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Testi integrali degli Atti Parlamentari della XIII Legislatura

Documento


435685
SMC0475-0157
Bollettino Giunte e Commissioni n. 475 del 23 marzo 1999 - edizione definitiva - (SMC13-475)
(suddiviso in 206 Unità Documento)
Unità Documento n.157 (che inizia a pag.137 dello stampato)
              ...XIV COMMISSIONE PERMANENTE
               (Politiche dell'Unione europea)
 
 
SEDE REFERENTE
C5619. LAVCOMM
C5619.
Disegno di legge comunitaria 1999. C. 5619 Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio).
Il ministro Enrico LETTA. Domenico BOVA. Antonio RUBERTI, presidente. Oreste ROSSI. Mario PEZZOLI. Enrico NAN. Giorgio MALENTACCHI. Francesco FERRARI. Paola MARIANI.
Martedì 23 marzo 1999. - Presidenza del Presidente Antonio RUBERTI. - Interviene il Ministro per le politiche comunitarie Enrico Letta.
ZZSMC ZZRES ZZSMC230399 ZZSMC990323 ZZSMC000399 ZZSMC000099 ZZSMC475 ZZ13 ZZD ZZC14 ZZRE ZZHH ZZII ZZFF
     La Commissione prosegue l'esame del
  provvedimento.
     Il ministro Enrico LETTA, replicando, conferma anzitutto
  la disponibilità del Governo sugli emendamenti correlati a
  ordini del giorno accolti dal Governo in sede di approvazione
  della legge comunitaria 1998.  Su tali emendamenti le uniche
  osservazioni sono legate al fatto che alcuni di essi pongono
  problemi sotto il profilo della coerenza con il diritto
  comunitario.  E' infatti evidente che non è possibile approvare
  disposizioni in contrasto con la normativa comunitaria,
  oltretutto nella legge comunitaria.
     Per quanto riguarda alcune richieste di chiarimenti emersi
  nel dibattito, precisa anzitutto che le procedure del
  contenzioso si possono raggruppare in tre tipi: omesso
  recepimento di direttive nell'ordinamento nazionale, supposte
  violazioni del diritto comunitario e non corretta
  trasposizione di normative comunitarie.  Conferma inoltre
  quanto sottolineato dal relatore che l'indicazione delle
  direttive da attuare in via amministrativa, contenute nella
  relazione illustrative al disegno di legge, è legata alla
  possibilità di consentire la soppressione dell'articolo 4 e
  del relativo allegato D. Per quanto riguarda le direttive non
  inserite nel disegno di legge, prendendo atto
  dell'orientamento della Commissione, anticipa che il Governo
  presenterà un emendamento volto ad ampliare il numero delle
  direttive da recepire.  Vi è infine la disponibilità a
  modificare il provvedimento tenendo conto dell'ordine del
  giorno presentato nel corso dell'esame della precedente legge
  comunitaria contenente i rilievi espressi dal Comitato per la
  legislazione; in proposito risultano già presentati dal
  relatore alcuni emendamenti.  Si riserva infine di intervenire
  ulteriormente nel corso dell'esame dei singoli emendamenti.
 
     Domenico BOVA (DSU),  relatore,  rinuncia ad
  intervenire in sede di replica, riservandosi di svolgere
  osservazioni puntuali nel corso dell'esame degli
  emendamenti.
 
     Antonio RUBERTI,  presidente,  avverte che si
  procederà ora all'esame degli emendamenti  (vedi allegato
  2).  Ricorda che, come convenuto nell'ultima riunione
  dell'Ufficio di Presidenza, integrato dai rappresentanti dei
  gruppi, oggi si procederà all'esame degli emendamenti senza
  votazioni in quanto le stesse avranno luogo nella giornata di
  domani.
     Prima di iniziare la votazione degli emendamenti, ricorda
  i criteri che sono stati messi a punto nel corso dell'esame
  delle precedenti leggi comunitarie sentito il Presidente della
  Camera e che saranno seguiti anche quest'anno per l'esame
  degli emendamenti al disegno di legge comunitaria.
     Per quanto riguarda gli emendamenti approvati dalle
  singole Commissioni, questi non sono inclusi automaticamente
  nel testo-base da portare in Assemblea; è necessaria infatti
  per tale inclusione un'implicita pronuncia positiva, cioè
  un'approvazione da parte della XIV Commissione.  Tali
  emendamenti, peraltro, secondo quanto prescrive il
  Regolamento,
 
                              Pag. 138
 
  possono essere respinti dalla XIV Commissione solo per motivi
  di compatibilità con la normativa comunitaria o per esigenze
  di coordinamento generale.
     Per quanto riguarda gli emendamenti presentati
  direttamente presso la XIV Commissione e volti ad introdurre
  materie nuove o comunque attinenti al merito del testo, questi
  sono stati trasmessi alle Commissioni di settore per il
  parere.
     Quegli emendamenti sui quali la Commissione di settore ha
  espresso parere favorevole potranno essere respinti dalla XIV
  Commissione solo per motivi attinenti alla compatibilità con
  la normativa comunitaria o per esigenze di coordinamento
  generale.
     Quanto agli emendamenti sui quali la Commissione di
  settore ha espresso parere contrario, la XIV Commissione non
  procederà al loro esame.
     Per quanto riguarda, infine, gli emendamenti riferiti a
  materie che attengono alla competenza propria della XIV
  Commissione, su di essi è stato acquisito l'ordinario parere
  della I Commissione.
 
     Oreste ROSSI (LNIP) segnala di ritirare il suo
  emendamento 1.9 in quanto contrario a fermare la ricerca
  sull'importante tema delle biotecnologie.
 
     Mario PEZZOLI (AN) ricorda di aver ritirato la propria
  firma dagli emendamenti presentati dal deputato Fei, il cui
  contenuto può essere peraltro condivisibile.  Tali emendamenti
  sono volti ad evitare un uso eccessivo del ricorso alla delega
  legislativa, limitando i poteri del Parlamento, e si
  propongono di procedere al riordino normativo della materia e
  ad una riforma della legge La Pergola.  Tale riforma dovrebbe
  consentire una maggiore partecipazione del Parlamento alla
  fase ascendente e procedere quindi con legge all'applicazione
  dell'ordinamento comunitario consentendo alle amministrazioni
  pubbliche di dar subito corso agli adempimenti in via
  amministrativa evitando i ritardi registrati in passato.  In
  quest'ottica il ricorso al conferimento al Governo della
  delega legislativa dovrebbe essere solo eventuale e residuale.
  Su tali emendamenti chiede al Governo se il loro esame possa
  rappresentare un ostacolo nell'approvazione tempestiva della
  legge comunitaria.
 
     Oreste ROSSI (LNIP) si dichiara sconcertato per il
  parere contrario espresso dalle Commissioni in sede consultiva
  su gran parte degli emendamenti presentati dal suo gruppo.  E'
  inoltre perplesso sull'attuale procedura che non consente alla
  XIV Commissione di esaminare nel merito tutti gli emendamenti.
  Ricorda inoltre che il Governo si era impegnato, nel corso
  dell'esame della precedente legge comunitaria, a recepire
  nell'attuale provvedimento molte delle questioni affrontate
  dagli emendamenti presentati dal suo gruppo.  Intende pertanto
  conoscere qual è la posizione del Governo su tali
  emendamenti.
 
     Antonio RUBERTI,  presidente,  sottolinea che in
  precedenza ha dovuto ricordare i criteri per l'esame degli
  emendamenti previsti nel sistema attuale.  Segnala peraltro di
  aver presentato una proposta di modifica al regolamento volta
  a rivedere la procedura di esame del disegno di legge
  comunitaria che tenga conto del fatto che la XIV Commissione è
  ormai a tutti gli effetti una Commissione permanente.
 
     Enrico NAN (FI) concorda sul fatto che l'attuale
  procedura di esame in Commissione del disegno di legge
  comunitaria è ormai superata.  E' urgente procedere ad una
  modifica del regolamento che tenga conto del nuovo ruolo della
  XIV Commissione come Commissione permanente.
 
     Giorgio MALENTACCHI (misto-RC-PRO) sottolinea che il
  provvedimento in esame lascia aperti alcuni temi delicati come
  il recepimento della direttiva comunitaria in materia di
  biotecnologie.  Ricorda che in proposito il Governo aveva
  deciso di farne oggetto di un autonomo provvedimento; chiede
  se vi sono novità su tale scelta.  Concorda sulla necessità di
 
                              Pag. 139
 
  superare l'attuale regolamento per quanto riguarda la
  procedura d'esame del disegno di legge comunitaria.  Si riserva
  infine di ripresentare in Assemblea gli emendamenti che
  saranno respinti in Commissione.
 
     Antonio RUBERTI,  presidente,  prende atto del
  consenso unanime manifestato dalla Commissione circa la
  modifica delle norme regolamentari sul procedimento di esame
  della legge comunitaria.  Per quanto riguarda gli emendamenti
  volti a trasformare le deleghe legislative in provvedimenti di
  legge, sottolinea che essi sono ovviamente in contrasto con il
  sistema vigente, e in questo senso va spiegato il parere
  contrario su di essi espresso dalla I Commissione.  Tale
  questione può essere però riproposta in un autonomo
  provvedimento volto a modificare la legge La Pergola.  Ricorda
  infatti che la questione delle procedure di recepimento è un
  tema aperto, sul quale il prossimo 25 marzo vi sarà un
  convegno organizzato proprio dal ministro per le politiche
  comunitarie.
 
     Mario PEZZOLI (AN), nel concordare con le osservazioni
  del Presidente, sottolinea che al momento l'aspetto centrale è
  rafforzare il ruolo del Parlamento nella fase ascendente.
  Quando ciò avverrà sarà possibile ridiscutere le modalità di
  svolgimento della fase discendente.
     Il ministro Enrico LETTA, per quanto riguarda la questione
  politica posta dal deputato Rossi, conferma l'impegno del
  Governo a dare seguito agli ordini del giorno accolti in
  occasione dell'esame della precedente legge comunitaria.  In
  vista del successivo passaggio del provvedimento in Assemblea,
  si dichiara disponibile ad un esame informale di tali
  emendamenti con tutti i gruppi al fine di trovare una
  soluzione che sia per tutti soddisfacente.
 
     Antonio RUBERTI,  presidente,  concorda con il
  percorso prospettato dal ministro che consente di utilizzare
  per gli opportuni approfondimenti lo spazio di tempo
  intercorrente tra la fine dell'esame in Commissione e l'inizio
  della discussione in Assemblea.
 
     Domenico BOVA (DSU),  relatore,  si associa alla
  proposta formulata dal Governo.
     Il ministro Enrico LETTA, rispondendo al deputato Pezzoli
  circa gli emendamenti sui quali la I Commissione ha espresso
  parere contrario, sottolinea che non appare utile in questo
  momento introdurre nel provvedimento modifiche ordinamentali
  alla legge La Pergola, un tema che è attualmente in una fase
  di confronto politico come dimostrato dal prossimo convegno
  del 25 marzo; l'esame di tali emendamenti comporterebbe perciò
  un inevitabile ritardo nell'approvazione della legge
  comunitaria 1999.  Sulla base delle stesse motivazioni il
  Governo ha assunto ed ora conferma la scelta politica di non
  recepire nel provvedimento la direttiva comunitaria in materia
  di biotecnologie, perché la complessità della questione
  rischierebbe di ritardare l'approvazione del disegno di
  legge.
 
     Antonio RUBERTI,  presidente,  condividendo le
  osservazioni del ministro, ricorda che già nelle precedenti
  leggi comunitarie sono state introdotte modifiche consistenti
  sul piano ordinamentale alle leggi Fabbri e La Pergola.  Ora si
  è aperta una discussione più ampia circa l'utilità del
  meccanismo stesso o l'opportunità di una sua revisione, e tale
  dibattito va svolto nelle sedi idonee.
 
     Oreste ROSSI (LNIP), apprezzando le dichiarazioni del
  ministro, si dichiara disponibile a partecipare ad un gruppo
  informale prima dell'inizio della discussione in Assemblea del
  provvedimento, per mettere a punto proposte di modifica al
  testo.
 
     Antonio RUBERTI,  presidente,  ritiene che a questo
  punto si può procedere all'esame degli emendamenti.
  Considerato che, come in precedenza ricordato, nella
 
                              Pag. 140
 
  seduta di oggi non vi saranno votazioni, suggerisce di
  acquisire innanzitutto il parere del relatore e del Governo su
  quegli emendamenti sui quali le Commissioni di settore hanno
  già espresso il prescritto parere.  Ricorda infatti che nella
  seduta odierna dovrebbero essere espressi i pareri da parte
  delle Commissioni ambiente ed agricoltura.  Successivamente si
  può procedere ad una illustrazione da parte dei presentatori
  degli emendamenti presentati.
 
     Domenico BOVA (DSU),  relatore,  esprime parere
  favorevole sugli identici emendamenti 1.1 e 1.5; raccomanda
  l'approvazione dei suoi emendamenti 1.3, 4.1 e 6.3.
     Il ministro Enrico LETTA si rimette alla Commissione sugli
  identici emendamenti 1.11 e 1.5 ed esprime parere favorevole
  sugli emendamenti 1.3, 4.1 e 6.3.
 
     Domenico BOVA (DSU),  relatore,  suggerisce di
  accantonare l'esame dell'articolo aggiuntivo 8.01 sul quale la
  XIII Commissione deve ancora esprimere il parere, nonché il
  quasi identico articolo aggiuntivo 9.021.  Si dichiara quindi
  contrario all'articolo aggiuntivo 8.02 ed esprime parere
  favorevole agli identici articoli aggiuntivi 8.03 e 9.014.
     Il ministro Enrico LETTA concorda sull'opportunità di
  accantonare l'esame degli articoli aggiuntivi 8.01 e 9.021.  Si
  rimette alla Commissione sull'articolo aggiuntivo 8.02 ed
  esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo 8.03.
 
     Domenico BOVA (DSU),  relatore,  si dichiara
  contrario all'emendamento 9.11 in quanto contrastante con la
  normativa comunitaria.
     Il ministro Enrico LETTA si associa sulla contrarietà
  all'emendamento 9.12 che non è compatibile con la normativa
  comunitaria.
 
     Domenico BOVA (DSU),  relatore,  è contrario
  all'emendamento 9.1 per motivi di compatibilità con la
  normativa comunitaria.
     Il ministro Enrico LETTA esprime, per le stesse
  motivazioni del relatore, parere contrario sull'emendamento
  9.1 sul quale vi è anche il parere contrario dei ministri
  dell'agricoltura e della sanità.
 
     Domenico BOVA (DSU),  relatore,  per quanto
  riguarda i numerosi e talvolta simili emendamenti presentati
  all'articolo 9 relativi a modifiche al decreto legislativo n.
  155 del 1977, ritiene che si potrebbe trovare una formulazione
  unitaria nell'emendamento 9.13 approvato dalla XII
  Commissione.  Invita pertanto al ritiro degli altri emendamenti
  all'articolo 9.
     Il ministro Enrico LETTA fa presente che l'emendamento
  9.13 comporta dei problemi di contrasto col diritto
  comunitario.  Tuttavia, considerato che esso è legato ad un
  ordine del giorno accolto dal Governo nella precedente legge
  comunitaria, è disponibile a lavorare per trovare una
  formulazione che superi tali problemi.
 
     Mario PEZZOLI (AN) sottolinea che quasi tutti i gruppi
  hanno presentato emendamenti su tale argomento e che il
  Governo ha in proposito confermato la sua disponibilità a
  modificare il decreto legislativo n. 155.  Ricorda che
  l'emendamento 9.13 approvato dalla XII Commissione riproduce
  un emendamento presentato dal suo gruppo che viene incontro a
  legittime esigenze delle piccole imprese.
 
     Francesco FERRARI (PDU) raccomanda l'approvazione del
  suo emendamento 9.1 volto a salvaguardare la tipicità di
  prodotti che provengono da aziende situate in montagna o
  svantaggiate per le ridotte dimensioni per le quali il
  rispetto degli adempimenti costituirebbe motivo di cessione
  dell'attività.
 
                              Pag. 141
 
     Il ministro Enrico Letta conferma la sua disponibilità a
  cercare una soluzione che risolva in modo soddisfacente il
  problema delle modifiche al decreto legislativo n. 155.  Si
  riserva entro domani di verificare una formulazione che
  consenta di evitare contrasti con il diritto comunitario.
 
     Oreste ROSSI (LNIP) sottolinea che gli emendamenti
  presentati all'articolo 9 rispondono a problemi reali posti
  dalla produzione italiana legata a situazioni di ridotte
  dimensioni o in zona di montagna.
 
     Mario PEZZOLI (AN) suggerisce, per superare i problemi
  di contrasto con il diritto comunitario, di valutare una
  modifica dell'emendamento 9.13 che faccia riferimento non già
  a cinque dipendenti quanto a cinque addetti.
     Il ministro Enrico Letta ritiene che la modifica proposta
  dal deputato Pezzoli possa superare i problemi di
  compatibilità comunitaria.  Si riserva pertanto di presentare
  un subemendamento in proposito.
 
     Antonio RUBERTI,  presidente,  ritiene che la
  soluzione che si sta prefigurando possa portare al ritiro
  degli altri emendamenti presentati sull'argomento all'articolo
  9, così da approvare concordemente una formulazione
  unitaria.
 
     Mario PEZZOLI (AN) dichiara di accedere alla
  formulazione dell'emendamento 9.13 come modificato dal
  subemendamento che il Governo presenterà.  Non insiste perciò
  sugli altri emendamenti da lui presentati sull'argomento.
 
     Francesco FERRARI (PDU) prendendo atto del
  raggiungimento di una soluzione unitaria ed accogliendo
  l'invito del presidente, ritira il suo emendamento 9.1.
 
     Paola MARIANI (DSU), sulla base delle stesse
  motivazioni, ritira il suo emendamento 9.5.
 
     Domenico BOVA (DSU),  relatore,  passando all'esame
  dei restanti emendamenti, esprime parere favorevole sugli
  emendamenti 9.018, 9.020 e 11.3. esprime invece parere
  contrario sull'emendamento 11.4 in quanto contrastante con la
  normativa comunitaria.  Esprime parere favorevole sull'articolo
  aggiuntivo 12.01.
     Il ministro Enrico Letta raccomanda l'approvazione degli
  articoli aggiuntivi 9.018, 9.020 e 12.01.  Esprime parere
  favorevole sull'emendamento 11.3 e si rimette al relatore
  sull'emendamento 11.4. Per quanto riguarda la questione della
  soppressione dell'articolo 12 si riserva di prendere nella
  giornata di oggi contatti con il ministro dell'industria;
  nella seduta di domani esprimerà la posizione del Governo.
 
     Antonio RUBERTI,  presidente,  concordando la
  Commissione, rinvia quindi a domani il seguito dell'esame del
  provvedimento.
 
     La seduta termina alle 13.20.
 
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