| LUIGI MASSA. Signor Presidente, intervengo perché le
questioni poste in questi giorni e i problemi sollevati
dall'onorevole Palma necessitano di spiegare perché voteremo a
favore dell'articolo
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aggiuntivo 16.02 (Ulteriore nuova formulazione) del
Governo e degli altri emendamenti che avevamo contribuito ad
accantonare.
Noi non avevamo presentato emendamenti che intervenivano
sull'indennità di posizione di cui alla legge n. 334. Avevamo
peraltro condiviso l'ipotesi della Commissione - annunciata
prima dal relatore - di introdurre misure perequative
immediate (anzi retroattive al 1^ gennaio 1999) per la
carriera direttiva nel senso, in presenza di una presunta
copertura finanziaria, di correggere gli squilibri esistenti.
Però - come è stato evidenziato - tale copertura si è rivelata
soltanto presunta.
Pur comprendendo il disappunto di tutti coloro che
sarebbero stati giustamente beneficiati dal provvedimento,
devo però dire che la soluzione indicata dal Governo
nell'articolo aggiuntivo 16.02, al quarto comma, mi appare
concettualmente più corretta di quella che avevamo
evidenziato. Ciò per due ragioni: la prima è che il testo
originario della Commissione rappresentava, seppure in una
fase non negoziale della vicenda - come quella attuale - una
intrusione nei futuri procedimenti negoziali in materia, che
devono essere lasciati al libero confronto tra le parti,
mentre la nostra scelta originaria, seppur dettata da una
esigenza di giustizia, tendeva di fatto a prefigurare un
limite nella futura negoziazione; la seconda ragione è che mi
pare inopportuno procedere in controtendenza con la scelta del
Governo di rompere gli automatismi di trascinamento finora
attuati nell'ambito del pubblico impiego, per cui l'aumento
riconosciuto al direttore generale del Tesoro trascinava
percentualmente anche il bidello della scuola media di
Roccacannuccia e, ovviamente, almeno teoricamente, anche se
non è mai accaduto, viceversa.
Seppure, giustamente, il criterio generale introdotto dal
quarto comma fissa l'indirizzo che nell'ambito delle risorse
finanziarie disponibili gli sviluppi del trattamento economico
di tutto il personale della carriera siano omogenei e
proporzionali, quindi anche ai livelli inferiori, si lascia,
però, proprio ai procedimenti negoziali la valutazione del
quantum e dei rapporti senza che sia la legge a fissare
i tetti come pure noi, seppure transitoriamente, intendevamo
fare.
Naturalmente, le risorse finanziarie disponibili - lo dico
anche al rappresentante del Tesoro - non devono essere una
chimera. Il personale della carriera non contrattualizzato ha
subito in questi anni, rispetto ad altre categorie, perdite
retributive sensibili. Vorrei che nel documento di
programmazione economico-finanziaria se ne tenesse conto,
anche perché non stiamo parlando - come sa bene il Governo -
di grandi numeri. Come deputati del gruppo dei democratici di
sinistra della Commissione noi seguiremo con attenzione sin
dalle prossime settimane l'evolversi dell'iter del documento
ma ci aspettiamo che il Governo già nella sua proposta
originaria, ovviamente, anche a seguito alla discussione che
abbiamo avuto in Commissione e in Comitato ristretto, ne tenga
conto.
Per queste ragioni aderiamo convintamente all'articolo
aggiuntivo 16.02 del Governo.
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