| (Seguito dell'esame e rinvio).
La Commissione prosegue l'esame del documento
all'ordine del giorno rinviato nella seduta del 16 marzo
scorso.
Ernesto STAJANO, presidente, fa presente che il
relatore ha comunicato il proprio ritardo per l'inizio
dell'esame.
Paolo MAMMOLA (FI) rileva che ancora una volta la
Commissione deve rinviare l'esame di un provvedimento per
l'assenza di un relatore appartenente alla maggioranza. Chiede
quindi che il presidente assuma iniziative affinché i gruppi
di maggioranza assicurino un ordinato procedere dei lavori.
Diversamente, prospetta la possibilità di affidare l'incarico
di relatore a deputati delle opposizioni.
Ernesto STAJANO, presidente, comprende il senso
delle osservazioni del deputato Mammola. Fa tuttavia presente
che il relatore ha avvertito del proprio ritardo, dovuto a
problemi di traffico.
Ricorda comunque che nella seduta di domani è necessario
procedere all'espressione del parere, venendo a scadenza in
tale data il termine assegnato alla Commissione. E' in ogni
caso contrario alla possibilità di richiedere una proroga.
Paolo MAMMOLA (FI) rileva che per l'assenza del
relatore si procederà all'espressione del parere senza
svolgere un reale dibattito. Ritiene tale situazione
disdicevole.
Michele GIARDIELLO (DS-U) comprende i rischi connessi
al rinvio dell'esame del provvedimento. Ritiene tuttavia non
sia da enfatizzare l'assenza del relatore. Sarebbe possibile
al presidente sostituire il deputato Tuccillo e consentire lo
svolgimento del dibattito, anche in base all'eventuale schema
di parere predisposto dal relatore, per poi concluderlo nella
seduta di domani.
Ernesto STAJANO, presidente, fa presente che lo
schema di parere non è stato ancora predisposto. Ritiene
tuttavia possibile assumere temporaneamente le funzioni di
relatore per consentire il dibattito. Lo schema di parere
verrà poi predisposto per la seduta di domani.
Antonio ATTILI (DS-U) esprime apprezzamento per la
tempestiva presentazione del documento in esame e per la
coerenza degli interventi previsti rispetto ai criteri
individuati. Rileva tuttavia una contraddizione tra
affermazioni di principio e scelte concrete. Mentre sono
definiti indirizzi diretti a ridurre gli squilibri tra nord e
sud, gli stessi non trovano riscontro negli atti concreti. Il
piano destina il 60 per cento delle risorse al centro-nord e
il rimanente 40 per cento al centro-sud, di cui il 90 per
cento per la Sicilia. Invita il Governo ad assumere iniziative
al riguardo. Quanto all'ammodernamento delle linee, ne ricorda
il rilievo per molte linee regionali. Si chiede se il
trasporto su ferro resti un obiettivo strategico. Occorre una
scelta politica diretta a realizzare investimenti. Segnala poi
il rischio che una serie di opere resti incompiuta, come
sembrerebbe per la scelta di procedere a lotti funzionali.
Chiede al Governo chiarimenti circa gli interventi sulle linee
regionali cui è destinato il 10 per cento delle risorse
previste per legge. La relazione al piano riduce tali risorse
ad una eventualità. Auspica invece delle precisazioni
sull'impiego dei 110 miliardi di lire destinati a
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tale fine. Occorre individuare linee e tempi: si rischia di
rinviare tali opere a ben oltre il 2005. Occorre invece
prevederne la realizzazione in tempi ragionevoli. Invita
dunque il Governo ad accelerare l'impiego delle risorse.
Rileva , infine, che per la Sicilia sono stanziati 720
miliardi di lire, ripartiti sulla linea Messina-Catania e
sulla tratta Palermo-Punta Raisi. Evidenzia il rischio che,
con solo 600 miliardi, il raddoppio della Messina-Catania
resti incompiuto.
Il sottosegretario Giordano ANGELINI fa presente che
anche con gli ulteriori 120 miliardi di lire il raddoppio
resterebbe incompiuto. A tal fine occorrono ancora alcune
centinaia di miliardi.
Antonio ATTILI (DS-U) ritiene comunque preferibile
concentrare le risorse sulla linea Messina-Catania. In
riferimento all'altro intervento programmato, infatti, fa
presente che nel tratto Capaci-Isola delle Femmine è già
esistente un collegamento autostradale.
Paolo MAMMOLA (FI) esprime perplessità per la
circostanza che il dibattito si svolga in pratica nella seduta
precedente all'espressione del parere: ritiene tale
circostanza mortificante, stante l'esigenza di un maggior
approfondimento. Nel merito, gli interventi previsti sembrano
insufficienti rispetto alle esigenze del settore che richiede
un maggior impegno finanziario per un intervento organico.
Ritiene, tuttavia, che in presenza di risorse scarse,
considerazioni come quelle svolte dal deputato Attili, pur
reali, rischino di non trovare risposta. Si registra una
carenza storica di infrastrutture che senza maggiori risorse
non può essere risolta. Prende comunque atto della buona
volontà del Governo che è intervenuto in tempi rapidi. Non
entra nel merito delle scelte circa la destinazione delle
risorse. Rileva che alcuni interventi rispondono ad impegni
assunti dal Governo, come, ad esempio, per l'area novarese.
Domenico TUCCILLO (PD-U), relatore, fa presente
di non essere potuto intervenire in precedenza per ragioni
legate alla difficoltà di raggiungere Roma.
Ernesto STAJANO, presidente, fa presente di aver
dato atto dell'impedimento del deputato Tuccillo e di averne
svolto le funzioni per consentire lo svolgimento del
dibattito.
Il sottosegretario Giordano ANGELINI nel ringraziare il
relatore per l'illustrazione del documento, fa presente che il
piano costituisce parte degli investimenti per il settore.
Altri interventi sono previsti dal contratto di programma e
dall' Addendum. Precisa al deputato Attili che l'articolo
3 della legge n. 354 del 1998, fissa precisi indirizzi cui
risponde il documento in esame. Gli interventi previsti
rispondono anzitutto a tali criteri. Le percentuali di
destinazione delle risorse definite dal Governo rispondono ad
indirizzi parlamentari. Non vorrebbe che il riequilibrio
richiesto corrispondesse ad una concezione "isolana".
Interventi sui corridoi e sulla rete congestionata del nord
sono vitali anche per il sud. Il nord deve poter crescere:
tale espansione economica è ora ostacolata dalla carenza di
infrastrutture. Precisato che occorre avvalersi di tutte le
modalità di trasporto disponibili, fa presente che il Governo
ritiene quella delle ferrovie una scelta fondamentale ove le
stesse possano contribuire allo sviluppo del paese;
diversamente si sarebbe in presenza di una scelta ideologica.
Quanto agli interventi in Sicilia, il Governo ha dato
attuazione a precisi indirizzi parlamentari delle Commissioni
della Camera e del Senato. Quanto agli interventi delle linee
secondarie, fa presente che nella parte conclusiva della
relazione al piano è chiarito l'impiego di 110 miliardi di
lire. Conferma quindi a nome del Governo tale destinazione.
Evidenzia tuttavia che la questione non risiede nella capacità
di investire quanto, piuttosto, nella capacità di realizzare
interventi in tempi adeguati.
Domenico TUCCILLO (PD-U), relatore, si riserva di
predisporre uno schema di parere per la successiva seduta.
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Ernesto STAJANO, presidente, rinvia il seguito
dell'esame alla seduta di domani.
La seduta termina alle 12.50.
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