| Onorevoli Colleghi! - Con il decreto-legge n. 231 del
1989, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 286 del
1989 (cosiddetta "legge Mannino") e con il decreto-legge n.
367 del 1990, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 31
del 1991 (cosiddetta "legge Saccomandi"), in considerazione
dei gravi ed eccezionali eventi calamitosi verificatisi nelle
annate agrarie che vanno dal 1988 al 1990 veniva riconosciuta
alle aziende agricole in difficoltà finanziarie per i danni
subiti a causa delle avversità atmosferiche la possibilità di
accedere a mutui agevolati decennali per il pagamento delle
rate derivanti dalle operazioni di credito agrario di
esercizio e di miglioramento. Tuttavia, moltissime aziende che
hanno beneficiato dei mutui decennali a tutt'oggi incontrano
grosse e talvolta insormontabili difficoltà nel pagamento
delle rate relative. Ciò è dovuto al perdurare delle
difficoltà finanziarie in cui versano e che rischiano di
diventare irreversibili non solo a causa del susseguirsi nel
tempo di altre calamità, ma anche a causa della crisi
economica generale e di quella ancor più grave relativa al
comparto agricolo. Ecco quindi la necessità di presentare la
proposta di legge che vuole intervenire in aiuto delle aziende
agricole che oggi si trovano nella oggettiva impossibilità di
poter superare una difficile situazione debitoria, offrendo
loro la possibilità di rimodulare in un arco temporale di
trenta anni i mutui decennali già concessi a loro favore. Ne
deriverebbe un sicuro vantaggio per le aziende in difficoltà e
si consentirebbe anche agli istituti di credito di recuperare
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con certezza le somme erogate e non recuperate alla scadenza
delle rate relative neppure con l'attivazione di procedure
esecutive. Queste, infatti, il più delle volte rimangono prive
di un risvolto concreto e soddisfacente in quanto sono
attivate nei confronti di soggetti estremamente debilitati
sotto il profilo finanziario ed economico.
Si auspica pertanto una rapida approvazione della presente
proposta di legge.
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