| ANTONIO BOCCIA. Signor Presidente, devo sollevare due
questioni sul provvedimento.
La prima è relativa all'articolo aggiuntivo 16- bis
che stiamo per esaminare; la seconda, relativa all'articolo
12, la tratterò successivamente.
La questione riguarda la compatibilità di questo
provvedimento - mi rivolgo, in particolare, al relatore e al
Comitato dei nove - con le previsioni della legge n. 449 del
1997 e della legge n. 448 del 1998. Le due leggi finanziarie
per il 1998 e per il 1999 hanno posto questioni relative alla
programmazione delle assunzioni nella pubblica
amministrazione. Lei sa bene quanto il Parlamento, il Governo
e la Commissione bilancio della Camera siano impegnate nel
rigoroso rispetto del patto di stabilità. Con questo
provvedimento si attribuisce una serie di deleghe al Governo.
Ebbene, con il concorso della Commissione di merito abbiamo
posto in tutti i modi degli sbarramenti per far fronte ai
rischi dell'aumento della spesa, senonché su tale questione il
Comitato pareri della Commissione bilancio, da me presieduto,
ha chiesto alla Commissione di merito di valutare
l'opportunità di coordinare quanto previsto dalle norme
contenute nella legge finanziaria sulla programmazione delle
assunzioni con il provvedimento in esame che, di fatto,
determina la possibilità, attraverso una serie di deleghe, che
questa programmazione non sia rispettata.
Poiché ci accingiamo all'esame dell'ultimo articolo, in
cui si fanno discorsi di ordine generale, ritengo che
soprattutto il Governo debba chiarire in ordine a questo
problema il senso della delega che viene attribuita in più
settori e come l'esecutivo intenda che con tutte queste
assunzioni sia rispettata la normativa sulla programmazione
delle assunzioni stesse.
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