| Onorevoli Colleghi! - Ogni anno in Italia migliaia sono
le vittime della strada, basti considerare che solo nel 1997
sono state circa 7 mila; tra queste la maggioranza sono
ragazzi con età compresa tra i 15 e i 30 anni. Vittime sono,
inoltre, anche i superstiti agli incidenti stradali che hanno
riportato più o meno lesioni gravi, costituendo una fonte di
costi sociali per lo Stato non indifferente; infatti solo per
il 1996 il costo è stato di 16 mila miliardi di lire.
La fattispecie di "morte stradale" che la nostra società
crea è da ascrivere all'inefficacia del sistema, evitabile con
una spesa inferiore al suo costo, ed è degna di considerazione
da parte di uno Stato, il nostro, il cui compito primario è la
tutela della salute e della vita dei cittadini. Va
riconosciuto che le norme oggi vigenti non garantiscono
affatto questa tutela. Occorre, allora, modificare la
situazione legislativa in termini risolutivi, mirati alla
prevenzione e tuttavia decisi nelle sanzioni, e occorrerà poi
vigilare attentamente perché le nuove norme non subiscano
disapplicazione.
Il risarcimento che la normativa attuale offre ai
familiari delle vittime della strada è nullo o quasi. Infatti
le compagnie di assicurazione liquidano dei risarcimenti
inferiori a quelli dovuti ed i responsabili degli incidenti
tornano sulle strade a condurre veicoli come se nulla fosse
accaduto con l'unico onere di pagare un diverso malus
assicurativo.
La presente proposta di legge, nel suo complesso vuole
rappresentare una speranza per le generazioni future sia in
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termini di educazione stradale che in termini di tutela dei
cittadini vittime e non della strada.
Deve essere, ancora, sottolineato che la normativa recata
dalla proposta di legge è attesa con grande impazienza dai
familiari delle vittime della strada, i quali si sono riuniti
nel "Comitato italiani familiari vittime della strada",
costituito al di fuori degli schieramenti politici, ma dotato
di uno spiccato senso civico che lo porta ad operare affinché
l'intera materia della sicurezza stradale possa essere
regolamentata nel migliore dei modi, secondo i princìpi
generali recati dalla presente proposta di legge.
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