Onorevoli Colleghi! - Scopo della presente proposta di
  legge è l'istituzione di un servizio sanitario veterinario
  mutualistico che preveda una serie di prestazioni
  medico-chirurgiche di base per quegli animali definiti "da
  affezione" ed essenzialmente rivolto a quei proprietari meno
  abbienti che, pur nel disagio, hanno comunque deciso di
  condividere la propria esistenza con un animale, prendendosene
  cura.
     La presente proposta di legge si prefigge di incrementare
  l'anagrafe canina, di promuovere quella per i gatti e di
  favorire l'etica del protezionismo, sancendo il diritto alle
  cure e la naturale longevità degli animali da affezione.
     La presente proposta di legge prevede, inoltre, che presso
  ciascun assessorato regionale sia istituita una commissione
  con il compito di stilare ed aggiornare gli elenchi dei medici
  convenzionati, determinare le prestazioni riconosciute in
  convenzione ed eventuali ulteriori esenzioni.  Possono
  richiedere l'accesso alla convenzione le associazioni
  animaliste, costituite in organizzazioni non lucrative di
  utilità sociale (ONLUS), purché dimostrino di poter disporre
  di almeno due medici veterinari e di strutture adeguate.
  L'esenzione dal pagamento per i singoli cittadini, invece, è
  prevista per tutti coloro che ne usufruiscono anche per il
  Servizio sanitario nazionale.
     La detraibilità delle spese per cure mediche è estesa a
  quelle veterinarie purché gli animali siano regolarmente
  registrati o la loro proprietà sia riconoscibile.
 
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     Giova ricordare come le spese mediche veterinarie non
  siano deducibili dalla denuncia dei redditi e come l'acquisto
  dei farmaci ad uso veterinario, anche quelli di assoluta
  necessità, comporti un esborso tutt'altro che esiguo per il
  proprietario o di difficile sostenibilità per i ceti meno
  abbienti.  Si vuole, inoltre, sottolineare come spesso il
  veterinario debba ricorrere alla prescrizione di farmaci per
  uso umano, con l'adattamento del principio attivo e della
  posologia, vista la scarsità ancor oggi esistente di farmaci
  esclusivamente ad uso veterinario disponibili in commercio.