| Onorevoli Colleghi! - Mentre alla Camera dei deputati
torna ad accendersi il dibattito sulla "fecondazione
assistita", molti componenti del direttivo del Movimento per
la vita italiano divulgano un documento che non può essere
ignorato dal mondo politico in quanto apporta nuovi elementi,
nuovi dati, nuove consapevolezze. Queste nuove consapevolezze
affiorano oggi nella massima chiarezza ed ovviamente non erano
state recepite dalle proposte di legge precedenti, che hanno
costituito la base del dibattito in corso. Queste
consapevolezze mettono in luce la necessità di una nuova
proposta di legge che vieti ogni forma di riproduzione umana
extracorporea medicalmente assistita per motivazioni etiche
del tutto logiche e naturali.
Cominciamo dalle ragioni che motivano il divieto della
"fecondazione eterologa". L'ex presidente della Commissione
affari costituzionali della Camera dei deputati, oggi Ministro
dell'interno, ha dato parere positivo sulla costituzionalità
del testo unificato delle proposte di legge in materia di
procreazione medicalmente assistita. Il testo legittima il
congelamento degli embrioni, il che significa ammettere la
soppressione della loro libertà di vita mentre il diritto alla
vita è tutelato dagli articoli 2 e 31 della Costituzione,
relativi ai diritti inviolabili dell'uomo e alla protezione
dell'infanzia.
Il testo unificato ammette la riproduzione con persone
differenti dal coniuge, che sono legittimate alla cessione del
seme, senza considerare che la cessione del seme è una forma
di abbandono programmato fin dal momento del concepimento e
che l'articolo 30 della Costituzione riconosce il diritto ed
il dovere dei genitori, anche dei
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genitori genetici, di "educare, istruire e mantenere i
figli".
La cosiddetta "fecondazione eterologa", la riproduzione
con persone differenti dal coniuge, legittima la possibilità,
per chi cede il proprio seme, di riprodursi con un massimo di
cinque donne diverse e di generare decine di figli legati da
rapporti di parentela con persone sconosciute senza assumersi
il dovere ed il diritto di mantenerli, educarli ed istruirli,
mentre l'articolo 30 della Costituzione prevede questo diritto
e questo dovere anche per quanto riguarda i figli nati fuori
dal matrimonio.
L'ex presidente della Commissione affari costituzionali
della Camera dei deputati ha commesso un grave errore. Il
citato testo unificato non è compatibile con i princìpi della
Costituzione italiana. Per la Costituzione non è lecito,
infatti, per un individuo, riprodursi, senza responsabilità di
educazione dei figli, con un massimo di cinque donne
diverse.
Inoltre c'è il rischio che i nati da riproduzione
assistita, che non si conoscono, possano a loro volta
riprodursi esponendosi al rischio di gravissime malattie
ereditarie. Si potrebbe chiedere alla ex onorevole presidente
se ricorda di essere stata, nel Suo passato, anche un
embrione; se avrebbe stimato un padre che, invece di educarLa,
istruirLa e mantenerLa, non avesse avuto alcuna voglia di
conoscerLa e fosse stato pronto a cederLa ad altre persone; se
Le sarebbe piaciuto vivere congelata per qualche tempo ed
essere esposta al rischio di gravi malattie ereditarie.
Passiamo ora alle ragioni pubblicamente diffuse di recente
da un gran numero di componenti del Movimento per la vita per
argomentare la necessità di vietare anche la cosiddetta
"fecondazione extracorporea omologa". In un documento si pone
in evidenza che anche "la fecondazione umana extracorporea
omologa è eticamente inaccettabile in quanto viola il diritto
alla vita e la dignità della persona: la fecondazione
extracorporea comporta la decisione di ricercare la nascita di
un figlio mediante l'intervento di tecnici estranei, pur nella
consapevolezza del sacrificio di numerosi embrioni fratelli.
(...) Mentre non può esistere il diritto al figlio è certo che
esiste il diritto alla vita per ogni embrione. Inoltre la
fecondazione extracorporea non è un trattamento terapeutico
perché non cura né rimuove le cause della sterilità".
In una recente intervista al quotidiano Roma,
pubblicata il 1^ dicembre 1998, il professor Giuseppe Garrone,
del direttivo nazionale del Movimento per la vita, ha messo in
evidenza che "molte coppie sterili hanno fatto ricorso alla
fecondazione assistita senza conoscerla: essa porta ogni volta
alla morte di molti embrioni".
Perché allora il Movimento per la vita era apparso
possibilista rispetto alla cosiddetta "fecondazione omologa"?
In questa significativa intervista al quotidiano Roma
Garrone sostiene di non essere l'unico, tra i dirigenti del
Movimento per la vita, ad essere giunto alla conclusione della
necessità di un divieto di ogni forma di riproduzione umana
extracorporea medicalmente assistita, che nasce da motivazioni
etiche e scientifiche. "Ritengo - afferma Garrone - che nessun
esponente del Movimento per la vita accetti moralmente la
fecondazione in vitro. Ed infatti inizialmente il
Movimento era contrario. Credo invece che il successivo
sostegno ad una proposta favorevole alla fecondazione omologa
sia stato vissuto da alcuni come il "minore dei mali",
rispetto alla possibilità di legalizzazione della fecondazione
eterologa, interpretato come "male maggiore". Ma il nostro
dovere non è di proporre il minore dei mali bensì il bene.
Purtroppo non tutti sanno che la riproduzione assistita
prevede la morte di molti embrioni, a cui noi stessi
attribuiamo la dignità di "persona umana". Per ogni nato,
muoiono decine di suoi fratelli. Inoltre la fecondazione
assistita propone una unione innaturale tra ovocita e
spermatozoo, in vitro. Altra cosa è invece il sottoporsi
individualmente da parte dei coniugi a cure per la sterilità:
questo rientra nell'ambito accettabile dell'assistenza del
medico (...). Tutti coloro che hanno fatto ricorso alla
riproduzione assistita hanno voluto ovviare così a quella che
culturalmente viene spesso presentata come una "privazione". E
così sono nati dei figli in provetta che hanno tutto il
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diritto di essere amati come quelli nati "naturalmente". E
tuttavia bisogna considerare che anche una coppia senza figli
può essere una meravigliosa famiglia. Bisogna considerare che,
ad una coppia, la vita può concedere di adottare, legalmente o
moralmente, figli che non ha partorito. Una coppia non fertile
può dunque essere straordinariamente feconda anche attraverso
la diffusione dell'amore a figli di tutte le età che altri
hanno concepito naturalmente. Questo è uno straordinario atto
d'amore (...). Ecco perché - conclude Garrone - è importante
che, accanto alle due ipotesi della fecondazione eterologa ed
omologa, i parlamentari siano chiamati a scegliere anche sulla
possibilità di votare una nuova proposta di legge, composta di
un solo articolo: è vietata ogni forma di riproduzione umana
extracorporea medicalmente assistita. Noi speriamo che quanto
prima questa proposta giunga in Parlamento attraverso
l'impegno di politici di buona volontà".
La presente proposta di legge, composta appunto di un solo
articolo, rappresenta la volontà di dare voce a queste nuove
consapevolezze.
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