| Onorevoli Colleghi! - Le cronache degli ultimi mesi
hanno visto una recrudescenza incredibile di aggressioni di
bambini da parte di cani pericolosi come i rottweiller, i
pitbull ed i dobermann lasciati irresponsabilmente liberi dai
proprietari. E' notizia recente che in un giardino pubblico
della capitale una bambina di due anni e mezzo è stata
assalita ed azzannata da un dobermann; solo il pronto
intervento del padre - a sua volta azzannato - ha evitato che,
oltre ai quindici punti di sutura applicatigli in ospedale e
ad un notevole shock, le conseguenze potessero risultare
assai più gravi (senza contare poi i rischi sanitari che si
determinerebbero qualora il suddetto cane fosse affetto da
rabbia). Casi analoghi si sono verificati anche nel dicembre
del 1998 a Taurisano, in provincia di Lecce (dove una bambina
di nove anni, a seguito dell'aggressione da parte di un
rottweiller, ha dovuto subire un intervento di chirurgia
plastica di cinque ore e gravi danni all'occhio destro) e a
Napoli (dove una bambina di quattro anni è stata assalita da
un pitbull che le ha azzannato una gamba).
Dalle indagini che vengono effettuate a seguito di tali
episodi emerge frequentemente come cani di taglia media e
grande siano addestrati per sostenere combattimenti
clandestini (con un lucroso giro di scommesse per la
criminalità organizzata) attraverso vere e proprie torture,
che ne aumentano a dismisura l'aggressività. Essi infatti fin
da cuccioli subiscono violenti ed inumani maltrattamenti,
venendo rinchiusi in sacchi e picchiati con bastoni e lasciati
per giorni senza mangiare e bere. L'inumanità di queste atroci
sevizie non deve però portare soltanto all'espressione di una
generica indignazione, ma anche e soprattutto all'adozione di
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misure legislative che portino a debellare definitivamente la
piaga dell'addestramento di cani per combattimenti. Ciò detto
però, se è vero - come è vero - che i cani non devono pagare
le colpe di padroni spesso tanto irresponsabili quanto
criminali, è altrettanto vero che non è più sopportabile che
la serenità e l'integrità fisica e psicologica dei nostri
bambini possano essere turbate da avvenimenti come quelli
sopra descritti e che quel tipo di cani possa tranquillamente
scorrazzare nei nostri giardini e parchi pubblici a pochi
metri dalle zone in cui giocano i bambini, nella pressoché
totale mancanza di costanti e continui controlli da parte
delle Forze dell'ordine.
La gravità dei fatti descritti rende ormai assolutamente
improcrastinabile ed ineludibile un serio intervento
legislativo in materia che vada nella direzione di vietare la
detenzione, l'importazione, il commercio, l'allevamento,
l'addestramento e l'utilizzo per combattimenti clandestini di
cani come i pitbull, i rottweiller ed i dobermann.
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