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Testi integrali degli Atti Parlamentari della XIII Legislatura

Documento


533
DDL0038-0003
Progetto di legge Camera n. 38 - testo presentato - (DDL13-38)
(suddiviso in 10 Unità Documento)
Unità Documento n.3 (che inizia a pag.3 dello stampato)
...C38. TESTIPDL
...C38.
Pag. 3 RELAZIONE TECNICA (Articolo 11- ter, comma 2, della legge 5 agosto 1978, n. 468, introdotto dall'articolo 7 della legge 23 agosto 1988, n. 362).
ZZDDL ZZDDLC ZZNONAV ZZDDLC38 ZZ13 ZZRT ZZPR
   Le risorse finanziarie previste per gli interventi in
  favore degli sfollati dai territori della ex Jugoslavia sono
  le seguenti:
       l'articolo 1 del decreto-legge 27 maggio 1994, n. 318,
  autorizza la spesa di lire 50 miliardi per ciascuno degli anni
  1994, 1995 e 1996;
       il decreto-legge 23 febbraio 1995, n. 41, riduce gli
  stanziamenti del 1995 e del 1996 a lire 45 miliardi per
  ciascun anno (capitolo 1274).
      Nel corso dell'approvazione della manovra di bilancio per
  il 1996, sul fondo speciale di parte corrente per far fronte
  ai provvedimenti legislativi in corso, sono stati stanziati 30
  miliardi di lire facenti parte del complessivo accantonamento
  relativo alla Presidenza del Consiglio dei ministri di 395.155
  miliardi di lire in favore di profughi.
      Le risorse già esistenti sono state utilizzate finora in
  gran parte dal Ministero dell'interno per l'erogazione di
  assistenze; in minore misura, dal Ministero della sanità (per
  l'assistenza sanitaria), dal Ministero della difesa e dal
  Dipartimento per la protezione civile, per assicurare i vari
  tipi di alloggiamento ed aiuto volta per volta necessari.
      Ferma restando per il corrente anno l'utilizzazione (già
  in corso) dei preesistenti 45 miliardi di lire, destinati
  prevalentemente alle esigenze di assistenza di circa 60.000
  sfollati della ex-Jugoslavia, di cui circa 2.000 ospitati
  presso i 14 centri profughi, con riferimento alle esigenze
  finanziarie derivanti dall'avvio dell'attività di rimpatrio e
  dalle gravi emergenze (che coinvolgono varie città italiane)
  specificamente legate alla presenza di sfollati di origine
  Rom, lo stanziamento di lire 30 miliardi dovrà essere
  utilizzato quasi integralmente per l'assolvimento di ulteriori
  interventi di assistenza in favore di questi profughi.
      Più in particolare, circa il problema dei Rom risultano
  presenti sul territorio nazionale oltre 9.800 sfollati di
  quella etnia dei quali solo 1.100 sono assistiti dalle
  prefetture di Venezia, Bologna, Firenze e Pescara che attuano
  gli interventi attraverso apposite convenzioni con gli enti
  locali il cui onere ammonta a lire 35.000 al giorno  pro
  capite.
      Conseguentemente, il fabbisogno per la copertura delle
  ulteriori attività assistenziali da attivare nei confronti dei
  restanti 8.700 sfollati, risulterebbe superiore ai 70 miliardi
  (35.000 x 8.700 x 8 mesi): per tale considerazione si è
  ritenuto necessario prevedere la possibilità di trasferimenti
  agli enti locali, con contributi  una tantum  (articolo 1,
  comma 3) al fine di favorire una messa a regime, su base
  convenzionale, degli interventi medesimi; la minore cifra
  utilizzabile consentirà, comunque, gli interventi più
  urgenti.
 
                               Pag. 4
 
      Va inoltre ricordato che quota parte del predetto
  stanziamento dovrà assolvere alle attività richiamate al comma
  2 dell'articolo 1 che non risultano, allo stato,
  quantificabili, nonché a maggiori esigenze finanziarie che
  potrebbero essere prospettate dagli altri Dicasteri
  interessati all'emergenza.
      Con riferimento alla disposizione sui profughi del Ruanda
  si rileva quanto segue.
      Con il decreto-legge del 24 giugno 1994, n. 406,
  convertito dalla legge 8 agosto 1994, n. 502, erano stati
  finanziati interventi di soccorso e di assistenza in favore di
  profughi ruandesi per 5 miliardi di lire.
      Il totale esaurimento della somma stanziata comporta
  pertanto la necessità di provvedere ad un rifinanziamento
  della norma medesima in quanto:
          a)  con la medesima somma di lire 1.145.798.000
  trasportata nel 1995, si sono potute assolvere solo
  parzialmente le spese, soprattutto sanitarie, resesi
  necessarie per gli interventi effettuati in quell'anno;
          b)  sono tuttora in assistenza 67 minori (in
  istituti di Vercelli e di Roma) ed un bambino ospedalizzato
  all'Ospedale Bambino Gesù di Roma dovrà essere assistito in un
  centro di riabilitazione;
          c)  si dovrà provvedere inoltre a sostenere gli
  oneri di rimpatrio sia per i suddetti 67 minori che per altri
  44 bambini attualmente ospitati in istituti a Verona e
  Brescia.
      Alla luce di quanto esposto appare necessario utilizzare,
  per il corrente anno, una quota dello stanziamento previsto
  per i profughi, già rammentato in precedenza, per coprire gli
  ulteriori interventi per il 1996 di cui alle lettere  b)
  e  c),  il cui onere è il seguente.
      Per l'anno 1996:
        1. oneri di assistenza per 56 minori presso l'istituto
  "La Bertagnetta" di Vercelli.  (56 X 22.500 X
  365 gg.)                                 L.   460.000.000
        2. oneri di assistenza per 10 bambini presso l'istituto
  "Linda Penotti" di Roma.  (10 X 50.000 X
  365 gg.)                                 L.   182.500.000
        3. assistenza post-ospedaliera per un bambino
  handicappato (L. 86.000 X 180 gg.)       L.    15.500.000
        4. oneri per il rimpatrio di 67 minori di cui alla
  lettera  b)  e dei 44 minori ospitati a Verona e Brescia
  di cui alla lettera  c)  (L. 2.000.000 X
  111 minori)                              L.   222.000.000
        5. parziale rimborso per spese sanitarie sostenute
  dalla prefettura di Roma e dal Ministero della
  difesa                                   L.   220.000.000
  Totale fabbisogno                        L. 1.100.000.000
      L'attività della Commissione d'indagine sulla povertà e
  l'emarginazione è stata finora finanziata con stanziamenti
  pari a 700 milioni di lire annui per i primi 3 anni ed a lire
  350 milioni di lire per i successivi due anni.
 
                               Pag. 5
 
     La cifra di 500 milioni annui (che peraltro è stata
  modulata, sulle disponibilità già esistenti in bilancio) è
  sufficiente a coprire le spese per l'ulteriore triennio.  La
  cifra appare, allo stato, congrua per far fronte alle spese di
  funzionamento ordinarie relative a compensi e trattamento di
  missione ai componenti (ricerche; studi; organizzazione di
  convegni; seminari e gruppi di studio; pubblicazioni materiali
  videografici eccetera).
 
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