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Testi integrali degli Atti Parlamentari della XIII Legislatura

Documento


66408
DDL5622-0002
Progetto di legge Camera n. 5622 - testo presentato - (DDL13-5622)
(suddiviso in 4 Unità Documento)
Unità Documento n.2 (che inizia a pag.1 dello stampato)
...C5622. TESTIPDL
...C5622.
RELAZIONE
ZZDDL ZZDDLC ZZNONAV ZZDDLC5622 ZZ13 ZZRL ZZPR
     Onorevoli Colleghi! -Molteplici e rilevanti furono i
  motivi che, anni fa, indussero i sindaci dei comuni
  interessati, alcuni politici di rilievo nazionale,
  l'Associazione nazionale magistrati e le più rappresentative
  associazioni forensi a sollecitare l'istituzione del tribunale
  di Nola.
     L'omogeneità del territorio individuato e l'uniformità
  delle caratteristiche socio-economiche, nonché la rilevanza
  qualitativa e quantitativa del contenzioso, sia in sede penale
  che civile, l'esigenza di attenuare i disagi dei cittadini
  residenti nel nolano (costretti a recarsi per problemi di
  giustizia nella città di Napoli, raggiungibile con estrema
  difficoltà per le insostenibili situazioni logistiche e di
  traffico), facevano apparire l'istituzione dell'ufficio
  giudiziario quasi un atto dovuto.  A rafforzare la proposta di
  istituire il tribunale di Nola, non meno pregnante era la
  impellente necessità di alleviare l'eccessivo carico dei
  processi pendenti presso il tribunale di Napoli, peraltro non
  sostenibile con l'organico dei magistrati e con quello del
  personale di cancelleria.
     I dati statistici denotavano che, sia in campo penale che
  in quello civile, l'istituendo tribunale di Nola, con
  giurisdizione su circa 600 mila cittadini, avrebbe assorbito
  ben il 25 per cento del carico di lavoro del tribunale di
  Napoli, a tal punto da collocarsi per mole di lavoro fra i
  primi quindici in campo nazionale.  Tale previsione ha trovato
  puntuale conferma nel numero di processi (ben 286.450)
  pervenuti dal 14 aprile 1994 (data in cui è entrata in
  funzione la struttura giudiziaria) al 24 settembre 1998, sia
  presso la pretura circondariale che presso il tribunale
  penale.  In campo civile il carico è addirittura maggiore,
  costituendo il 28 per cento di quello del tribunale di
  Napoli.
 
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     A fronte di tali incontestabili dati, la legge istitutiva
  del tribunale prevede un organico sia di giudici che di
  personale amministrativo a dir poco irrisorio.  Solo per
  rappresentare la inadeguatezza, e la definizione è solo
  eufemistica, basterà considerare che per la procura, sia
  quella circondariale sia quella presso il tribunale, è
  previsto un organico di appena otto sostituti (uno ogni 70
  mila abitanti) e di sole trentaquattro unità di personale
  amministrativo.  Un rapporto di ben dieci volte superiore a
  quello del tribunale di Napoli, ove i sostituti procuratori
  sono oltre cento a fronte di una popolazione di circa 2
  milioni di utenti ed il personale amministrativo è costituito
  da ben trecentotrentasette unità.  Un rapporto di gran lunga
  superiore anche a quello degli altri tribunali campani.
     Ancor prima che il tribunale di Nola entrasse in funzione,
  il procuratore della Repubblica designato, dottor Adolfo Izzo,
  segnalava tempestivamente le insostenibili, se non
  drammatiche, condizioni in cui si sarebbe trovato costretto ad
  operare, proponendo un opportuno slittamento dell'entrata in
  funzione delle strutture giudiziarie.  Tanto, al fine da
  indurre il Ministero di grazia e giustizia ed il Consiglio
  superiore della magistratura (CSM) ad incrementare gli
  organici ed a rafforzare le inadeguate strutture.
  Contestualmente, analoghi rilievi furono mossi dal presidente
  del tribunale, dottor Motti.
     In quasi cinque anni di attività si può affermare, senza
  alcuna esitazione, che nel circondario del tribunale di Nola
  la giustizia è latente.  Eppure, fin dai primi mesi, il
  consiglio dell'Ordine degli avvocati e le locali associazioni
  forensi, ed in particolare la Camera Penale di Nola,
  denunciarono le carenze rappresentate, invitando
  reiteratamente il guardasigilli ed il CSM ad intervenire in
  proposito.  Gli appelli rimasero inascoltati, determinando una
  più che legittima protesta della classe forense sfociata in
  prolungate astensioni dalle udienze e durata, nel complesso,
  più di due anni: una pressoché totale paralisi, più volte
  denunciata, ma invano, in numerose interpellanze ed
  interrogazioni presentate dal proponente.  A nulla è valsa la
  visita, sollecitata, del Sottosegretario al Ministero di
  grazia e giustizia, onorevole Franco Corleone, il quale, agli
  inizi del 1997, ebbe modo di rendersi conto personalmente
  della gravità della situazione.
     La conseguenza più grave di tale incomprensibile inerzia è
  che il circondario del tribunale di Nola sta diventando
  l'"eden" della delinquenza e del malaffare, in quanto a causa
  della latitanza della giustizia l'impunità è assicurata.  Ciò
  si verifica perché la esiguità degli organici, peraltro mai
  completamente coperti, consente solo di celebrare pochi
  processi e, segnatamente, solo quelli di criminalità
  organizzata.
     Non è azzardato affermare che, in siffatto contesto, il
  nolano si appresta a diventare "zona franca" della
  criminalità, persino inducendo, in molti casi, spregiudicati
  imprenditori a fissare la sede sociale nel territorio del
  circondario.
     E' per questa ragione che con la presente proposta di
  legge si propone la soppressione del tribunale di Nola, come
  previsto dall'articolo 1 della medesima, mentre l'articolo 2
  prevede che tutti gli affari, civili e penali, pendenti avanti
  il medesimo tribunale siano devoluti alla competenza per
  territorio del tribunale di Napoli.
 
DATA=990129 FASCID=DDL13-5622 TIPOSTA=DDL LEGISL=13 NCOMM= SEDE=PR NSTA=5622 TOTPAG=0003 TOTDOC=0004 NDOC=0002 TIPDOC=L DOCTIT=0000 COMM= FRL PAGINIZ=0001 RIGINIZ=006 PAGFIN=0002 RIGFIN=062 UPAG=NO PAGEIN=1 PAGEFIN=2 SORTRES= SORTDDL=562200 00 FASCIDC=13DDL5622 SORTNAV=0562200 000 00000 ZZDDLC5622 NDOC0002 TIPDOCL DOCTIT0002 NDOC0002



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