| ANTONIO SODA. Signor Presidente, le dichiarazioni del
Presidente della Camera sulla libertà e sulla serenità con le
quali il Parlamento continuerà l'esame del disegno di legge
rendono meno preoccupanti le considerazioni che si possono
fare su ciò che è accaduto. Dico di più: occorre che ci
abituiamo, in uno Stato di diritto con una pluralità di
istituzioni e di poteri, ad una dialettica che, in certi
momenti, può apparire anche aspra e che non va sempre
considerata come un'interferenza.
Non condivido, quindi, i giudizi che sono stati espressi
da alcuni colleghi sull'esistenza di un elevato conflitto
istituzionale e sull'esigenza di sentire nuovamente la
valutazione del Governo sul percorso che esso ha compiuto,
insieme alla Commissione, prima nella formulazione
dell'articolo aggiuntivo originario, successivamente del
subemendamento ed infine del testo emerso nel Comitato dei
nove.
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