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Testi integrali degli Atti Parlamentari della XIII Legislatura

Documento


66026
DDL5581-0002
Progetto di legge Camera n. 5581 - testo presentato - (DDL13-5581)
(suddiviso in 15 Unità Documento)
Unità Documento n.2 (che inizia a pag.1 dello stampato)
...C5581. TESTIPDL
...C5581.
RELAZIONE
ZZDDL ZZDDLC ZZNONAV ZZDDLC5581 ZZ13 ZZRL ZZPR
     Onorevoli Colleghi! - Come è stato adeguatamente
  documentato a livello scientifico, la dispersione di luce
  artificiale al di fuori degli spazi che necessitano di essere
  illuminati provoca effetti deleteri sull'ambiente naturale
  notturno.  In tale contesto, la luce dispersa verso l'alto
  illumina le particelle atmosferiche creando uno sfondo
  luminoso che impedisce le osservazioni del cielo stellato e,
  quindi, ostacola la ricerca astronomica.
     Come è stato opportunamente rilevato dalla Commissione
  sull'inquinamento luminoso, costituita in seno all'Unione
  astrofili italiani (UAI), "i raggi luminosi (fotoni o onde
  elettromagnetiche) emessi da fonti artificiali, quali lampioni
  stradali, torri-faro, globi ed insegne, e diretti verso il
  cielo danno luogo all'inquinamento luminoso, cioè alla rottura
  dell'equilibrio naturale luce/buio.  L'effetto più immediato
  attribuibile all'inquinamento luminoso è l'azione di
  "oscuramento" della visione notturna del cielo, come può
  essere facilmente riscontrato osservando il cielo di notte
  dalle nostre città.  Con un tale cielo i nostri avi non
  avrebbero scoperto nulla; invece i popoli di Oriente del primo
  millennio avanti Cristo posero le basi dell'astronomia proprio
  grazie al cielo limpido e nero, trasferendo così le loro
  conoscenze a Copernico, Keplero e Galileo.  Lontani sono quei
  tempi e l'uomo moderno, guidato dalla sua cecità, illumina a
  giorno le città perché ha paura del buio.  Sembrerà strano, ma
  è stata creata una "notte diurna" con uno "spreco energetico"
  delle stelle".
     Da tali considerazioni, che tra l'altro affrontano in modo
  specifico soltanto un profilo del più complesso problema
 
                               Pag. 2
 
  rappresentato dall'inquinamento luminoso, deriva la necessità
  di una politica energetica e delle emissioni luminose che sia
  finalmente ispirata a concezioni tecnicamente nuove ed
  economicamente più razionali di quelle alle quali ci siamo,
  inopinatamente, ispirati negli ultimi decenni.  Per realizzare
  tale obiettivo sarà quindi necessario - ed in tale direzione
  si muove la proposta di legge in oggetto - favorire
  l'affermazione di una nuova "filosofia" della gestione delle
  emissioni luminose inquinanti, basata essenzialmente - senza
  che ciò implichi una irrazionale tendenza ad un "oscuramento
  selvaggio" del nostro territorio che potrebbe arrecare
  paradossali benefìci ad attività malavitose e delinquenziali -
  sul divieto di orientare sorgenti di luce verso l'alto, al di
  fuori delle situazioni in cui ciò sia realmente necessario e
  comunque sempre in base a precise prescrizioni; sull'adozione
  di dispositivi in grado di ridurre il flusso di potenza ed il
  numero di punti luce durante le ore centrali della notte;
  sull'utilizzazione di lampade con potenza adeguata alle
  esigenze reali alle quali sono destinate; sull'impiego di
  lampade ad alta efficienza; sull'utilizzazione, infine, di
  lampioni con ottiche non disperdenti luce lateralmente ed in
  alto o, comunque, schermati.
     In sostanza, si tratta di contemperare le esigenze legate
  alla ricerca astronomica con quelle riconducibili a
  sostanziali risparmi energetici, senza tuttavia rinunziare
  agli oggettivi vantaggi derivanti dall'illuminazione di strade
  e di agglomerati urbani, prevenendo l'inquinamento luminoso
  sul territorio nazionale, al fine di tutelare l'ambiente, di
  conservare gli equilibri ecologici delle aree naturali
  protette, nonché di agevolare le attività di ricerca e di
  divulgazione scientifica degli osservatori astronomici.
     Nell'esprimere l'auspicio di una sollecita approvazione
  del provvedimento, si fa presente, infine, che nella
  predisposizione della presente proposta di legge ci si è
  avvalsi delle elaborazioni prodotte dai principali organismi
  scientifici operanti nello specifico settore.
 
DATA=990121 FASCID=DDL13-5581 TIPOSTA=DDL LEGISL=13 NCOMM= SEDE=PR NSTA=5581 TOTPAG=0011 TOTDOC=0015 NDOC=0002 TIPDOC=L DOCTIT=0000 COMM= FRL PAGINIZ=0001 RIGINIZ=008 PAGFIN=0002 RIGFIN=037 UPAG=NO PAGEIN=1 PAGEFIN=2 SORTRES= SORTDDL=558100 00 FASCIDC=13DDL5581 SORTNAV=0558100 000 00000 ZZDDLC5581 NDOC0002 TIPDOCL DOCTIT0002 NDOC0002



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