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Testi integrali degli Atti Parlamentari della XIII Legislatura

Documento


65426
DDL5531-0002
Progetto di legge Camera n. 5531 - testo presentato - (DDL13-5531)
(suddiviso in 5 Unità Documento)
Unità Documento n.2 (che inizia a pag.1 dello stampato)
...C5531. TESTIPDL
...C5531.
RELAZIONE
ZZDDL ZZDDLC ZZNONAV ZZDDLC5531 ZZ13 ZZRL ZZPR
     Onorevoli Colleghi! - La fondazione dell'Orto Botanico
  di Padova risale al 1545 quando, il 29 giugno, il Senato della
  Serenissima ne decretò l'istituzione, affidandone la
  realizzazione a Pietro da Noale e al nobile veneziano Daniele
  Barbaro; l'opera fu compiuta con l'intervento dell'architetto
  Andrea Moroni, in quegli anni  proto  alla fabbrica di
  Santa Giustina.
     La motivazione scientifico-didattica va attribuita in
  particolare a Francesco Bonafede, titolare, fin dal 1533,
  della  Lectura Simplicium,  a supporto degli insegnamenti
  medici.  Egli propose di affiancare alla  Lectura  la nuova
  disciplina dell' Ostensio Simplicium,  ossia
  l'osservazione dal vivo delle piante medicinali in una
  struttura creata a questo specifico scopo.
     L'Orto dei Semplici, affidato al governo di un prefetto,
  si attivò in tempi brevissimi.  Prima struttura universitaria
  del genere in Europa, ha mantenuto fino ad oggi la sua
  funzione scientifica e la sua struttura originaria di
  impianto.
     Il giardino sorge nel cuore della Padova storica, tra i
  complessi di Sant'Antonio e di Santa Giustina, nel lotto di
  circa due ettari, rimasto invariato dalla fondazione, già di
  proprietà benedettina.  Circondato a confine dal canale
  Alicorno e da un canaletto di derivazione, recentemente
  interrato, ha un unico ingresso, regolato in origine da un
  imponente portale, con proprio ponte in muratura.
     La sua peculiare caratteristica è il disegno circolare,
  con diametro di circa 85 metri, organizzato in un percorso
  principale a croce e due secondari, un quadrato inscritto in
  un cerchio: lo spazio risulta così diviso in quattro  spaldi
  quadrati centrali, in vasche ed aiuole, suddivise poi in
  caselle.
 
                               Pag. 2
 
     L'Orto Botanico è racchiuso da un alto recinto in
  muratura, interrotto da quattro portali che servono gli assi
  maggiori.
     L'attuale configurazione architettonica esterna si è
  concretata agli inizi del settecento: risalgono a questo
  periodo i quattro ingressi monumentali, costituiti da
  imponenti pilastri - sormontati da vasi decorativi in pietra
  con elaborati gruppi floreali in ferro battuto (acroteri) - e
  da cancellate di raffinata fattura.
     L'intervento - riguardante i quattro ingressi monumentali
  ed una porzione di balaustra - è la prima rilevante operazione
  di restauro mirata a ricomporre l'immagine settecentesca
  dell'originario  hortus cinctus.
     Due nubifragi di eccezionale violenza, nel giugno e
  nell'agosto 1989, provocarono cadute di rami, sradicamento di
  alberi e il conseguente abbattimento di un lungo tratto della
  balaustra, compreso tra le porte ovest e sud.  Questi gravi
  danni resero ancora più consistenti i problemi del restauro
  dell'intero recinto dell'Orto Botanico, che era stato già
  oggetto di uno studio di fattibilità per un recupero globale,
  a cura dell'Ufficio tecnico universitario.
     L'intera opera di restauro ha comportato un notevole
  impegno finanziario che è stato reso possibile - nell'ambito
  delle celebrazioni galileiane - grazie al determinante apporto
  di istituti di credito e di enti pubblici e privati.
     L'Orto Botanico di Padova, monumento di eccezionale
  importanza storica universalmente riconosciuta, è il più
  antico Orto Botanico del mondo che abbia conservato la sede e
  le caratteristiche d'impianto originarie.  La sua suggestiva
  struttura architettonica continua ancora oggi ad essere motivo
  di ispirazione, come è dimostrato dalla sua recentissima
  riproposizione nel giardino medicinale di Toronto.
     In un'area a confine con l'Orto Botanico è iniziata la
  costruzione di un complesso di edifici per una volumetria
  sopra terra di circa 20 mila metri cubi e 10 mila metri cubi
  di autorimesse sotterranee.  Oltre all'impatto
  estetico-ambientale conseguente alla prevista costruzione, gli
  scavi hanno determinato forti squilibri nel livello della
  falda idrica con evidenti sintomi di sofferenza di alberi di
  interesse storico e monumentale.  La situazione ha destato
  allarme e viva preoccupazione anche nell'opinione pubblica in
  Italia e all'estero.  Un appello per l'Orto Botanico di Padova
  è stato lanciato anche dalla comunità botanica internazionale
  attraverso l'organizzazione  Botanic Gardens Conservation
  International.
     Proprio a causa dei pericoli derivanti dall'edificazione a
  ridosso del confine, l'Orto Botanico di Padova è stato
  inserito nella  List of 100 Most Endangered Sites 1998-1999,
  redatto dal  World Monument Whatch  del  World
  Monument Fund.
     La presente proposta di legge è, dunque, diretta ad
  ottenere i finanziamenti necessari per l'acquisizione
  dell'area confinante con l'Orto Botanico, cosiddetta "ex
  Anselmi", e degli edifici in costruzione, con il proposito di
  abbattere gli edifici e di rendere permeabile alle acque
  sotterranee la vasca che è stata costruita per l'autorimessa,
  tutto ciò al fine di consentire la salvaguardia paesaggistica
  ed ambientale di un monumento di rilevanza mondiale, il cui
  inestimabile valore storico-culturale non può, di certo,
  essere compromesso da un ingiustificato disinteresse delle
  istituzioni.
 
DATA=981217 FASCID=DDL13-5531 TIPOSTA=DDL LEGISL=13 NCOMM= SEDE=PR NSTA=5531 TOTPAG=0003 TOTDOC=0005 NDOC=0002 TIPDOC=L DOCTIT=0000 COMM= FRL PAGINIZ=0001 RIGINIZ=009 PAGFIN=0002 RIGFIN=062 UPAG=NO PAGEIN=1 PAGEFIN=2 SORTRES= SORTDDL=553100 00 FASCIDC=13DDL5531 SORTNAV=0553100 000 00000 ZZDDLC5531 NDOC0002 TIPDOCL DOCTIT0002 NDOC0002



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