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Testi integrali degli Atti Parlamentari della XIII Legislatura

Documento


435547
SMC0475-0019
Bollettino Giunte e Commissioni n. 475 del 23 marzo 1999 - edizione definitiva - (SMC13-475)
(suddiviso in 206 Unità Documento)
Unità Documento n.19 (che inizia a pag.31 dello stampato)
               ...I COMMISSIONE PERMANENTE
  (Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni)
 
 
...SEDE REFERENTE
C4979; C5187; C5733. LAVCOMM
C4979; C5187; C5733.
Modifiche degli artt. 56 e 57 della Costituzione concernenti il numero di deputati e senatori in rappresentanza degli italiani all'estero. C. 4979 cost. Tremaglia, C. 5187 cost. Pisanu e C. 5733 cost. Pezzoni.
(Seguito dell'esame e rinvio).
Marco BOATO. Mirko TREMAGLIA. Antonio SODA. Antonio MACCANICO, presidente.
Martedì 23 marzo 1999. - Presidenza del Presidente Antonio MACCANICO - Intervengono i Sottosegretari di Stato per l'interno Alberto La Volpe e per gli affari esteri Valentino Martelli.
ZZSMC ZZRES ZZSMC230399 ZZSMC990323 ZZSMC000399 ZZSMC000099 ZZSMC475 ZZ13 ZZD ZZC1 ZZRE ZZHH ZZII ZZFF
     La Commissione prosegue l'esame, rinviato il 17 marzo
  1999.
 
     Marco BOATO (misto-verdi-U) ricorda che nel corso
  dell'esame della proposta di legge costituzionale C. 5186
  aveva più volte formulato l'invito ad esaminare congiuntamente
  le proposte di revisione degli articoli 48, 56 e 57 della
  Costituzione.  Giudica, infatti, un errore l'aver voluto
  introdurre nella prima parte della Costituzione l'istituto
  ordinamentale della circoscrizione Estero.  Sarebbe stato
  sufficiente limitarsi all'aggiunta del solo primo periodo del
  nuovo secondo comma dell'articolo 48 della Costituzione, sul
  quale avrebbe espresso un voto favorevole.  Tiene, infatti, a
  precisare di essere favorevole alle finalità perseguite dalla
  richiamata modifica dell'articolo 48 della Costituzione,
  essendo contrario, invece, all'istituzione di una
  circoscrizione Estero.  Il primo periodo del nuovo secondo
  comma dell'articolo 48 della Costituzione fa, oltretutto,
  opportunamente riferimento al diritto di voto degli italiani
  all'estero nella totalità delle sue possibili estrinsecazioni,
  ivi compresa l'elezione dei rappresentanti italiani al
  Parlamento europeo.  Occorre, infatti, considerare che la legge
  non consente attualmente ai cittadini italiani residenti in
  Stati non appartenenti all'Unione europea di partecipare alle
  elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo.  Analogo
  discorso andrebbe, poi, fatto per quanto riguarda le elezioni
  regionali ed amministrative.
     Dopo aver auspicato che il Senato ricomponga la disciplina
  dell'intera materia con riferimento tanto alle modifiche
  dell'articolo 48 della Costituzione, quanto alle modifiche
  degli articoli 56 e 57 della Costituzione, si sofferma sulla
  proposta di legge costituzionale C. 4979, sottolineando come
  essa - a differenza della proposta di legge costituzionale C.
  5187 - ometta di intervenire sul quarto comma dell'articolo 56
  della Costituzione, il quale fa riferimento agli abitanti
  della Repubblica.
     Non intende, invece, soffermarsi ulteriormente sul
  carattere paradossale delle previsioni secondo cui la
  circoscrizione Estero sarà equiparata ad una regione italiana
  e in essa vi saranno collegi elettorali di dimensioni
  continentali.  Giudica, poi, singolare che la relazione di
  accompagnamento alla proposta di legge costituzionale C. 5733
  faccia riferimento al  referendum  del 18 aprile, dandone
  per scontato, in relazione alla proposta di revisione degli
  articoli 56 e 57 della Costituzione, l'esito favorevole.
  Ritiene, inoltre, non condivisibile la scelta effettuata dalla
  proposta di legge costituzionale C. 5733, secondo la quale il
  numero dei deputati e dei senatori è aumentato di una quota
  del 2 per cento corretta per approssimazione al numero intero
  superiore, soprattutto a seguito dei lavori della Commissione
  parlamentare per le riforme costituzionali, nel corso dei
  quali si era ampiamente discusso in ordine all'ipotesi di
  riduzione del numero dei parlamentari.  La stessa formulazione
  tecnica delle disposizioni testè richiamate desta notevoli
  perplessità, dal momento che tali formule andrebbero ad
  integrare il testo della Costituzione.
 
                              Pag. 32
 
     Dopo aver sottolineato la necessità che si proceda ad una
  più approfondita riflessione sulle questioni sollevate dalle
  proposte di legge costituzionale in esame, chiede, in
  conclusione, che sia predisposto un quadro di diritto
  comparato delle disposizioni costituzionali e legislative
  vigenti nei principali paesi europei e negli Stati Uniti per
  la disciplina delle questioni afferenti al voto dei rispettivi
  cittadini residenti all'estero.
 
     Mirko TREMAGLIA (AN), dopo aver invitato il deputato
  Boato a considerare anche il contenuto delle proposte di legge
  C. 104 e abbinate, recanti disciplina delle modalità di
  esercizio del diritto di voto da parte degli italiani
  all'estero, nelle quali troverà senz'altro alcune risposte
  agli interrogativi da lui sollevati, fa presente, con
  riferimento alla questione del mancato intervento sul quarto
  comma dell'articolo 56 della Costituzione, che gli italiani
  all'estero non sono abitanti della Repubblica e, quindi, non
  sarebbe possibile fare riferimento ad essi nel citato quarto
  comma dell'articolo 56 della Costituzione.  Anch'egli è,
  inoltre, perplesso di fronte alla previsione del meccanismo
  della percentuale, contenuto nella proposta di legge
  costituzionale C. 5733.  Al riguardo, la sua proposta di legge
  costituzionale C. 4979 ha ritenuto utile individuare in venti
  deputati e dieci senatori il numero dei parlamentari assegnati
  alla circoscrizione Estero, per dare - al di là di una stretta
  logica di rappresentanza, che avrebbe richiesto l'assegnazione
  di un numero più alto di seggi - effettiva rappresentatività
  agli italiani residenti all'estero.  Si dichiara, comunque,
  disponibile a riesaminare la questione del numero dei
  parlamentari da assegnare alla circoscrizione Estero.  Quanto,
  infine, all' iter  procedurale, il relatore ha proposto di
  proseguire i lavori in sede di Comitato ristretto.  A tale
  riguardo, pur essendo personalmente contrario, dichiara la
  propria disponibilità a procedere in tal senso, purchè si
  assuma l'impegno a decidere rapidamente in merito alle
  questioni sollevate.  Ricorda, infine, che le proposte di legge
  costituzionale all'esame della Commissione sono frutto di una
  richiesta unanime da parte dei Presidenti dei gruppi
  parlamentari.
 
     Antonio SODA (DS-U) ritiene che non si possa
  "liquidare" il tentativo di cercare un punto di equilibrio tra
  esercizio dei diritti dei cittadini e territorialità.  Il
  rapporto tra uguaglianza del voto e territorialità di
  esercizio del diritto assume un notevole rilievo.  Reputa che
  la formulazione attuale del testo riesca a garantire un certo
  equilibrio, ma se taluni colleghi non la ritengono chiara si
  può pensare ad una riscrittura della stessa.  In ogni caso,
  ritiene saggia la scelta di un rapporto di proporzionalità.
  Non condivide, infine, l'ipotesi di inserire il principio in
  una legge ordinaria anziché nella Costituzione.
 
     Antonio MACCANICO,  presidente,  rinvia il seguito
  dell'esame ad altra seduta.
 
     La seduta termina alle 13.15.
 
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