| RINO PISCITELLO. Signor Presidente, intervengo perché
ritengo di aver approfondito la vicenda nel corso di questi
anni, dal momento che il provvedimento è in discussione al
Senato dal gennaio 1997. Esso suscita grande disagio
soprattutto nel meridione nel comparto dell'agricoltura, come
potremo illustrare entrando nel merito.
La discussione di ieri in Commissione è stata molto pacata
e serena - è importante segnalarlo - ma nel corso della
stessa, però, si sono iniziate a mettere in luce le forti
perplessità di una grandissima parte della Commissione perché
la posizione espressa dal relatore era unanime in
Commissione.
Il problema ha una complessità molto particolare e di
questo bisogna tenere conto. Ritengo che noi - voglio dirlo
alla Presidenza della Camera in relazione a ciò che è stato
detto ora dal Presidente - abbiamo bisogno, almeno, di
ascoltare, come è successo al Senato, il ministro
dell'agricoltura e, probabilmente, anche il ministro del
tesoro su un provvedimento di questa complessità.
Vorrei solo ricordare che la Commissione agricoltura del
Senato e, poi, la Commissione agricoltura della Camera hanno
espresso sul provvedimento parere contrario. Poiché
solitamente questo ha un significato - siamo in aule
parlamentari - su ciò bisogna riflettere.
Vorrei invitare la Presidenza della Camera e la Conferenza
dei presidenti di gruppo, peraltro, a riflettere sul
calendario parlamentare rispetto a questa vicenda. Se la
ratifica è stata inserita nel calendario - oltre che per le
esigenze di ratifica che sono indiscutibili e sulle quali
dobbiamo riflettere bene in Commissione e in Assemblea -
perché si pensava fosse un provvedimento il cui esame
richiedeva poco tempo, io ritengo che sia stato fatto un
errore evidente di valutazione. Per esaminare questo
provvedimento c'è il rischio che si impieghino ore ed ore dei
nostri lavori parlamentari. Infatti, esso interessa con molta
forza i comparti produttivi dell'agricoltura meridionale e ha
individuato nel momento in cui è stato siglato, una
contropartita di fatto tra alcuni comparti produttivi
industriali e alcuni comparti produttivi dell'agricoltura
meridionale. In particolare, ricordo quello
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del collegio da cui provengo, l'agrumicoltura, che viene
pesantemente penalizzata e, senza adeguate contropartite,
messa in seria difficoltà dall'approvazione di questo
trattato.
Chiedo tempo alla Presidenza della Camera, ma chiedo anche
di valutare il tempo che questo provvedimento rischia di
prendere nel calendario. Sappiamo che le nostre giornate hanno
ritmi serrati; lo dico anche per questo.
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