| ANTONINO MANGIACAVALLO, Sottosegretario di Stato per la
sanità. Signor Presidente, in relazione all'interpellanza
illustrata dall'onorevole Misuraca, che ringrazio per gli
apprezzamenti di carattere personale, si prende innanzitutto
atto della normativa regionale che ha provveduto ad
individuare nel Cefpas di Caltanissetta il Centro per la
formazione permanente e l'aggiornamento degli operatori del
settore socio-sanitario. Conosco questa struttura
personalmente e condivido pienamente le valutazioni espresse
in questa sede, ma non solo in questa, dall'onorevole Misuraca
e dagli altri firmatari dell'interpellanza al nostro esame. Si
tratta di una struttura moderna e funzionale, che risponde non
solo alle necessità della formazione, ma anche ai problemi
connessi alla recettività alberghiera e ad altre attività: mi
risulta, infatti, che viene utilizzata anche a supporto
dell'attività dell'università di Catania e a volte anche di
quella di Messina.
Il Cefpas svolge meritoriamente un ruolo attivo ed ha
assunto molteplici iniziative che consentono l'avvio di
rapporti di un certo spessore sia in ambito nazionale sia in
quello internazionale (vi si sono svolti importanti convegni a
carattere internazionale finalizzati non solo alla formazione,
ma anche a fare il punto della situazione di importantissime
problematiche di carattere scientifico, non necessariamente
pertinenti alle questioni sanitarie).
La sua collocazione geografica potrebbe assumere un ruolo
determinante ai
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fini di una definitiva valorizzazione che dia impulso a tutte
le regioni meridionali.
La linea tendenziale che, in ragione degli elementi
indicati, potrebbe far propendere per una concreta azione a
favore del centro in questione, al momento incontra, però,
alcuni limiti nelle disposizioni vigenti che non consentono,
nell'immediatezza, una determinazione nel senso auspicato
dagli onorevoli interroganti.
Infatti, non sono stati ancora conclusi i lavori che
dovranno consentire l'emanazione dei provvedimenti previsti
dal decreto del Presidente della Repubblica n. 484 del 1997
per la realizzazione dei corsi di formazione manageriale. In
quella sede e sulla base dei criteri che emergeranno sarà
possibile definire le soluzioni che consentiranno
l'accreditamento degli "altri soggetti pubblici e privati" -
come testualmente specificato nel decreto - dei quali il
Ministero potrà avvalersi ai sensi dell'articolo 12 del citato
decreto del Presidente della Repubblica n. 484 del 1997 per la
realizzazione dei corsi.
Vi è peraltro da considerare che i lavori hanno subito una
pausa di riflessione perché nel settore della formazione, come
in altri, vi è un fermento normativo che pone in evidenza
l'esigenza del coordinamento delle disposizioni con le scelte
innovative connesse all'attuazione della delega per la
razionalizzazione del servizio sanitario nazionale. Come è
noto al collega Misuraca, attualmente si stanno svolgendo
presso il Ministero della sanità i lavori per la redazione dei
decreti legislativi attuativi della legge delega n. 419 del
1998.
Sono in via di elaborazione, infatti, questi decreti di
attuazione ed uno dei settori che va disciplinato è proprio
quello della formazione permanente, intesa quale processo,
interessante ogni operatore sanitario dopo il corso di laurea,
di specializzazione e di formazione complementare, diretto a
migliorare le conoscenze, le capacità operative ed il
comportamento professionale.
In relazione alle soluzioni che verranno definite, si
dovrà poi accertare quali siano i meccanismi per
l'accreditamento delle strutture deputate allo svolgimento
della formazione suddetta.
Pertanto, la questione dell'eventuale accreditamento del
centro, quale struttura abilitata alla effettuazione sia della
formazione permanente che di quella relativa ai corsi
manageriali, non appare purtroppo di imminente soluzione, ma
questo non presuppone assolutamente tempi lunghi, essendo
subordinata alle innovazioni normative che sono in corso di
elaborazione per la definizione del complesso iter per la
emanazione dei decreti attuativi della delega.
Per quanto attiene poi al diverso profilo di un
riconoscimento del Cefpas quale scuola di sanità pubblica che
travalichi, quindi, la più limitata portata
dell'accreditamento di cui è fatto cenno nel decreto del
Presidente della Repubblica n. 484 del 1997, non è possibile
prescindere da specifiche previsioni normative atte a fornire
lo strumento perché le scelte politiche possano trovare il
punto di riferimento, di ancoraggio e di forza. Il che
significa che prima ancora di parlare di una allocazione della
scuola di sanità pubblica a Caltanissetta o in altri centri,
dovrà essere istituita con legge dello Stato una scuola di
sanità pubblica; successivamente e verosimilmente il Cefpas,
per le motivazioni che lei ha addotto e che condivido
pienamente, potrebbe essere indiscutibilmente una delle sedi
della scuola di sanità pubblica, non solo per quelle che sono
le sue caratteristiche strutturali ma anche quale titolo di
riconoscimento di una attività particolarmente rilevante in
campo nazionale ed internazionale che il Cefpas ha svolto nel
corso degli anni.
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