| GLORIA BUFFO. Mi dichiaro parzialmente soddisfatta della
risposta fornita dal Governo. La magistratura sta facendo il
proprio lavoro. Noi abbiamo fiducia nella magistratura ma le
istituzioni - come già diceva l'onorevole De Simone - non
devono soltanto lasciar lavorare i magistrati. Esse hanno
molto da fare e devono fare ben altro affinché le condizioni
che hanno consentito quel presunto omicidio polposo e,
comunque, la morte di quel bambino, siano smantellate ovunque
e siano rese impossibili e siano modificate in tutti i luoghi
dove si nasce. La nascita, in un paese come l'Italia, ad alta
retorica sulla famiglia e sui bambini, è un evento che non è
curato a sufficienza. Noi abbiamo apprezzato il piano
sanitario nazionale, ma siamo largamente insoddisfatti
anzitutto delle risorse che vengono stanziate e, in secondo
luogo, degli strumenti con cui è affrontata la nascita in
tante parti del nostro paese. Noi ci impegneremo perché il
Parlamento faccia la sua parte. Noi faremo la nostra.
Secondo noi, il Governo deve fare ancor più decisamente di
quanto abbia fatto finora la sua. Ho letto che il ministro
Bindi ha varato una commissione per linee-guida in grado di
garantire una piena applicazione dell'articolo 7 della legge
sulla interruzione volontaria di gravidanza. Noi ci auguriamo
che il ministro della sanità consideri rilevanti e degne di un
impegno straordinario anche le condizioni in cui nascono tanti
bambini e tante bambine nel nostro paese. A far tutt'uno con
il problema delle condizioni della nascita, che, è stato
ricordato dalla mia collega, nel nostro paese sono
eccessivamente medicalizzate, è la questione della sicurezza e
della qualità delle strutture sanitarie. Si tratta di una
questione vitale, tanto più per chi crede - e questo ministro
ha dimostrato di crederci - nel sistema sanitario
nazionale.
Noi siamo preoccupati che lo stato delle strutture, le
risorse connesse e la qualità delle prestazioni non siano
sempre all'altezza. Sappiamo bene che la responsabilità è di
una regione (in questo caso, la regione Campania) fortemente
inadempiente
Pag. 58
sul terreno della sanità per moltissimi aspetti, forse una
delle primissime regioni in Italia per inefficienza e sprechi
contemporaneamente. Ma detto questo - ed è giusto ricordarlo
-, non resteremo tranquille finché ciascuno - il Parlamento
per la parte che gli spetta, il Governo ed ogni regione - non
avrà fatto tutto quanto è necessario.
| |