| ANTONIO BOCCIA. Signor Presidente, vorrei sollevare,
seppure rapidamente, una questione. Quando la Camera ha
approvato il disegno di legge n. 411, concernente il giudice
unico di primo grado, e quando il Senato ha approvato il
provvedimento sul giudice di pace (atto Senato n. 3160), sono
state, per così dire, prenotate delle risorse, per cui questo
articolo risulta privo di copertura.
La Camera dei deputati ha infatti approvato un emendamento
contenente la copertura finanziaria dell'articolo 93 del
suddetto provvedimento, praticamente sopprimendo tutte le
finalizzazioni. In particolare sono stati soppressi interventi
vari destinati al settore della giustizia, interventi per il
potenziamento delle strutture del Ministero del tesoro (2
miliardi per il 1999). Sono stati altresì eliminati
l'indennizzo ai cittadini italiani per i beni perduti nei
territori ceduti alla Jugoslavia; 30 miliardi per gli
adeguamenti degli organici nel settore della giustizia; 18
miliardi al Ministero del tesoro, destinati, per il 1999, agli
invalidi e ai mutilati di guerra. Sono stati inoltre soppressi
7 miliardi destinati, nel 2001, alle intese con le confessioni
religiose. E' stata inoltre soppressa la tredicesima mensilità
al personale statale in quiescenza (sto parlando del personale
del Ministero del tesoro interessato dalla sentenza della
Corte costituzionale n. 232). Sono state soppresse poi le
estensioni dei benefici ai decorati al valore civile e ai loro
congiunti, nel 1999; ed è stato eliminato il rifinanziamento
triennale di 15 miliardi del cosiddetto fondo per l'usura.
Sono stati poi tolti 17 milioni destinati all'Istituto storico
per la guerra di liberazione e 2 miliardi al museo storico di
armi a Terni; 1 miliardo destinato alla conservazione della
foresta fossile di Dunarobba; 2 miliardi all'anno destinati
alla lingua dei segni italiani; 2 miliardi, per il 1999, e 12,
per il 2000-2001, destinati ai profughi jugoslavi e via
discorrendo.
Presidente, questo emendamento, che ha introdotto una
serie di danni, è stato approvato dalla Camera senza il parere
della Commissione bilancio. Questa è la testimonianza che di
solito si arriva a votazioni, così come è accaduto anche
stamane, in particolare con l'articolo 15, i cui effetti poi
sono abbastanza devastanti.
Al Senato dovremo dunque inviare alcune norme prive di
copertura; è pertanto
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necessario che il Governo faccia, a tale riguardo, qualche
precisazione perché, come abbiamo già rilevato in seno al
Comitato pareri, ci troviamo dinanzi a norme prive di
copertura.
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