| La Commissione prosegue l'esame, rinviato il 17 marzo
1999.
Marco BOATO (misto-verdi-U) ricorda che nel corso
dell'esame della proposta di legge costituzionale C. 5186
aveva più volte formulato l'invito ad esaminare congiuntamente
le proposte di revisione degli articoli 48, 56 e 57 della
Costituzione. Giudica, infatti, un errore l'aver voluto
introdurre nella prima parte della Costituzione l'istituto
ordinamentale della circoscrizione Estero. Sarebbe stato
sufficiente limitarsi all'aggiunta del solo primo periodo del
nuovo secondo comma dell'articolo 48 della Costituzione, sul
quale avrebbe espresso un voto favorevole. Tiene, infatti, a
precisare di essere favorevole alle finalità perseguite dalla
richiamata modifica dell'articolo 48 della Costituzione,
essendo contrario, invece, all'istituzione di una
circoscrizione Estero. Il primo periodo del nuovo secondo
comma dell'articolo 48 della Costituzione fa, oltretutto,
opportunamente riferimento al diritto di voto degli italiani
all'estero nella totalità delle sue possibili estrinsecazioni,
ivi compresa l'elezione dei rappresentanti italiani al
Parlamento europeo. Occorre, infatti, considerare che la legge
non consente attualmente ai cittadini italiani residenti in
Stati non appartenenti all'Unione europea di partecipare alle
elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Analogo
discorso andrebbe, poi, fatto per quanto riguarda le elezioni
regionali ed amministrative.
Dopo aver auspicato che il Senato ricomponga la disciplina
dell'intera materia con riferimento tanto alle modifiche
dell'articolo 48 della Costituzione, quanto alle modifiche
degli articoli 56 e 57 della Costituzione, si sofferma sulla
proposta di legge costituzionale C. 4979, sottolineando come
essa - a differenza della proposta di legge costituzionale C.
5187 - ometta di intervenire sul quarto comma dell'articolo 56
della Costituzione, il quale fa riferimento agli abitanti
della Repubblica.
Non intende, invece, soffermarsi ulteriormente sul
carattere paradossale delle previsioni secondo cui la
circoscrizione Estero sarà equiparata ad una regione italiana
e in essa vi saranno collegi elettorali di dimensioni
continentali. Giudica, poi, singolare che la relazione di
accompagnamento alla proposta di legge costituzionale C. 5733
faccia riferimento al referendum del 18 aprile, dandone
per scontato, in relazione alla proposta di revisione degli
articoli 56 e 57 della Costituzione, l'esito favorevole.
Ritiene, inoltre, non condivisibile la scelta effettuata dalla
proposta di legge costituzionale C. 5733, secondo la quale il
numero dei deputati e dei senatori è aumentato di una quota
del 2 per cento corretta per approssimazione al numero intero
superiore, soprattutto a seguito dei lavori della Commissione
parlamentare per le riforme costituzionali, nel corso dei
quali si era ampiamente discusso in ordine all'ipotesi di
riduzione del numero dei parlamentari. La stessa formulazione
tecnica delle disposizioni testè richiamate desta notevoli
perplessità, dal momento che tali formule andrebbero ad
integrare il testo della Costituzione.
Pag. 32
Dopo aver sottolineato la necessità che si proceda ad una
più approfondita riflessione sulle questioni sollevate dalle
proposte di legge costituzionale in esame, chiede, in
conclusione, che sia predisposto un quadro di diritto
comparato delle disposizioni costituzionali e legislative
vigenti nei principali paesi europei e negli Stati Uniti per
la disciplina delle questioni afferenti al voto dei rispettivi
cittadini residenti all'estero.
Mirko TREMAGLIA (AN), dopo aver invitato il deputato
Boato a considerare anche il contenuto delle proposte di legge
C. 104 e abbinate, recanti disciplina delle modalità di
esercizio del diritto di voto da parte degli italiani
all'estero, nelle quali troverà senz'altro alcune risposte
agli interrogativi da lui sollevati, fa presente, con
riferimento alla questione del mancato intervento sul quarto
comma dell'articolo 56 della Costituzione, che gli italiani
all'estero non sono abitanti della Repubblica e, quindi, non
sarebbe possibile fare riferimento ad essi nel citato quarto
comma dell'articolo 56 della Costituzione. Anch'egli è,
inoltre, perplesso di fronte alla previsione del meccanismo
della percentuale, contenuto nella proposta di legge
costituzionale C. 5733. Al riguardo, la sua proposta di legge
costituzionale C. 4979 ha ritenuto utile individuare in venti
deputati e dieci senatori il numero dei parlamentari assegnati
alla circoscrizione Estero, per dare - al di là di una stretta
logica di rappresentanza, che avrebbe richiesto l'assegnazione
di un numero più alto di seggi - effettiva rappresentatività
agli italiani residenti all'estero. Si dichiara, comunque,
disponibile a riesaminare la questione del numero dei
parlamentari da assegnare alla circoscrizione Estero. Quanto,
infine, all' iter procedurale, il relatore ha proposto di
proseguire i lavori in sede di Comitato ristretto. A tale
riguardo, pur essendo personalmente contrario, dichiara la
propria disponibilità a procedere in tal senso, purchè si
assuma l'impegno a decidere rapidamente in merito alle
questioni sollevate. Ricorda, infine, che le proposte di legge
costituzionale all'esame della Commissione sono frutto di una
richiesta unanime da parte dei Presidenti dei gruppi
parlamentari.
Antonio SODA (DS-U) ritiene che non si possa
"liquidare" il tentativo di cercare un punto di equilibrio tra
esercizio dei diritti dei cittadini e territorialità. Il
rapporto tra uguaglianza del voto e territorialità di
esercizio del diritto assume un notevole rilievo. Reputa che
la formulazione attuale del testo riesca a garantire un certo
equilibrio, ma se taluni colleghi non la ritengono chiara si
può pensare ad una riscrittura della stessa. In ogni caso,
ritiene saggia la scelta di un rapporto di proporzionalità.
Non condivide, infine, l'ipotesi di inserire il principio in
una legge ordinaria anziché nella Costituzione.
Antonio MACCANICO, presidente, rinvia il seguito
dell'esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 13.15.
| |