riferimento al trasferimento di una parte del
  capitale sociale alle suddette regioni in quote uguali, non
  appare opportuno.  Ritiene necessario riflettere su una diversa
  articolazione del trasferimento del capitale sociale tra le
  due regioni che può benissimo prescindere dal riferimento
  all'estensione territoriale delle stesse.
     Il sottosegretario Antonio BARGONE, condividendo le
  considerazioni del relatore nel loro complesso, fa presente -
  relativamente all'emendamento Bonatesta 5 - che la proposta
  della rappresentanza degli enti locali interessati all'interno
  dell'istituenda società può essere accolta a condizione che
  sia prevista successivamente all'approvazione dell'accordo di
  programma e a seguito della ricognizione dei cespiti
  patrimoniali.
     Relativamente all'emendamento Bonatesta 7 precisa che non
  appare opportuno trasferire una parte del capitale sociale
  alle regioni sulla base di quote stabilite con riferimento al
  territorio, visto che occorre mantenere un equilibrio tra le
  stesse regioni.  Ritiene pertanto preferibile non inserire
  alcun riferimento né alle quote né alla percentuale del
  capitale sociale che sarà trasferito alle regioni
  successivamente alla ricognizione dei beni.  Aggiunge,
  ribadendo quanto già precisato nelle precedenti sedute, che
  con il provvedimento in esame non si ridefiniscono le
  competenze dell'Ente autonomo acquedotto pugliese essendo a
  ciò preposto la legge n. 36 del 1994.  Considerato che
  all'assetto dell'Ente parteciperanno i soggetti proprietari
  dei cespiti patrimoniali solo successivamente alla rilevazione
  degli stessi, reputa fuorviante il riferimento contenuto nella
  proposta di parere alla regionalizzazione.  Tale riferimento
  potrebbe indurre a pensare che la gestione della risorsa
  idrica sia affidata alle regioni che sono invece autorità di
  governo sulla base delle disposizioni della legge n. 36 e
  dell'accordo di programma previsto dall'articolo 17 della
  stessa legge.
     Conclude facendo notare che il riferimento al riordino
  contenuto nella proposta di parere appare inopportuno visto
  che lo schema di decreto in esame prende in considerazione la
  ristrutturazione e riorganizzazione dell'Ente come previsto
  all'articolo 1, comma 4, che a tal proposito prevede la
  predisposizione di un piano.  Il richiamo ad un riordino
  dell'Ente in luogo del richiamo alla ristrutturazione dello
  stesso potrebbe indurre a ritenere che il provvedimento in
  esame incide sulle competenze dell'Ente autonomo acquedotto
  pugliese che invece vengono disciplinate dalla legge n. 36.
 
     Il senatore Romualdo COVIELLO (PPI),  relatore,
  osserva che la determinazione della percentuale del capitale
  sociale da trasferire alle regioni nasce dall'esigenza di
  riconoscere allo Stato - che è l'unico referente nella fase di
  risanamento finanziario dell'Ente - una posizione di
  maggioranza anche nella istituenda società.
     Relativamente al riferimento contenuto al punto b6) della
  proposta di parere al trasferimento del capitale sociale alle
  regioni in quote uguali, fa presente che
 
                              Pag. 79
 
  deriva dall'opportunità di responsabilizzare in ugual modo le
  due regioni interessate.
     Relativamente poi all'emendamento Bonatesta 5 come
  precisato dallo stesso presentatore, si dichiara favorevole a
  prevedere l'attribuzione di una quota del capitale sociale
  anche agli enti locali interessati lasciando però la
  determinazione della partecipazione a tale capitale ad un
  successivo decreto del Presidente del Consiglio dei
  ministri.
     Quanto infine al riferimento al riordino dell'Ente anziché
  alla ristrutturazione dello stesso, precisa che con esso non
  si intende interferire in un ambito quale quello delle
  competenze dell'Ente, che è di esclusiva pertinenza della
  legge n. 36 del 1994.  A tal proposito fa presente che il
  provvedimento in esame non dispone la mera trasformazione
  dell'Ente stesso per la quale il Governo avrebbe potuto
  utilizzare lo strumento del decreto del Presidente del
  Consiglio dei ministri come previsto dall'articolo 1, comma
  83, della legge 22 dicembre 1995, n. 549.  Il ricorso allo
  strumento del decreto legislativo si giustifica alla luce
  della considerazione che con esso il Governo ha inteso dare
  attuazione agli articoli 11 e 14 della legge 15 marzo 1997, n.
  59 che delegano il Governo a riordinare gli enti pubblici
  nazionali operanti in settori diversi da quelli
  dell'assistenza e previdenza.
     Pertanto il richiamo al riordino dell'Ente autonomo
  acquedotto pugliese non è da ritenersi inopportuno non
  intendendosi con tale riferimento inserirsi nella
  ridefinizione delle competenze dell'Ente.
     La Commissione passa a deliberare sui singoli emendamenti
  presentati.
     Relativamente all'emendamento Pistelli 1 il relatore
  propone di inserire all'ultimo punto delle premesse della
  proposta di parere dopo la parola "osservazioni" la seguente
  espressione "della VIII Commissione Ambiente, territorio e
  lavori pubblici della Camera dei deputati e...", eliminando le
  seguenti parole "adottate dal Comitato per la vigilanza
  sull'uso delle risorse idriche, nell'adunanza del
  16/12/1998".
     La Commissione approva l'emendamento Pistelli 1 come
  riformulato dal relatore
     La Commissione respinge con distinte deliberazioni gli
  emendamenti Pistelli 2 e Pistelli 3.
     Relativamente all'emendamento Bonato 4, il presidente
  Vincenzo CERULLI IRELLI, osserva che la proposta di un'intesa
  con le regioni per il piano di ristrutturazione e risanamento
  dell'Acquedotto pugliese società per azioni previsto
  all'articolo 1, comma 4 dello schema di decreto appare
  inopportuna visto che le regioni non hanno alcun ruolo nella
  fase di ristrutturazione, e quindi di risanamento finanziario
  dell'Ente.  Si tratta di una fase gestita esclusivamente dallo
  Stato.
 
     Il senatore Michele BONATESTA (AN), preso atto delle
  osservazioni del relatore, del sottosegretario e del
  Presidente, ritira l'emendamento 4 a sua firma.
 
     Il senatore Romualdo COVIELLO (PPI),  relatore,
  con riferimento all'emendamento Bonatesta 5, sui cui esprime
  parere favorevole modificando il parere contrario
  precedentemente espresso, preso atto dei chiarimenti del
  senatore Bonatesta, propone di riformularlo inserendo al punto
  b6) dopo la parola "Basilicata" le seguenti "e agli enti
  locali delle due regioni".
     Concorde il presentatore la Commissione approva
  l'emendamento Bonatesta 5 come riformulato dal relatore.
 
     Il deputato Vincenzo CERULLI IRELLI,  presidente,
  dichiara assorbito nella proposta di parere depositata
  l'emendamento Pistelli 6.
 
     Il senatore Romualdo COVIELLO (PPI),  relatore,
  con riferimento all'emendamento 7, su cui esprime parere
  favorevole modificando il parere contrario precedentemente
 
                              Pag. 80
 
  espresso, propone di riformularlo sostituendo al punto b6)
  della proposta di parere l'espressione "in quote uguali salvo
  che sia intervenuta diversa intesa in materia" con la seguente
  "in quote che saranno stabilite con decreto del Presidente del
  Consiglio dei ministri d'intesa con la Conferenza
  Unificata".
     Concorde il presentatore, la Commissione approva
  l'emendamento Bonatesta 7 come riformulato dal relatore.
     La Commissione approva quindi l'emendamento D'Alessandro
  Prisco 8.
 
     Il senatore Romualdo COVIELLO (PPI),  relatore,
  condividendo le considerazioni del sottosegretario sulla
  inopportunità del riferimento alla regionalizzazione nella
  proposta di parere, visto che le regioni partecipano al
  capitale sociale dell'istituenda società solo a seguito della
  rilevazione dei cespiti patrimoniali, propone: 1) al quarto
  capoverso della premessa della proposta di parere di eliminare
  la parola "regionalizzazione"; 2) al punto a1) di eliminare
  l'espressione "esso si caratterizzerà con la sua
  regionalizzazione e, quando ne maturino i presupposti con la
  sua privatizzazione, l'una e l'altra realizzabili anche in
  forma parziale; 3) al punto a3) di eliminare le parole "delle
  attribuzioni e".
     La Commissione approva le proposte di soppressione testé
  formulate dal relatore.
 
     Il senatore Michele BONATESTA (AN), intervenendo in
  sede di dichiarazione di voto finale, prende atto del fatto
  che siano stati recepiti i principi degli emendamenti a sua
  firma.  Dichiara pertanto di astenersi dal voto finale sul
  parere nel suo complesso.  Conclude lamentando l'assenza di
  molti componenti della Commissione in occasione dell'esame di
  un provvedimento particolarmente importante quale quello
  recante la trasformazione dell'ente autonomo acquedotto
  pugliese in società per azioni.
 
     La senatrice Franca D'ALESSANDRO PRISCO (DS-U),
  intervenendo in sede di dichiarazione di voto finale, dichiara
  voto favorevole sul parere nel suo complesso.
 
     Il deputato Vincenzo CERULLI IRELLI,  presidente,
  riservandosi il coordinamento formale del testo, pone in
  votazione la proposta di parere quale risulta dalle
  riformulazioni accolte e dagli emendamenti approvati  (vedi
  allegato 3).
     La Commissione approva.
 
DATA=990318 FASCID=SMC13-473 TIPOSTA=SMC LEGISL=13 NCOMM=46 SEDE=XX NSTA=0473 TOTPAG=0095 TOTDOC=0112 NDOC=0104 TIPDOC=B DOCTIT=0000 COMM=C46D PAGINIZ=0077 RIGINIZ=033 PAGFIN=0080 RIGFIN=044 UPAG=NO PAGEIN=77 PAGEFIN=80 SORTRES=9903183 SORTDDL= FASCIDC=13SMC 00473 SORTNAV=59903180 00473 b00000 ZZSMC473 NDOC0104 TIPDOCB DOCTIT0104 NDOC0104



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