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Testi integrali degli Atti Parlamentari della XIII Legislatura

Documento


65573
DDL5539-0002
Progetto di legge Camera n. 5539 - testo presentato - (DDL13-5539)
(suddiviso in 5 Unità Documento)
Unità Documento n.2 (che inizia a pag.1 dello stampato)
...C5539. TESTIPDL
...C5539.
RELAZIONE
ZZDDL ZZDDLC ZZNONAV ZZDDLC5539 ZZ13 ZZRL ZZPR
     Onorevoli Colleghi! - Tra i princìpi del giusto
  processo, riconosciuti in tutti i Paesi democratici del mondo
  occidentale, il più importante è quello dell'imparzialità del
  giudice, al quale corrisponde il diritto del cittadino ad un
  giudice terzo.  Nel nostro ordinamento questo principio è
  costantemente vulnerato a causa della commistione tra le
  funzioni giudicanti e requirenti, che si è manifestata sia per
  la frequente trasmigrazione dei pubblici ministeri nell'ambito
  della magistratura giudicante o viceversa, sia per i poteri
  decisionali che sono stati impropriamente riconosciuti al
  pubblico ministero, con la possibilità di incidere sulla
  libertà personale e di condizionare il giudice nell'adozione
  dei provvedimenti cautelari e nella pronuncia delle sentenze.
  Questo ha portato alla politicizzazione dei pubblici ministeri
  ed al loro prevalere, anche in termini di rappresentanza
  all'interno del Consiglio superiore della magistratura,
  rispetto alla magistratura giudicante, sempre più negletta e
  umiliata dallo strapotere dei pubblici ministeri.
     La politicizzazione della giustizia è avvenuta attraverso
  l'uso della custodia cautelare al fine di ottenere la
  "collaborazione giudiziale", il tramutamento del "silenzio"
  dell'indagato in presunzione di colpevolezza, con l'inversione
  dell'onere della prova, l'uso indiscriminato e massiccio delle
 
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  intercettazioni telefoniche ed ambientali e il fenomeno delle
  polizie speciali parallele, largamente irresponsabili.
  Lentamente si è formata una cultura della giurisdizione, non
  sempre rispettosa delle regole dello Stato di diritto, che ha
  consentito ad alcuni di parlare di via giudiziaria della
  politica.  Il problema riguarda una parte minoritaria, ma assai
  potente e priva di ogni controllo, della magistratura
  requirente.  Si rende quindi necessaria l'adozione di un
  provvedimento legislativo che, pur rispettoso dei princìpi
  aventi dignità costituzionale, a garanzia dell'imparziale
  espletamento della funzione giurisdizionale, assicuri
  l'effettività della distinzione funzionale tra magistrato del
  pubblico ministero e giudice.
     La presente proposta di legge facilita l'adeguamento delle
  norme ordinamentali interne ai princìpi del giusto processo,
  consacrati anche a livello sovranazionale dall'articolo 14 del
  Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici,
  firmato a New York il 19 dicembre 1966 e reso esecutivo dalla
  legge 25 ottobre 1977, n. 881, e dall'articolo 6 della
  Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle
  libertà fondamentali, firmata a Roma il 4 novembre 1950 e resa
  esecutiva con legge 4 agosto 1955, n. 848.  Resta ferma
  l'inderogabilità dei princìpi di autonomia ed indipendenza
  della magistratura requirente, della obbligatorietà
  dell'esercizio dell'azione penale e di sottoposizione del
  giudice soltanto alla legge.
 
DATA=981221 FASCID=DDL13-5539 TIPOSTA=DDL LEGISL=13 NCOMM= SEDE=PR NSTA=5539 TOTPAG=0004 TOTDOC=0005 NDOC=0002 TIPDOC=L DOCTIT=0000 COMM= FRL PAGINIZ=0001 RIGINIZ=009 PAGFIN=0002 RIGFIN=027 UPAG=NO PAGEIN=1 PAGEFIN=2 SORTRES= SORTDDL=553900 00 FASCIDC=13DDL5539 SORTNAV=0553900 000 00000 ZZDDLC5539 NDOC0002 TIPDOCL DOCTIT0002 NDOC0002



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