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Testi integrali degli Atti Parlamentari della XIII Legislatura

Documento


435465
STA0509-0036
Somm. e Sten. d'Aula n. 509 del 22 marzo 1999 (STA13-509)
(suddiviso in 86 Unità Documento)
Unità Documento n.36 (che inizia a pag.26 dello stampato)
...(Discussione sulle linee generali - Doc. II, n. 36)
...(Discussione sulle linee generali - Doc. II, n. 36)
...Proposta di modificazione degli articoli 5, 13, 14, 118-bis, 119, 135-bis, 153-ter del regolamento (modificazioni alla disciplina relativa alla costituzione dell'Ufficio di Presidenza e alla costituzione dei gruppi ...
MAURO PAISSAN.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PIERLUIGI PETRINI
ZZSTA ZZRES ZZSTA220399 ZZSTA990322 ZZSTA000399 ZZSTA000099 ZZSTA509 ZZ13
    MAURO PAISSAN.  E poi, bisogna stabilire le rotazioni fra
  le componenti, per il  question time,  per le
  interpellanze urgenti, per le tribune elettorali referendarie
  e anche, persino, prevedere la composizione delle delegazioni
  del gruppo misto nelle varie commissioni poiché in alcune vi è
  una sovrarappresentanza e in altre vi è una carenza di
  presenze.
     Signor Presidente, ho voluto illustrare, anche da un punto
  di vista quantitativo, le difficoltà del gruppo misto per
  chiarire questi problemi ai colleghi, soprattutto a quelli che
  leggeranno il resoconto stenografico e a quelli che ci
  ascoltano attraverso radio radicale e radio Parlamento, poiché
  spero che la Camera riesca ad assumere decisioni sagge al
  riguardo.
     Una domanda potrebbe sorgere spontanea: già il collega
  Calderisi l'ha accennata.  E' l'interrogativo sul perché vi sia
  un ammassarsi di deputati oggi, in Parlamento, in questa
  legislatura.  Non voglio introdurre, ora, elementi di dibattito
  politico, visto che parlo solo in qualità di presidente del
  gruppo misto.  Vi sono molte singole ragioni politiche e forse
  vi è anche una motivazione riferita ad un sistema
  maggioritario che non riesce a comprimere, non dico il
  pluralismo, ma la pluralità delle presenze politiche: una
  costrizione e una compressione che, poi, fa saltare fuori
  questa pluralità ad ogni passaggio.  Di questo - ripeto -
  discuteremo in altra sede, come della campagna referendaria.
  Invece un altro legittimo interrogativo è perché questo gruppo
  misto non sia "saltato in aria" prima, visto che non è da oggi
  che esso ha una dimensione del tutto abnorme.  Signor
  Presidente, vi sono tre possibili risposte.  La prima è che vi
  è una dimensione fisiologica tollerabile del numero di
  componenti del gruppo misto che, in base alla
 
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  mia esperienza, fisso in cinquanta membri.  Ho visto che fino
  a quella cifra si riesce a gestire il gruppo stesso, magari
  con qualche sofferenza e con qualche sacrificio, ma senza
  grossi problemi.  Quello è un limite critico: oltre si
  determinano problemi seri.  Perché allora fino ad ora il gruppo
  misto non è esploso, visto che siamo addirittura al doppio di
  quel limite-critico?  Perché fino ad ora il disagio è stato
  tamponato dalla attesa della deliberazione della Camera in
  ordine alle modifiche regolamentari.  Alcune componenti del
  gruppo misto hanno investito molto, infatti, in termini di
  attesa politica di questo nostro dibattito e sperano di
  ottenere dalle votazioni dell'Assemblea di giovedì una
  risposta che garantisca contemporaneamente la funzionalità
  della Camera e la piena rappresentanza.  Preciso che sono
  d'accordo con la collega Signorino quando afferma che devono
  essere tutelati entrambi questi valori.
     Una seconda motivazione è rappresentata dal fatto che un
  intervento di tipo "sedativo" delle difficoltà del gruppo
  misto è stato rappresentato dalle modifiche al regolamento che
  ottenemmo e costruimmo nel settembre del 1997; modifiche che
  hanno potenziato molto il ruolo, le possibilità e le risorse
  delle componenti politiche del gruppo misto e che hanno
  rappresentato un elemento positivo, alla luce delle esperienze
  fatte.  Devo dire, anche con gratitudine, che quelle modifiche
  sono state poi gestite con saggezza e sensibilità politica
  dalla Presidenza della Camera, dai "gestori" per la parte di
  loro competenza e dagli uffici che ci hanno aiutato non poco
  nello sforzo di garantire ad ogni componente lo spazio
  politico richiesto.
     Una terza ed ultima motivazione che finora ha consentito
  di gestire senza eccessivi problemi il gruppo misto è data
  dalle regole di convivenza, di gestione e di governo che ci
  siamo date.
     La prima: nessuno, né il presidente né il vicepresidente,
  ha mai usato l'incarico di gruppo all'esterno della Camera!
  Nessuno si è mai presentato in un dibattito pubblico o ha dato
  risposte a un giornalista come presidente o vicepresidente del
  gruppo misto!  Ognuno si è presentato come capogruppo dei
  verdi, del CDU, di rifondazione comunista e via dicendo, in
  modo che l'incarico, funzionale ed istituzionale (e solo tale
  deve essere), di presidente o di vicepresidente del gruppo
  misto è rimasto solo all'interno della Camera, senza che sia
  stato utilizzato da nessuno per uno scopo politico.  Questa è
  stata una regola che ci siamo dati all'inizio della
  legislatura - è stata rispettata da tutti: non vi è stato
  neppure un vicepresidente che non l'abbia osservata - e che ha
  favorito la gestione comune, perché nessuno ha avuto o ha il
  dubbio che il presidente o il vicepresidente utilizzino
  quell'incarico ai fini della sua più che legittima lotta
  politica.
     La seconda regola che è stata rispettata è quella della
  divisione proporzionale di tutte le risorse: soldi ed altro ce
  li dividiamo in base al numero dei deputati che appartengono
  alle singole componenti.  Ciò, peraltro, comporta le difficoltà
  riguardo al personale che ho richiamato in precedenza:
  ovviamente, la proporzionalità è difficile da rispettare per
  il personale data la caratteristica dei dipendenti.
     Nella sostanza, quindi, ci siamo mossi con una convinzione
  e con un criterio guida: il gruppo misto è - come io amo dire
  - la "casa delle differenze politiche" e così va gestita!  Devo
  ribadire che fino ad ora è stato possibile gestirla in questo
  modo!
     Ora siamo però di fronte ad un salto di qualità: l'aver
  raggiunto i 109 componenti e le 9 componenti politiche rende
  ingovernabile la situazione, se non si procederà subito o a
  decisioni dell'Ufficio di Presidenza o a modifiche
  regolamentari.  In questa sede, oggi esaminiamo le modifiche
  regolamentari ed allora ci dobbiamo chiedere che cosa fare.
     Preciso che non interverrò tanto sulle proposte di
  modifica del regolamento perché, a mio avviso, dobbiamo
  esaminare con attenzione le proposte emendative e giungere
  alle votazioni di mercoledì e di giovedì costruendo un largo
  consenso.  E' stata presentata una proposta da parte
 
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  della Giunta, che a me va bene, pur contenendo alcune
  modifiche necessarie ma non sufficienti.
     Sono positivi gli interventi che tendono ad ampliare la
  possibilità del  question time,  a consentire la
  partecipazione alla Conferenza dei presidenti di gruppo delle
  componenti del gruppo misto che superino il numero di dieci
  deputati, a correggere i tempi di intervento, ad ampliare
  eventualmente, dell'Ufficio di Presidenza e così via.  Come mia
  proposta emendativa, aggiungo alcuni interventi che vanno
  nella stessa direzione: per esempio, suggerisco di garantire
  maggiori possibilità riguardo alle interpellanze urgenti,
  perché oggi incontro difficoltà per il limite di due
  interpellanze urgenti al mese essendovi un gruppo con 109
  deputati; dato che nel regolamento attuale si prevede che le
  interpellanze urgenti possano essere presentate anche da
  trenta deputati, oltre che dai gruppi, mi sono permesso di
  prevedere, in base alla composizione del gruppo, un multiplo
  di trenta per dare la possibilità di presentare più
  interpellanze urgenti.
     Propongo inoltre le interrogazioni a risposta immediata in
  Commissione per più di una componente del gruppo misto e
  poteri maggiori per i vicepresidenti dello stesso gruppo:
  attualmente, il regolamento è molto presidenzialista, nel
  senso che tutti i poteri fanno capo al presidente del gruppo
  misto, per cui bisognerebbe prevedere la possibilità, per
  esempio, che anche i vicepresidenti possano firmare le
  interpellanze urgenti.  Finora, infatti, vi è stata
  un'interpretazione del regolamento per la quale si pretendeva
  che io firmassi a pieno titolo le interpellanze urgenti,
  ovviamente e legittimamente molto orientate politicamente,
  magari di una parte politica avversa alla mia: al riguardo,
  quindi, a mio avviso, si possono prevedere possibilità di
  delega ai vicepresidenti per questi poteri.
     La proposta della Giunta è pertanto migliorabile
  nell'ambito di certi limiti.  Si tratta anche di prevedere - lo
  dico apertamente - la possibilità di costituire nuovi gruppi
  parlamentari per chi non ha, o non ha più, venti deputati ma
  rappresenta forze politiche reali del paese.  Pure sul modo di
  assicurare questo diritto si può discutere e ce ne occuperemo
  in sede di esame delle proposte emendative: vi sono varie
  possibili ipotesi ed io, a conclusione del mio intervento, in
  questa sede, mi permetto di invitare anche al coraggio
  nell'affrontare la situazione - ripeto, del tutto eccezionale
  - con la convinzione che nessuno voglia incentivare le
  divisioni e le costruzioni politiche fasulle.  Quando il
  collega Calderisi afferma che non intende aiutare la
  frammentazione politica italiana, penso che sia nel giusto:
  nessun nostro intervento deve incentivare la divisione e la
  frammentazione politica; in questo caso, però, si tratta non
  di provocare, semmai di riconoscere istituzionalmente ciò che
  politicamente già esiste ed opera, spesso anche con una
  presenza politica reale assai significativa.
     In conclusione, spero che il nostro dibattito in aula ci
  consenta di gestire con saggezza questa complicatissima
  transizione del nuovo sistema politico e ci permetta di
  trovare il necessario consenso per modifiche regolamentari,
  che sono, ripeto, utili rispetto sia alla funzionalità della
  Camera, sia al nostro dovere di favorire la piena
  rappresentanza politica  (Applausi).
 
DATA=990322 FASCID=STA13-509 TIPOSTA=STA LEGISL=13 NCOMM= SEDE= NSTA=0509 TOTPAG=0049 TOTDOC=0086 NDOC=0036 TIPDOC=D DOCTIT=0025 COMM= PAGINIZ=0031 RIGINIZ=042 PAGFIN=0033 RIGFIN=060 UPAG=NO PAGEIN=26 PAGEFIN=28 SORTRES=9903223 SORTDDL= FASCIDC=13STA 00509 SORTNAV=59903222 00509 200000 ZZSTA509 NDOC0036 TIPDOCD DOCTIT0025 NDOC0025



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