| Si osserva in via preliminare che i controlli oggettivi
effettuati dall'AIMA tramite fotointerpretazione e controlli
in campo rientrano nell'ambito dei più ampi controlli sulle
domante presentate per la PAC seminativi del 1998, richiesti
dai Servizi della Commissione UE nella misura del 25 per
cento.
Tale percentuale di controlli è la stessa posta in essere
anche per la campagna 1997, sempre su richiesta dei Servizi
UE, atteso l'alto numero delle irregolarità e frodi in
precedenza riscontrate.
Uno dei criteri per la selezione del campione richiesto
dai predetti Servizi è stato quello di sottoporre a controllo
oggettivo almeno il 50 per cento delle domande di aiuto alla
produzione di grano duro, coltura per la quale è assai elevato
l'aiuto supplementare concesso in aggiunta a quello
ordinario.
Per quanto riguarda in particolare lo stato delle domande
PAC 98 presentate in Basilicata, si forniscono le seguenti
informazioni:
Potenza:
domande presentate 20.427;
domande sottoposte a controllo oggettivo 16.017;
domande sottoposte a semplice controllo
informatico-amministrativo 4.410;
importo aiuto richiesto aziende campione
101.395.420.708;
importo aiuto richiesto aziende non campione
2.437.376.937;
pagamenti effettuati sino al decreto n. 19 del 19 marzo
1999 per domande a campione 66.494.817.530 (12.082
domande);
erogazioni effettuate alla stessa data per le domande
non campione 2.026.363.660 (3.091 domande).
Matera:
domande presentate 10.057;
domande sottoposte a controllo oggettivo 9.099;
domande sottoposte a semplice controllo
informatico-amministrativo 958;
importo aiuto richiesto aziende campione
81.555.897.896;
importo aiuto richiesto aziende non campione
1.328.413.646;
pagamenti effettuati sino al decreto n. 19 del 19 marzo
1999 per domande a campione 58.077.714.060 (7.769 domande);
erogazioni effettuate alla stessa data per le domande
non campione 904.676.690 (696 domande).
Dai controlli effettuati sono emerse, nella gran parte dei
casi, anomalie ascrivibili a varie cause, non ultima quella
costituita dalle incongruenze tra le informazioni catastali
fornite dal produttore e quelle in possesso dell'AIMA,
ricavate dalle mappe fornite dal catasto stesso e spesso non
aggiornate. In tali casi viene richiesto al produttore di
fornire la documentazione in suo possesso utile per
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risolvere, ove possibile, l'anomalia senza attendere
ulteriori informazioni dal catasto.
Questa complessa attività causa inevitabilmente ritardi
nell'erogazione di quanto poi è riconosciuto dovuto ai
produttori, ma di tali ritardi non può essere ritenuta
responsabile l'Azienda.
In ordine allo stato delle convocazioni in contraddittorio
con i produttori della Basilicata, si forniscono le ulteriori
seguenti informazioni:
Potenza:
aziende positive al controllo e quindi non convocate
4.500;
in tolleranza 3.295;
fuori tolleranza 8.222;
superficie dichiarata dalle aziende campione Ha
131.675;
superficie accertata sulle domande campione Ha
104.223;
differenza tra dichiarato e accertato Ha 27.452 (-21 per
cento).
Matera:
aziende positive al controllo e quindi non convocate
3.357;
in tolleranza 2.174;
fuori tolleranza 3.568;
superficie dichiarata dalle aziende campione Ha
106.652;
superficie accertata sulle domande campione Ha
86.121;
differenza tra dichiarato e accertato Ha 20.531 (-19 per
cento).
Tali risultati potranno essere modificati sia in senso
positivo che negativo al termine delle attività di
convocazione che si concluderanno alla fine del mese, come
risulta dal prospetto che segue:
Potenza:
aziende convocate complessivamente 12.138;
convocate ad oggi 7.790;
produttori presentatisi 5.551;
produttori non presentatisi 1.418.
Matera:
aziende convocate complessivamente 5.593;
convocate ad oggi 5.360;
produttori presentatisi 4.490;
produttori non presentatisi 370.
E' appena il caso di osservare che l'azione di controllo,
quando essa accerta la veridicità di quanto dichiarato dal
produttore, non può provocare alcun taglio agli aiuti.
Non è quindi accettabile la richiesta intesa a sospendere
i controlli in corso e liquidare semplicemente le domande PAC
98.
Tale procedura, oltre tutto, non sarebbe infatti
assolutamente gustificabile nei confronti della Commissione UE
che periodicamente controlla la validità e la correttezza dei
pagamenti effettuati e che sino ad oggi non ha mai proceduto a
correzioni finanziarie per mancanza o inefficienza dei
controlli richiesti, riconoscendo anzi la validità e
l'efficienza del sistema di controllo posto in essere in
Italia, giudicandolo il migliore in Europa.
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ALLEGATO 2
Interrogazione 5-05749.
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