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Testi integrali degli Atti Parlamentari della XIII Legislatura

Documento


66004
DDL5578-0002
Progetto di legge Camera n. 5578 - testo presentato - (DDL13-5578)
(suddiviso in 8 Unità Documento)
Unità Documento n.2 (che inizia a pag.1 dello stampato)
...C5578. TESTIPDL
...C5578.
RELAZIONE
ZZDDL ZZDDLC ZZNONAV ZZDDLC5578 ZZ13 ZZRL ZZPR
     Onorevoli Colleghi! - L'esigenza di ridurre al minimo i
  problemi di impatto ambientale dovuti alla nautica da diporto
  - anche a fronte degli impegni assunti in sede di Conferenza
  di Kyoto - in cui la  US Environmental Protection Agency
  (EPA) - Agenzia statunitense di protezione dell'ambiente -
  propose dei regolamenti in accordi con il  Federal Cleou Air
  Act  (Atto federale per l'aria pulita) per ridurre le
  emissioni di scarico dei fuoribordo a benzina.
     Il regolamento divenne poi legge il 4 ottobre 1996,
  coinvolgendo i fuoribordo modello 1998.
     I regolamenti riguardano soprattutto la riduzione degli
  idrocarburi e dell'ossido di nitrogeno.  Il livello medio delle
  emissioni delle linee di prodotto di ciascun fabbricante deve
  essere ridotto dell'8,3 per cento ogni anno per i prossimi
  sette anni, ottenendo un 75 per cento di riduzione di
  idrocarburi (HC) e di ossidi di azoto (NOX) per i motori
  modello 2006.  Per motivi di uniformità, il regolamento
  classifica i fuoribordo in due tempi a carburazione come
  "tecnologia esistente" mentre per i motori a quattro tempi e a
  due tempi ad iniezione diretta sono considerati "nuova
  tecnologia".
     La divisione tra la tecnologia esistente e la nuova
  tecnologia incoraggia i produttori a concentrare la
  costruzione dei fuoribordo con la nuova tecnologia per far
  fronte ai livelli di emissione sempre più severi.
     Sulla base dei risultati dei  test  delle emissioni, è
  chiaro che le emissioni per le due nuove tecnologie a cui si è
  fatto riferimento, sono molto simili.  Sia i due tempi ad
  iniezione diretta che i quattro tempi raggiungono una
  riduzione di idrocarburi pari all'80 per cento se paragonati
  ai due tempi convenzionali.  Inoltre, entrambe le tecnologie
  soddisfano di  standard  del disegno di legge EEC sulle
  emissioni, che è stato studiato come emendamento alle
 
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  direttive sulla nautica da diporto 94/25EC entrate in vigore
  il 16 giugno 1998.  L'applicazione della nuova legislazione EEC
  dovrebbe entrare in vigore entro il 1^ gennaio 2003 per i due
  tempi.
     Secondo il progetto di legge comunitario, le emissioni di
  monossido di carbonio (CO), idrocarburi (HC) e ossidi di azoto
  (NOX) e altre emissioni (motori  diesel)  dovranno essere
  regolate secondo i parametri EPA.
     Le norme non prevedono rilevazione sul campo, ma obbligano
  il concessionario addetto alla manutenzione ed il proprietario
  del motore ad impegnarsi per il mantenimento dei livelli di
  emissioni certificati.  Le norme prevedono sanzioni pecuniarie
  rilevanti in caso di rimozione o di manomissione dei
  dispositivi di controllo delle emissioni oppure di elementi
  dei motori con emissioni certificate.
     Sono previste sanzioni anche per modifiche o alterazioni
  tali da provocare il superamento da parte del motore dei
  livelli di emissione certificati.
     Il successo dei recenti provvedimenti che hanno disposto
  incentivi per la rottamazione degli autoveicoli e dei
  motoveicoli inducono a ritenere attuali e opportuni interventi
  che, a salvaguardia dell'ecosistema marino, favoriscono la
  rottamazione dei motori fuoribordo.  E' quindi evidente
  l'opportunità di adottare anche in quest'ambito un regime
  agevolativo per gli acquisti con vantaggi per l'erario, per
  l'occupazione e per l'ambiente, sostenendo e rilanciando un
  settore economico in grave difficoltà: negli ultimi anni ha
  registrato un calo del 45 per cento che per sopravvivere ha
  destinato la maggior parte delle sue risorse
  all'esportazione.
     Da un recente studio del CENSIS si ricava, infatti, che
  nel 1994, il prodotto interno lordo (PIL) (settore nautico)
  ammontava a 7.640 miliardi di lire con un indotto di 75 mila
  lavoratori.
     La presente proposta di legge ricorda la disciplina
  propria degli analoghi provvedimenti riguardanti gli
  autoveicoli ed i motoveicoli.  In particolare, si prevede la
  concessione di un contributo statale per la rottamazione dei
  motori fuori bordo, di età superiore a dieci anni, pari a lire
  500 mila per cilindrate inferiori a 300 centimetri cubici, a
  lire 1 milione per le cilindrate comprese fra 300 e 750
  centimetri cubici, e a lire 1.500 mila per cilindrate
  superiori a 751 centimetri cubici, a condizione che il
  venditore pratichi uno sconto di pari importo.
     Si prevede la rottamazione di circa 36 mila motori fuori
  bordo nel periodo interessato dal provvedimento, con un
  esborso da parte dell'erario di circa 60 miliardi di lire da
  suddividere in due esercizi.  Valutando in 6 milioni di lire il
  valore medio dei circa 36 mila motori da sostituire solo di
  imposta sul valore aggiunto (IVA) l'erario verrebbe ad
  incassare circa 44 miliardi di lire.  Aggiungendo a questa
  cifra i proventi dovuti dalle compravendite e dalle
  registrazioni, dalle maggiori entrate tributarie dovute alla
  crescita degli utili delle imprese interrogate, l'operazione
  farà registrare un notevole  surplus  positivo a favore
  dell'erario.
       Oneri periodo 1^ ottobre 1999-30 settembre 2000.
     Stimando i motori rottamati per il periodo suddetto in:
       15.000 unità per i motori di cilindrata inferiore a 300
  centimetri cubici;
       13.500 unità per i motori di cilindrata non superiore a
  750 centimetri cubici;
       7.200 unità per i motori di cilindrata superiore a 751
  centimetri cubici;
     l'onere previsto per gli incentivi alla rottamazione
  (articolo 1, comma 1) è valutato pari a lire:
       (15.000 x 500.000) = circa 7,5 miliardi di lire;
       (13.500 x 1.000.000) = circa 13,5 miliardi di lire;
       (7.200 x 1.500.000) = circa 10,8 miliardi di lire.
     Pertanto l'onere per il periodo 1999-2000, derivante dalla
  proposta di legge, è complessivamente stimato in 31,8 miliardi
  di lire.
 
DATA=990120 FASCID=DDL13-5578 TIPOSTA=DDL LEGISL=13 NCOMM= SEDE=PR NSTA=5578 TOTPAG=0006 TOTDOC=0008 NDOC=0002 TIPDOC=L DOCTIT=0000 COMM= FRL PAGINIZ=0001 RIGINIZ=010 PAGFIN=0002 RIGFIN=073 UPAG=NO PAGEIN=1 PAGEFIN=2 SORTRES= SORTDDL=557800 00 FASCIDC=13DDL5578 SORTNAV=0557800 000 00000 ZZDDLC5578 NDOC0002 TIPDOCL DOCTIT0002 NDOC0002



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