| Onorevoli Colleghi! - E' ormai noto che il bosco è
fattore imprescindibile per l'equilibrio ambientale, per la
produttività dei terreni agricoli viciniori, per la qualità
della vita della popolazione. La presente proposta di legge ha
lo scopo di promuovere il rilancio dell'economia forestale e,
contestualmente, una più efficace tutela del bosco,
segnatamente potenziando l'azione di lotta contro gli incendi
boschivi con l'incentivazione, attraverso vantaggi fiscali,
delle operazioni di manutenzione selvicolturale, finalizzate
alla prevenzione del fenomeno.
Il fenomeno degli incendi boschivi ha provocato negli
ultimi venti anni, e continua a provocare, enormi danni che
non sono solo di natura economica, a causa della distruzione
di materiale legnoso, ma anche di natura ambientale,
biosferica e paesaggistica, senza contare, in taluni casi, la
perdita di vite umane. Tale distruttivo fenomeno non interessa
il nostro Paese nel solo periodo estivo ma in tutto l'arco
dell'anno. Osservando la serie storica degli incendi dal 1978
al 1998 si rileva che la superficie media percorsa dal fuoco è
stata di 130 mila ettari l'anno (di cui 55 mila ettari
boscati).
Come dimostrano le statistiche, la recrudescenza del
fenomeno e l'allarme sociale che ne deriva sono
prevalentemente concentrati nei mesi che vanno da giugno a
settembre, ma è altresì vero che, soprattutto in ambiente
alpino, nei mesi invernali e primaverili si registrano
numerosi incendi. In pratica, dando comunque per acquisito che
quasi il 100 per cento degli incendi è dovuto a comportamenti
Pag. 2
dolosi o colposi, il fuoco si sviluppa in ogni periodo
dell'anno, in relazione agli andamenti climatici ed alla
presenza di materiale combustibile secco.
L'aumento del combustibile (materiale secco e pertanto
facilmente incendiabile), non asportato dal proprietario del
bosco (disinteressato a gestire e conservare il proprio
patrimonio forestale, attesa la scarsa redditività dei
soprassuoli forestali), è spesso alla base della rapida ed
estesa diffusione del fuoco, la cui azione devastatrice, se
non controllata, rischia, alla lunga, di produrre una
catastrofe ecologica.
Con la presente proposta di legge si intende introdurre
nell'ordinamento la possibilità di estendere al comparto
forestale alcuni princìpi della legge n. 512 del 1982,
concernente il regime fiscale dei beni di rilevante importanza
culturale. Il contribuente avrebbe il beneficio di vedersi
riconosciuto un vantaggio fiscale. Lo Stato incasserebbe di
meno, ma avrebbe altri e consistenti vantaggi: riduzione della
spesa per la lotta contro gli incendi, nuovi posti di lavoro,
potenziamento del patrimonio forestale nazionale con
conseguente aumento della produzione di beni e di servizi,
miglioramento della qualità dell'ambiente. Il selvicoltore
avrebbe il vantaggio di vedere ridotto il proprio carico
fiscale, di incrementare il valore del suo bosco, di tenerlo
al riparo da rischi di degrado e di incendi. Si avvierebbe un
processo per sostituire il circolo vizioso (più incendi, più
spese per la loro lotta) con un circolo virtuoso (meno
incendi, minori imposte, minore spesa per lo Stato),
valorizzando la prevenzione. In questo si giustifica la
proposta di considerare oneri deducibili anche le erogazioni
liberali, compiute a favore dello Stato, delle regioni, degli
enti locali e di altri enti pubblici senza fine di lucro,
proprietari di boschi, finalizzate ad opere di prevenzione
degli incendi boschivi.
Le agevolazioni fiscali previste sono subordinate al fatto
che gli interessati devono dimostrare che nei due anni
precedenti il terreno boscato, per il quale si richiede il
beneficio, non è stato percorso dal fuoco.
Quanto all'onere economico complessivo derivante dalle
agevolazioni fiscali proposte, quantificato in lire 1520
miliardi di minori entrate, si deve considerare il grave danno
derivante alla collettività nazionale dagli incendi boschivi,
stimato approssimativamente in lire 2500 miliardi, costituito
in massima parte da perdita di esternalità positive oltre che
dal danno diretto per la perdita del materiale legnoso
bruciato e per la spesa necessaria alla lotta antincendio.
L'articolo 1 della presente proposta di legge prevede
sgravi fiscali a favore dei proprietari di boschi e di
foreste, disponendo l'esenzione per i redditi catastali delle
imposte dirette, la deducibilità delle spese per le operazioni
di manutenzione selvicolturale (interventi di sfollo,
ripulitura e diradamento) finalizzate alla prevenzione degli
incendi nonché delle erogazioni liberali sopra citate.
L'articolo 2 prevede la copertura finanziaria della legge,
considerando l'ipotesi realistica dell'adesione alle
agevolazioni da parte dei proprietari del 10 per cento della
superficie nazionale boscata, pari a 867 mila ettari.
| |