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Testi integrali degli Atti Parlamentari della XIII Legislatura

Documento


435531
SMC0475-0003
Bollettino Giunte e Commissioni n. 475 del 23 marzo 1999 - edizione definitiva - (SMC13-475)
(suddiviso in 206 Unità Documento)
Unità Documento n.3 (che inizia a pag.3 dello stampato)
              ...GIUNTA PER IL REGOLAMENTO
 
 
Comunicazioni del Presidente su questioni relative alla proposta di modificazione al regolamento (Doc. II, n. 36).
Luciano VIOLANTE, Presidente. Siegfried BRUGGER. Mauro GUERRA. Alberto LEMBO. Paolo ARMAROLI. Silvio LIOTTA. Giuseppe CALDERISI. Nichi VENDOLA. Mario TASSONE. Elsa SIGNORINO.
Martedì 23 marzo 1999. - Presidenza del Presidente Luciano VIOLANTE.
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     Luciano VIOLANTE,  Presidente,  avverte che sono
  state presentate proposte di princìpi e criteri direttivi per
  la riformulazione del testo della Giunta, la discussione sulle
  cui linee generali si è conclusa in Assemblea nella seduta di
  ieri.
     Benché non spetti alla Giunta esprimere su di esse formale
  parere, ha ritenuto opportuno che essa fosse convocata per
  esaminarne il contenuto e verificare se taluno dei princìpi
  presentati possa essere dalla medesima fatto proprio e
  proposto all'Assemblea.
     Alcune delle proposte di princìpi e criteri direttivi
  presentate vertono su articoli del regolamento diversi da
  quelli sui quali interviene la proposta di modificazione
  presentata dalla Giunta per il regolamento.  Poiché, per altro,
  esse presentano comunque connessione con la materia trattata
  nella proposta della Giunta stessa e con i temi affrontati nel
  corso del dibattito presso questa, possono in ragione di ciò
  ritenersi ammissibili.
     Poiché alcune delle proposte presentate recano princìpi e
  criteri direttivi riferiti a differenti aspetti nell'ambito
  della materia trattata, per assicurare la chiarezza delle
  votazioni ed evitare che abbiano a determinarsi preclusioni
  casuali, propone che, in conformità con la procedura seguìta
  nella seduta del 31 luglio 1997, tali proposte siano messe in
  votazione per parti separate, in relazione ai diversi articoli
  del regolamento ai quali si riferiscono le singole parti, e
  quindi non secondo l'ordine di presentazione, ma secondo
  l'ordine logico derivante dal loro contenuto.  In tale ordine
  esse verrebbero quindi pubblicate in apposito fascicolo.
 
     Siegfried BRUGGER osserva che numerosi fra i princìpi
  presentati potrebbero essere utilmente composti o unificati,
  sì da proporre all'Assemblea ipotesi organiche ed evitare
  l'approvazione di criteri direttivi incoerenti o di difficile
  trasposizione normativa.
     Riterrebbe perciò opportuno che il seguito della
  discussione in Assemblea fosse rinviato, per consentire ai
  relatori di svolgere quest'opera di coordinamento e di
  armonizzazione.
 
     Mauro GUERRA ritiene che, alla luce di quanto è
  risultato dalla discussione svoltasi nella seduta di ieri,
  sarebbe opportuno
 
                               Pag. 4
 
  verificare gli ulteriori spazi per possibili intese su alcuni
  dei princìpi presentati, considerando da un lato la
  possibilità di recepirne alcuni, dall'altro l'esigenza di
  evitare che risultino approvate proposte se non formalmente,
  certo sostanzialmente antitetiche.
     Si è d'altronde accertata una significativa consonanza su
  taluni aspetti, che potrebbe favorire il raggiungimento di
  soluzioni fondate su una larga base di condivisione fra i
  gruppi parlamentari.  A questo proposito, richiama in
  particolare l'ipotesi relative alla costituzione di componenti
  politiche autonome, nonché le proposte volte ad introdurre
  disposizioni transitorie.
     In ragione di ciò, reputerebbe che - ove sussista la
  disponibilità delle forze politiche - un ulteriore
  approfondimento dei problemi trattati e delle varie soluzioni
  emerse potesse risultare utile per un più produttivo
  risultato.
 
     Luciano VIOLANTE,  Presidente,  precisa che
  l'Assemblea, secondo quanto previsto dal calendario dei
  lavori, dovrà esaminare domani le proposte presentate.
  Soltanto in seguito, anche alla luce delle deliberazioni che
  la Camera avrà adottato, potrà valutarsi il successivo iter
  della proposta.
 
     Alberto LEMBO ricorda come le modificazioni intervenute
  nella composizione dei g gruppi parlamentari durante la
  legislatura in corso abbiano prodotto gravi difficoltà, a
  ovviare alle quali non sono certo sufficienti le misure
  contenute nella proposta elaborata dalla Giunta.  Utili
  indicazioni potrebbero tuttavia emergere dal voto
  dell'Assemblea, ove questa manifestasse orientamento
  favorevole ad alcuna fra le proposte di princìpi e criteri
  direttivi presentate.  La previsione di norme transitorie, non
  riferite a mutevoli aspetti della legislazione elettorale ma
  alle forme d'organizzazione della Camera, potrebbe giovare
  alla soluzione dei problemi in atto esistenti.  Non crede,
  invece, che si renderebbe un buon servizio alla Camera con
  l'approvare modifiche regolamentari di piccolo momento, atte
  soltanto a moltiplicare le componenti politiche all'interno
  del gruppo misto e ad accrescere il numero dei deputati
  segretari nell'Ufficio di Presidenza.
 
     Paolo ARMAROLI non apprezza la strategia
  dell'immobilismo e del rinvio, ritenendo più congruo che si
  deliberi sulle proposte ricercando le ipotesi più idonee per
  risolvere i problemi emersi.  Riterrebbe praticabile una
  soluzione che componesse i vari aspetti emersi dal dibattito,
  integrando la proposta della Giunta con una disposizione atta
  a garantire la permanenza dei gruppi formati all'inizio della
  legislatura, quelli, cioè, la cui esistenza deriva
  direttamente dall'espressione della volontà popolare riflessa
  nei risultati delle elezioni politiche.  Una scelta in questo
  senso consentirebbe di elaborare sollecitamente una proposta
  capace d'incontrare il necessario consenso.
 
     Silvio LIOTTA rileva come i problemi palesatisi
  nell'esame delle questioni relative alla disciplina dei gruppi
  siano molteplici, e non si risolvano nella sola esigenza di
  salvaguardare l'esistenza dei gruppi costituiti all'inizio
  della legislatura.
     La ricerca di una soluzione complessiva non può non
  considerare il fatto che le difficoltà ravvisate non sono
  risolubili con il solo ausilio del regolamento parlamentare;
  le iniziative che possono essere adottate su questo piano
  rivestono inevitabilmente un carattere transitorio, che
  dissuade dal restringere soltanto ad alcune formazioni
  politiche il diritto ad una piena rappresentanza nell'interna
  organizzazione della Camera.
 
     Giuseppe CALDERISI conviene circa l'opportunità di
  limitare allo stretto necessario l'applicazione dell'istituto
  della preclusione nel corso dell'esame dei princìpi e criteri
  direttivi riferiti a proposte di modificazione al regolamento.
  Proprio questo rende tuttavia più pressante l'esigenza di
  evitare possibili casi di contraddittorietà nei deliberati,
  che aggraverebbero la difficoltà di individuare una soluzione
  efficace e univoca.  Nell'attuale
 
                               Pag. 5
 
  situazione infatti, è ben concreto il rischio di sottoporre
  all'Assemblea - come pure è necessario fare - una serie
  d'ipotesi che non hanno avuto sufficiente istruttoria
  politica.
 
     Nichi VENDOLA desidera richiamare l'attenzione della
  Giunta sulle proposte intese a decongestionare il gruppo misto
  consentendo ai gruppi, costituiti all'inizio della legislatura
  e successivamente sciolti, di ricuperare soggettività, e
  accrescendo altresì le prerogative e le facoltà delle
  componenti politiche dello stesso gruppo misto.  Si tratta
  d'ipotesi non incompatibili ma complementari, che dovrebbero
  essere attentamente approfondite per giungere ad una positiva
  soluzione.
 
     Mario TASSONE rileva l'anomalia della procedura seguìta
  dalla Giunta con la presentazione della proposta doc. II, n.
  36: una proposta - qualificata come tecnica - intesa a
  consentire alla Camera un dibattito che, in conclusione, non
  si è verificato.  E' dubbio, in questa situazione, che
  l'Assemblea possa ora utilmente esprimersi sulle proposte di
  princìpi e criteri direttivi presentate.  Le difficoltà
  precedentemente riscontrate si ripropongono nella loro
  oggettiva realtà, con ciò palesandosi la mancanza di contenuto
  sostanziale nel documento che la Giunta ha presentato, il cui
  principale effetto sembra essere l'allargamento della
  composizione dell'Ufficio di Presidenza, attraverso la
  previsione di una norma transitoria dal risultato
  diametralmente opposto alla ratio della modifica recata
  all'articolo 5 del regolamento.
 
     Luciano VIOLANTE,  Presidente,  riconosce che la
  richiesta di riflessione da alcuni avanzata non ha carattere
  dilatorio; nondimeno, dubita che un rinvio possa giovare al
  chiarimento delle posizioni in un dibattito nel quale si
  contrappongono due ipotesi estreme relative ai requisiti per
  la costituzione dei gruppi parlamentari, accanto ad alcune
  proposte intermedie, sulle quali forse potrebbero rinvenirsi
  possibilità di mediazione e di accordo, attraverso
  l'elaborazione di norme aventi carattere transitorio o
  permanente.  Riterrebbe per questo utile che la Giunta
  verificasse se su queste basi e in questa sede sia possibile
  individuare una soluzione di compromesso.
 
     Giuseppe CALDERISI segnala che il metodo di votazione
  per parti separate, secondo quanto illustrato dal Presidente
  all'inizio della seduta, rischia di nuocere alla chiarezza
  delle decisioni che l'Assemblea sarà chiamata ad assumere.
 
     Luciano VIOLANTE,  Presidente,  osserva che la
  Giunta potrebbe convenire sulla possibilità che la Presidenza
  chiamasse l'Assemblea a deliberare su alcuni princìpi,
  enucleati in modo sintetico dalle proposte presentate, così da
  permettere alla Giunta di approfondire poi gli aspetti
  applicativi della soluzione indicata dal voto della Camera.
 
     Elsa SIGNORINO concorda sulla proposta testé formulata
  dal Presidente, osservando che, qualora l'Assemblea venisse
  investita della deliberazione su proposte troppo
  specificamente determinate, essa potrebbe giungere ad una
  pronunzia non lineare, tale da compromettere l'esito
  definitivo del procedimento.  Sarebbe invece utile lavorare fin
  d'ora a predisporre una soluzione intermedia, che non fosse
  gravata da eccessivo numero di disposizioni transitorie, i cui
  limiti sono stati opportunamente additati dall'onorevole
  Tassone.
 
     Luciano VIOLANTE,  Presidente,  propone che la
  Giunta riesamini domani possibili ipotesi di princìpi,
  predisposte dai relatori, restando inteso che l'approvazione
  di uno di essi da parte dell'Assemblea precluderebbe i
  restanti in quanto incompatibili.
 
     Alberto LEMBO rileva la novità della procedura
  prefigurata dal Presidente, che ha carattere derogatorio
  rispetto al disposto regolamentare.
 
                               Pag. 6
 
     Sarebbe disponibile ad ammettere che essa venisse adottata
  in forza dell'intesa conseguita all'interno della Giunta per
  il regolamento, mentre giudicherebbe incongruo che fosse
  disposta su diretta decisione del Presidente.
 
     Luciano VIOLANTE,  Presidente,  ritiene che la
  Giunta dovrebbe determinare il contenuto e l'ordine dei
  princìpi da porre in votazione, osservando tuttavia che la
  responsabilità di disporre una votazione riassuntiva è dal
  regolamento attribuita al Presidente.
     Rinvia alla prossima seduta il seguito del dibattito.
 
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