| Onorevoli Colleghi! - Con la legge 8 ottobre 1997, n.
352, sono state emanate disposizioni finalizzate al
potenziamento delle attività dei beni culturali anche
attraverso un nuovo assetto funzionale e organizzativo. In
particolare, all'articolo 9 della stessa legge sono dettate
disposizioni a favore delle aree archeologiche dipendenti
dalla soprintendenza di Pompei, chiamando la stessa
soprintendenza a realizzare iniziative anche attraverso
accordi di programma con gli enti locali territoriali e con
altri soggetti pubblici, privati interessati e con la regione
Campania. Le finalità della legge consentono di stimolare la
maggiore partecipazione dei privati all'opera di conservazione
e di valorizzazione dell'ingente patrimonio culturale per una
durata prestabilita, realizzando il financial project
nel settore dei beni culturali.
La presente proposta di legge si propone di estendere la
normativa prevista per Pompei e per le aree limitrofe dalla
legge n. 352 del 1997 ai comuni di Nocera Superiore e Nocera
Inferiore in provincia di Salerno ed ai siti archeologici
dell'intero Agro Nocerino. Le ragioni di tale estensione sono
dettate dalle più recenti acquisizioni dell'indagine
archeologica sul territorio che appartenne a Nuceria Alfaterna
che hanno riportato alla luce monumenti significativi di una
delle maggiori città della Campania antica, tra cui il teatro
ellenistico, che nel rifacimento di età augustea raggiunse un
diametro di 96 metri e fu perciò tra i più cospicui del mondo
classico; le mura, che ebbero il loro assetto definitivo tra
il IV e il II secolo dopo Cristo, e l'anfiteatro con asse
maggiore di 120 metri circa, tracce pregnanti di un illustre
passato, alle quali ben si può aggiungere il battistero
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paleocristiano di Santa Maria Maggiore che, dalla seconda metà
del VI secolo dopo Cristo, continua a sfidare gli insulti del
tempo e soprattutto l'incuria degli uomini.
Queste testimonianze e tutte le altre che ancora la terra
custodisce trovano una prosecuzione senza cesure con la
stratificazione lasciata dalla storia lungo il percorso che
dall'area archeologica di Noceria, oggi nel comune di Nocera
Superiore, si dipana almeno fino alle falde della collina del
parco nel comune di Nocera Inferiore, località quest'ultima di
suggestiva valenza ambientale e permeata tutta di emergenze
ambientali che vanno dal castello medievale agli edifici
conventuali di Sant'Andrea, Sant'Antonio, Sant'Anna e San
Giovanni in Parco.
E' di chiaro rilievo la stretta relazione esistente tra
Pompei e Noceria - evidenziata nel corso degli studi relativi
ai venticinque anni di ricerca archeologica a Nocera promossi
dall'Archeo Club Nuceria Alfaternia il 30 maggio 1998
con gli interventi degli enti locali interessati. In quella
sede emerse che la città vesuviana, nel suo impianto urbano,
si richiama su scala posteriore e ridotta a quello di Noceria,
tanto che chi voglia comprendere la stessa dinamica
dell'insediamento pompeiano non potrebbe farlo con sufficiente
attendibilità senza passare prima per Nocera. Appare perciò
evidente che occorre recuperare e offrire al pubblico
godimento un patrimonio culturale ed ambientale di così vaste
proporzioni e tale compito non spetta soltanto ai nocerini, ma
all'intero Paese, perchè appartiene a tutta la Nazione la
testimonianza singolare e irripetibile recata da Nocera, una
della città che, pur con i necessari adattamenti legati al
volgere dei tempi, non ha mai cessato di vivere nell'arco
degli ultimi venti secoli.
Il coinvolgimento dei privati nella valorizzazione delle
aree archeologiche di Pompei, Ercolano, Castellammare di
Stabia e Torre Annunziata può essere esteso all'intero Agro
Nocerino. Questa è la finalità della presente proposta di
legge che sottoponiamo alla Camera dei deputati per
l'approvazione anche con il conforto di insigni studiosi e di
un vasto movimento di cittadini che hanno voluto testimoniare
la necessità dell'iniziativa.
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