| L'onere di lire 10 miliardi a partire dal 1994 previsto
dall'articolo 9 è costituito unicamente dall'importo da
corrispondere ad un concessionario ai sensi del comma 4 del
citato articolo 9 sulla base di una convenzione.
La impossibilità per la RAI di realizzare una rete
radiofonica riservata esclusivamente a trasmissioni relative a
lavori parlamentari è motivo del ricorso ad altro
concessionario che, per la brevità della durata della
concessione, dovrà sopportare costi per impianti che, ancorché
orientativi, risultano attendibili.
L'articolo 10 determina negli anni 1994 e 1995 minori
entrate per l'Erario per l'importo di lire 120 miliardi annui,
costituito dalla differenza tra le entrate relative al canone
di concessione a carico della RAI, previste in bilancio (160
miliardi) ai capitoli 2355 e 3395, e l'ammontare del canone
così come determinato per il 1994 ed il 1995 dal medesimo
articolo 10 in 40 miliardi di lire.
L'articolo 12 prevede l'inquadramento, a domanda, nei
ruoli del Ministero delle poste e delle telecomunicazioni del
personale dell'Ente poste italiane che svolga attività di
competenza del Dicastero e, conseguentemente, l'incremento
della tabella A allegata al decreto-legge n. 487 del 1993,
convertito, con modificazioni, dalla legge n. 71 del 1994.
Tale incremento consente di far fronte alle esigenze
funzionali, sia a livello centrale sia periferico che,
riassuntivamente, sono quantificabili in base al seguente
prospetto:
Qualifica o categoria Unità
Dirigente generale 8
Dirigente 52
9^ categoria 165
8^ categoria 186
7^ categoria 285
6^ categoria 750
5^ categoria 223
4^ categoria 276
3^ categoria 105
2^ categoria -
Totale . . 2.050
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La distribuzione nelle singole strutture e
l'articolazione per profili professionali avverrà
successivamente con apposito decreto, previa verifica dei
carichi di lavoro.
In relazione alle categorie di personale che hanno
ottenuto maggiore incremento e agli oneri riflessi derivanti
dalla riforma del sistema pensionistico (articolo 2 della
legge 8 agosto 1995, n. 335), gli uffici hanno ipotizzato una
spesa media di circa 54 milioni di lire annui per ciascuna
unità (circa 36 milioni e mezzo di lire di retribuzione,
aumentata del 6 per cento per incremento contrattuale per il
biennio 1994-1995, comprensiva degli oneri contributivi a
carico dell'amministrazione) per un totale arrotondabile a
25,7 miliardi di lire su base annua a partire dal 1996.
Per la copertura è stato previsto per gli anni 1996, 1997
e 1998 l'utilizzo parziale delle maggiori entrate erariali
derivanti dall'avvio del servizio radiomobile da parte del
secondo gestore GSM.
Per dimostrare la sufficienza di tali entrate si rassegna
la seguente tabella:
1) canone minimo garantito per il 1996: lire 8,2
miliardi;
2) imposte indirette:stima fatturato: lire 250
miliardi;aliquota IVA: 19 per cento;stima imposta indiretta:
lire 47,5 miliardi;
3) imposte dirette:stima utile lordo: lire 20
miliardi;aliquota IRPEG: 52 per cento;stima imposta diretta:
lire 10,4 miliardi;
4) canone di concessione:
stima utenti medi nell'anno: lire 270.000;
stima composizione utenti business e family: 50
per cento e 50 per cento;
canone di concessione governativa utenza family: lire 10
mila al mese;
canone di concessione governativa utenza affari: lire 25
mila al mese;
stima concessione governativa family: 135 mila x 10 mila
x 12 = lire 16 miliardi e 200 milioni;
stima concessione governativa affari: 135 mila x 25 mila
x 12 = lire 40 miliardi e 500 milioni.
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