| Onorevoli Colleghi! - La presente proposta di legge
intende equiparare il trattamento economico dei medici,
dipendenti del Servizio sanitario nazionale, a quello dei
magistrati ordinari. Si ritiene opportuno un intervento
legislativo di tale portata in ragione del lavoro svolto dai
medici, della loro delicata funzione e dell'elevato grado di
professionalità che gli stessi devono possedere
nell'espletamento delle loro funzioni. E' quindi giustificato
un trattamento economico che riconosca in modo effettivo le
loro capacità ed anche i rischi che essi incontrano nella loro
attività.
La salute è considerata dalla nostra Costituzione come
fondamentale diritto dell'individuo e interesse della
collettività. Da ciò discende che coloro che sono preposti, in
prima persona, a tutelare la salute dei cittadini devono
ricevere un trattamento economico adeguato in proporzione alla
qualità del lavoro prestato. Si ritiene, pertanto,
fondamentale, in questo caso, l'applicazione del principio
della perequazione retributiva, sancito anche dal nostro
Costituente, in quanto, per le ragioni esposte e relative alla
delicatezza del lavoro svolto, nonché per l'elevato grado di
professionalità dei medici, è possibile raffrontare e
considerare omogenee le funzioni svolte dai medici e dai
magistrati. Entrambe le categorie sono, infatti, preposte alla
cura e alla salvaguardia di interessi fondamentali per la vita
dei cittadini e sono coscientemente impegnate in attività di
grande rilevanza per la collettività. Il rischio che è insito
nella loro attività, il coinvolgimento morale che medici e
magistrati devono avere nell'espletamento delle loro funzioni
necessitano di una parificazione sostanziale anche dal punto
di vista retributivo.
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Molte volte si è parlato in termini negativi della sanità
e del personale delle strutture sanitarie. E' invece
importante riconoscere, anche e soprattutto per migliorare la
qualità del servizio reso ai cittadini, un trattamento
economico adeguato che imponga sì maggiori responsabilità ai
medici, ma, nello stesso tempo, garantisca la loro
professionalità.
La presente proposta di legge è composta da due articoli.
Al comma 1 dell'articolo 1 è sancito il principio
dell'eguaglianza retributiva e quindi dell'equiparazione del
trattamento economico dei medici a quello dei magistrati
ordinari sino alla funzione di consigliere di corte di
appello. Il comma 2 stabilisce che l'effettiva equiparazione,
ovvero la corrispondenza tra le diverse funzioni svolte, sia
disciplinata da un decreto ministeriale. Con il comma 3,
infine, si stabilisce che i restanti aspetti del rapporto di
lavoro dei medici restano disciplinati dalla contrattazione
collettiva.
L'articolo 2 disciplina la copertura finanziaria della
legge.
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