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Testi integrali degli Atti Parlamentari della XIII Legislatura

Documento


66724
DDL5650-0002
Progetto di legge Camera n. 5650 - testo presentato - (DDL13-5650)
(suddiviso in 5 Unità Documento)
Unità Documento n.2 (che inizia a pag.1 dello stampato)
...C5650. TESTIPDL
...C5650.
RELAZIONE
ZZDDL ZZDDLC ZZNONAV ZZDDLC5650 ZZ13 ZZRL ZZPR
     Onorevoli Colleghi! - In materia di pensioni sono
  intervenute, nel corso degli ultimi anni, numerose novità
  sotto il profilo normativo, ispirate prioritariamente
  all'obiettivo di contenere la spesa sostenuta per la loro
  erogazione.  L'andamento demografico e l'evoluzione del mercato
  del lavoro inducono, peraltro, a ritenere che su tale
  questione si dovranno effettuare ulteriori verifiche, in primo
  luogo allo scopo di contenere gli oneri a carico della finanza
  pubblica entro limiti compatibili con gli obiettivi della
  politica di bilancio.  Nel quadro delle misure adottate nel
  corso degli anni in materia di pensioni, carattere particolare
  assumono le due questioni oggetto della proposta di legge che
  viene sottoposta alla vostra attenzione, che meritano una
  particolare attenzione, stante l'ampio numero dei soggetti
  interessati e l'assenza di effetti significativi che la loro
  soluzione in termini favorevoli per i medesimi soggetti
  determinerebbe sugli equilibri di bilancio.
     La prima delle questioni cui si intende dare soluzione
  attiene alla modifica della disciplina relativa al sistema
  vigente di perequazione automatica delle pensioni che,
  prevedendo percentuali decrescenti di rivalutazione in
  relazione all'ammontare della pensione, determina effetti
  distorsivi e non appare coerente con il principio di equità di
  trattamento.  Infatti, il sistema può produrre, nell'arco di
  alcuni anni, un appiattimento dei trattamenti pensionistici
  che può penalizzare ingiustamente coloro i quali percepiscano
  pensioni di importo superiore due volte quello minimo
  dell'Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS).  Va
  peraltro considerato che il superamento del regime vigente,
  sul quale è intervenuto, in senso ulteriormente peggiorativo,
  il provvedimento collegato alla manovra di finanza pubblica
  per il 1999, e la sua sostituzione con la previsione del
  recupero integrale dell'inflazione per tutte le pensioni, non
 
                               Pag. 2
 
  dovrebbe comportare un significativo aggravio degli oneri a
  carico della finanza pubblica, stante l'attuale andamento
  contenuto del tasso di inflazione e le aspettative di una sua
  ulteriore riduzione nei prossimi anni, anche in relazione alla
  partecipazione da parte del nostro Paese all'Unione monetaria
  europea.  Si può, infine, rilevare che le eventuali minori
  entrate che dovessero derivare dalla modifica prospettata
  sarebbero ampiamente compensate dall'aumento del gettito
  conseguente alla seconda delle modifiche che si propongono.
  Tali modifiche attengono alla questione relativa ai limiti di
  cumulo tra pensione e reddito di lavoro autonomo, il cui
  superamento determinerebbe in primo luogo un aumento del
  gettito, non solo contributivo, ma anche fiscale, stante il
  fatto che la base imponibile sulla quale calcolare le imposte
  sui redditi che i soggetti interessati sarebbero tenuti a
  corrispondere all'erario risulterebbe più ampia, con
  conseguente applicazione di una aliquota più elevata.  Va
  inoltre sottolineato che tali vincoli si sono dimostrati del
  tutto inefficaci a favorire l'obiettivo di promuovere un
  aumento dell'occupazione giovanile, traducendosi invece
  soltanto in una ingiusta penalizzazione ai danni di soggetti
  che, pur in quiescenza, sono ancora in grado di svolgere una
  attività lavorativa.  Occorre infatti considerare che le
  attività professionali o di impresa svolte da soggetti in
  pensione richiedono, in genere, il possesso di livelli di
  qualificazione, esperienza e specializzazione acquisibili
  soltanto in un arco temporale ampio e che giovani alla prima
  occupazione non possono offrire.  Pertanto, la facoltà di
  cumulare pensione e attività di lavoro autonomo senza alcuna
  limitazione si tradurrebbe in un vantaggio, oltre che per i
  soggetti interessati, per tutto il sistema economico, che si
  avvarrebbe di professionalità rilevanti, e per lo stesso
  erario, che dalla realizzazione di redditi più consistenti
  potrebbe trarre più consistenti versamenti a titolo di
  imposte.
     La presente proposta di legge intende apportare alcune
  limitate modifiche alla normativa vigente, da ultimo
  modificata dalla legge n. 448 del 1998 (collegata alla manovra
  di finanza pubblica), in termini tali da soddisfare le
  esigenze dei soggetti interessati senza recare oneri a carico
  della finanza pubblica.
 
DATA=990204 FASCID=DDL13-5650 TIPOSTA=DDL LEGISL=13 NCOMM= SEDE=PR NSTA=5650 TOTPAG=0004 TOTDOC=0005 NDOC=0002 TIPDOC=L DOCTIT=0000 COMM= FRL PAGINIZ=0001 RIGINIZ=007 PAGFIN=0002 RIGFIN=042 UPAG=NO PAGEIN=1 PAGEFIN=2 SORTRES= SORTDDL=565000 00 FASCIDC=13DDL5650 SORTNAV=0565000 000 00000 ZZDDLC5650 NDOC0002 TIPDOCL DOCTIT0002 NDOC0002



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