| Antonio BOCCIA, presidente, avverte che il
Comitato è chiamato ad esprimere il prescritto parere sugli
emendamenti presentati in Assemblea al provvedimento.
Maria CARAZZI (comunista), relatore, ricorda che
il provvedimento reca ratifica ed esecuzione di alcuni atti
internazionali volti alla lotta alla corruzione - elencati
nell'articolo 1 -- elaborati in base all'articolo K.3 del
Trattato sull'Unione europea. Sul testo iniziale del disegno
di legge governativo il Comitato pareri ha espresso parere
favorevole il 26 gennaio 1999. Successivamente, le Commissioni
riunite giustizia e affari esteri in sede referente vi hanno
apportato talune modifiche; peraltro, a causa del ravvicinato
inizio del suo esame da parte dell'Assemblea, il nuovo testo è
stato licenziato il 18 marzo 1999, senza attendere
l'espressione del prescritto parere da parte della Commissione
bilancio. Come già dal testo iniziale, anche dal nuovo testo
del disegno di legge non sembrano emergere conseguenze di tipo
finanziario. Per quanto riguarda gli unici due emendamenti,
entrambi a firma
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Garra, presentati in Assemblea e contenuti nel fascicolo n.
1, osserva che essi hanno natura prevalentemente
ordinamentale; essi prevedono peraltro la soppressione di
norme sanzionatorie (il nuovo articolo 322- ter del
codice penale, che stabilisce la confisca dei beni del reo per
i reati indicati dall'articolo stesso, e l'articolo 6 del
disegno di legge, che prevede la confisca e l'applicazione di
sanzioni amministrative pecuniarie in caso di responsabilità
di persone giuridiche) dalla cui entrata in vigore deriverebbe
un'entrata, sia pure di natura eventuale, per il bilancio
dello Stato: sul punto appare pertanto opportuno acquisire
l'avviso del Governo, anche se, trattandosi di una questione
sulla quale non si registra ancora una posizione univoca in
seno alla Commissione bilancio, ritiene che il Comitato possa
esprimersi favorevolmente sugli emendamenti in questione.
Il sottosegretario Marianna LI CALZI osserva che gli
emendamenti Garra 3.1 e 6.1 originano effetti finanziari
negativi per il bilancio dello Stato dal momento che,
sopprimendo la possibilità di confiscare i beni delle persone
giuridiche, fanno venir meno un'entrata che potrebbe rivelarsi
di non modesta entità; inoltre, la soppressione del sistema
sanzionatorio attualmente previsto renderebbe di fatto
inapplicabile la normativa contenuta nel provvedimento.
Antonio BOCCIA, presidente, dopo aver rilevato
che si è assai vicini alla valutazione sul merito del
provvedimento, fa presente che il venir meno della prevista
confisca rischia effettivamente di originare minori entrate:
in questo caso i minori introiti, benché eventuali, non
sarebbero certo irrisori nella loro entità. Ritiene pertanto
che il Comitato debba seguire un orientamento rigoroso nella
valutazione degli emendamenti in questione.
Maria CARAZZI (comunista), relatore, sulla base delle
risultanze del dibattito, auspicando che si possa quanto prima
pervenire alla definizione di un orientamento di carattere
generale che valga per tutti i casi in cui sia prevista la
soppressione di norme recanti maggiori entrate di natura
eventuale, propone che il Comitato approvi la seguente
proposta di parere:
PARERE FAVOREVOLE
sul testo del provvedimento licenziato per l'Assemblea
dalle Commissioni di merito;
PARERE CONTRARIO
sugli emendamenti Garra 3.1 e 6.1, in quanto suscettibili
di comportare minori entrate a carico del bilancio dello
Stato.
Il sottosegretario Giorgio MACCIOTTA concorda con la
proposta di parere formulata dal relatore.
Il Comitato approva la proposta di parere formulata dal
relatore.
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