| FILIPPO ASCIERTO. Voteremo a favore di questo articolo
perché si interessa di polizia penitenziaria e dal 1990 ad
oggi poche volte ciò si è verificato. Mi risulta, invece, che
ci siamo interessati più volte di altri aspetti che riguardano
il sistema penitenziario e, in modo particolare, quello
carcerario. Siamo stati attenti all'amore e agli affetti in
carcere, abbiamo parlato di aree verdi, di recupero dei
detenuti e - devo dire - talvolta a ragione. Ci siamo, però,
dimenticati della polizia penitenziaria che, di fatto, ha
subito notevoli penalizzazioni nel passare degli anni.
Nel 1990 abbiamo approvato una legge per la polizia
penitenziaria, nel 1995 abbiamo provveduto al riordino delle
carriere con particolare attenzione ad alcuni aspetti
ordinamentali della stessa, ma ci siamo dimenticati dei ruoli
direttivi e dirigenti e di tanti altri aspetti che ieri ho
citato. Oggi, all'interno della struttura penitenziaria, gli
agenti di polizia penitenziaria fanno le traduzioni in
condizioni estremamente disagiate, sono costretti ad
anticipare dal loro stipendio le missioni, non percepiscono
straordinari e, in alcuni casi, non recuperano i riposi perché
l'incessante attività non lo consente.
Voteremo, pertanto, a favore di questo articolo perché una
volta tanto - me lo lasci dire - è bene votare per la polizia
penitenziaria e non per i detenuti, pur con tutto il rispetto
che essi debbono avere (Applausi dei deputati del gruppo di
alleanza nazionale).
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