| PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE
PIERLUIGI PETRINI
La seduta comincia alle 15.
La Camera approva il processo verbale della seduta del
15 marzo 1999.
Missioni.
PRESIDENTE comunica che i deputati complessivamente in
missione sono venticinque.
Proposta di trasferimento in sede legislativa di un
disegno di legge.
PRESIDENTE comunica che sarà iscritto all'ordine del
giorno della seduta di domani il trasferimento in sede
legislativa del disegno di legge, già approvato dalla VIII
Commissione della Camera e modificato dal Senato, n.
2772-B.
Su un lutto del deputato
Lamberto Riva.
PRESIDENTE rinnova, anche a nome dell'Assemblea, le
espressioni della partecipazione al dolore del deputato
Lamberto Riva, colpito da un grave lutto: la perdita della
madre.
Annunzio di petizioni.
MARCO BOATO, Segretario, dà lettura del sunto
delle petizioni pervenute alla Presidenza (vedi resoconto
stenografico pag. 1).
Discussione del disegno di legge, S. 3782, di conversione
del decreto-legge n. 15 del 1999: Emittenza radiotelevisiva
(approvato dal Senato) (5784).
PRESIDENTE dichiara aperta la discussione sulle linee
generali.
GIUSEPPE GIULIETTI, Relatore, rilevato che il
provvedimento prevede proroghe di concessioni relative
all'emittenza radiotelevisiva, che si inquadrano in un
organico processo di riassetto del settore, con l'obiettivo
prioritario di favorirne uno sviluppo equilibrato e di evitare
posizioni monopolistiche nella prospettiva dello sviluppo
della "piattaforma digitale", ne raccomanda la sollecita
approvazione.
MICHELE LAURIA, Sottosegretario di Stato per le
comunicazioni, avverte che il Governo si riserva di
intervenire in replica.
PRESIDENTE constata l'assenza del deputato Romani,
iscritto a parlare; si intende che vi abbia rinunziato.
GIANNI RISARI, espresso apprezzamento per i contenuti
della relazione, che condivide, auspica particolare attenzione
per i problemi connessi alle emittenti radiotelevisive locali,
alla tutela dei minori - su tale aspetto preannunzia la
presentazione di una mozione - ed al ruolo delle televisioni a
pagamento.
MARIO LANDOLFI, lamentato che il ricorso alla
decretazione d'urgenza impedisce un reale confronto
parlamentare, evidenzia, in particolare, il carattere
"ipocrita" e "pasticciato" della normativa recata
dall'articolo 2, che non consentirà la creazione di una
seconda piattaforma digitale.
Pag. IV
PRESIDENTE constata l'assenza dei deputati Rogna
Manassero di Costigliole e Armaroli, iscritti a parlare; si
intende che vi abbiano rinunziato.
Dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e
prende atto che il deputato Giulietti, relatore, rinunzia alla
replica.
MICHELE LAURIA, Sottosegretario di Stato per le
comunicazioni, espressa disponibilità ad un'attenta
valutazione degli ordini del giorno preannunziati e ribadito
il carattere di necessità ed urgenza del provvedimento,
sottolinea che con l'articolo 2 il Governo ha inteso
semplicemente porre dei "paletti" per il segnale criptato,
demandando le successive valutazioni alle due Autorità
competenti in materia.
PRESIDENTE rinvia il seguito del dibattito ad altra
seduta.
Discussione della proposta di modificazione degli articoli
5, 13, 14, 118-bis, 119, 135-bis e 153-ter del regolamento
(doc. II, n. 36).
PRESIDENTE comunica l'organizzazione dei tempi per il
dibattito (vedi resoconto stenografico pag. 18).
Dichiara aperta la discussione sulle linee generali.
ELSA SIGNORINO, Relatore, nell'illustrare la
proposta di modificazione della disciplina regolamentare dei
gruppi parlamentari, sottolinea l'esigenza di intervenire, in
particolare, in ordine all'"anomala" configurazione assunta
dal gruppo misto, prospettando un ulteriore rafforzamento
delle facoltà e delle prerogative delle componenti politiche
in esso rappresentate; precisa, infine, che la "proposta
tecnica" formulata è finalizzata all'avvio di un più ampio
confronto parlamentare, che auspica possa consentire
l'individuazione di una soluzione condivisa ed equilibrata.
GIUSEPPE CALDERISI, Relatore, sottolineata
l'esigenza di individuare una soluzione capace di fronteggiare
i problemi derivanti dall'attuale fase di transizione e
dall'eccessiva frammentazione del sistema politico, auspica
che dal dibattito possa scaturire un'indicazione precisa sulla
disciplina regolamentare dei gruppi parlamentari.
MAURO PAISSAN, rappresentata, in qualità di presidente,
l'evoluzione del gruppo misto, ne sottolinea le difficoltà
relative al finanziamento, alla gestione del personale ed al
riparto dei tempi di intervento tra le componenti politiche:
auspica l'approvazione di "sagge" modifiche regolamentari,
volte a soddisfare l'esigenza di funzionalità della Camera ed
a favorire la piena rappresentanza politica.
MARIO TASSONE rileva che l'eccessiva frammentazione
politica contraddice la tendenza al bipolarismo e penalizza la
funzionalità della Camera; in merito all'ampliamento dei
poteri delle componenti politiche del gruppo misto, osserva
che non si pone tanto un problema di partecipazione ai lavori
parlamentari, quanto di pura "gestione".
PAOLO ARMAROLI, rappresentata la fondamentale esigenza
di accelerare l'evoluzione del sistema politico in senso
bipolare, auspica che la proposta in esame possa essere
modificata recependo, in particolare, il principio emendativo
presentato dal deputato Liotta, che la maggioranza della
Giunta non ha avuto il "coraggio" di sostenere, pur
condividendone l'impostazione.
SILVIO LIOTTA, sottolineata la necessità di conciliare
la configurazione dei gruppi parlamentari come proiezione dei
partiti politici con l'esigenza di evitare deleterie
"frammentazioni", auspica una modifica regolamentare che, tra
l'altro, elevi il numero minimo di deputati per costituire un
gruppo all'inizio della legislatura
Pag. V
e, in via transitoria, garantisca ai gruppi che subiscono
scissioni il "diritto politico di esistere".
MAURO GUERRA auspica una soluzione largamente condivisa
per evitare il rischio della frammentazione nella
rappresentanza politica e ritiene necessario salvaguardare la
realtà politica del Paese; dichiara infine di non condividere
l'impostazione volta a rafforzare il legame fra parlamentare e
partito nelle cui liste è stato eletto.
NICHI VENDOLA rileva che il reale problema della
funzionalità della Camera, dovuto alla "elefantiasi" del
gruppo misto, va risolto tenendo conto della realtà politica
ed elettorale ed evitando il paradosso di chiudere nel
"recinto" del gruppo misto forze politiche che godono di ampio
consenso nel Paese.
PRESIDENTE dichiara chiusa la discussione sulle linee
generali e rinvia le repliche ed il seguito del dibattito ad
altra seduta.
Ordine del giorno
della seduta di domani.
PRESIDENTE comunica l'ordine del giorno della seduta di
domani:
Martedì 23 marzo 1999, alle 10.
(Vedi resoconto stenografico pag. 42).
La seduta termina alle 18,40.
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