| FILIPPO ASCIERTO. Con l'emendamento 13.2 avremmo
introdotto una innovazione importante in questa legge,
risolvendo un problema che esiste solo per carabinieri e
guardie di finanza e che riguarda i militari non più idonei al
servizio per cause non dipendenti dal servizio stesso. Nella
vita si verificano situazioni particolari, quali una malattia
o un incidente stradale, e di fronte a una tragedia della vita
di questo tipo, gli appartenenti all'Arma dei carabinieri,
alla Guardia di finanza e al mondo militare devono mettere in
conto, oltre a questo problema, anche la disoccupazione,
mentre per le altre forze di polizia ad ordinamento civile è
previsto il transito nelle amministrazioni civili degli stessi
ministeri.
E' importante che si dia questa salvaguardia a invalidi
che diventano tali per circostanze fortuite, anche perché
nelle pubbliche amministrazioni ci sono aliquote di assunzione
nei concorsi riservati agli invalidi.
Ci troviamo di fronte ad una situazione nella quale
invalidi, e talvolta falsi invalidi, trovano sistemazione
all'interno dei ministeri e, invece, pubblici impiegati,
servitori dello Stato, se diventano invalidi vengono cacciati
dalla pubblica amministrazione.
Il provvedimento in discussione trova un equilibrio; con
il nostro emendamento chiedevamo di considerare anche quanti,
negli ultimi anni, sono stati posti in congedo e vivono questa
doppia tragedia.
Invito pertanto il Governo a riflettere su una sorta di
sanatoria che possa realmente aiutare il personale dell'Arma
dei carabinieri e della Guardia di finanza attualmente in
congedo e che deve essere assistito sotto il profilo
sanitario, al fine di trovare attraverso tale transizione una
collocazione all'interno dell'amministrazione della difesa e
delle finanze.
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