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Testi integrali degli Atti Parlamentari della XIII Legislatura

Documento


66783
DDL5654-0002
Progetto di legge Camera n. 5654 - testo presentato - (DDL13-5654)
(suddiviso in 4 Unità Documento)
Unità Documento n.2 (che inizia a pag.1 dello stampato)
...C5654. TESTIPDL
...C5654.
RELAZIONE
ZZDDL ZZDDLC ZZNONAV ZZDDLC5654 ZZ13 ZZRL ZZPR
     Onorevoli Colleghi! - La presente proposta di legge ha
  per oggetto la detrazione per oneri delle spese derivanti
  dall'acquisto e dall'installazione di sistemi di sicurezza
  nelle abitazioni private.  La continua crescita della
  cosiddetta "microcriminalità" fa sì che, oggigiorno, tali
  spese non possano essere più considerate come voluttuarie,
  bensì necessarie.  Basti pensare alle manifestazioni delittuose
  che, in queste settimane, hanno riempito le cronache di
  Milano: 9 omicidi nei primi nove giorni dell'anno, a causa di
  una serie di regolamenti di conti e di rapine.  Episodi dinanzi
  ai quali le Forze dell'ordine (Polizia, Carabinieri, Guardia
  di finanza) sono inermi non tanto per incapacità o
  incompetenza, quanto piuttosto per carenza di risorse
  economiche ed umane.
     Stando alle rilevazioni dell'Istituto nazionale di
  statistica (ISTAT) relative al 1997, a fronte di una media
  nazionale, sulla carta, di 5 operatori delle Forze dell'ordine
  ogni 1000 abitanti per regione, si passa dai 10 operatori
  effettivi del Lazio, agli 8 del Molise, fino ad arrivare ai
  3,3 del Veneto e 3 della Lombardia, ultime due regioni per
  dotazione di organico.  Vale a dire che se in Veneto il
  rapporto è di 3,3 operatori delle Forze dell'ordine ogni 1000
  abitanti, la regione è mancante di ben 7.450 operatori.
  Addirittura la provincia di Treviso, ad esempio, risulta
  essere al penultimo posto in Italia per numero di operatori
  delle Forze dell'ordine, con un rapporto di 1 ogni 2030
  abitanti (dati forniti dal Sindacato autonomo di polizia
  (SAP).  Il che non costituirebbe motivo di allarme sociale se
  non fosse che la provincia di Treviso è, a livello nazionale,
  su 103 province, al ventidueesimo posto per rapine in banca ed
 
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  al ventesimo per furti in appartamenti.  Lo stesso Dipartimento
  di pubblica sicurezza del Ministero dell'interno ha
  registrato, sempre nella provincia di Treviso, nel primo
  semestre del 1998, un incremento di reati contro il
  patrimonio, in particolare dei furti, aumentati di circa il 42
  per cento e delle rapine, passate dalle 72 del primo semestre
  del 1997 alle 139 del primo semestre del 1998.  Dati certamente
  poco rassicuranti che, se confrontati con quelli dell'ISTAT
  relativi al 1997 e con il rischio di criminalità (33,5
  Lombardia, 32,2 Piemonte, 24,8 Veneto a fronte del 29,3
  nazionale) sembrano destinati a peggiorare.
     Cari colleghi!  Lungi dal credere, superficialmente, che un
  sistema di allarme o una porta blindata possano essere la
  soluzione definitiva alla delinquenza, di certo rappresentano
  un deterrente contro furti e rapine, ma, allo stesso tempo,
  costituiscono una ingente spesa per chi intende installarli.
  Solo a titolo esemplificativo, l'acquisto di un avvisatore a
  sirena autoalimentata da esterno con lampeggiante si aggira
  intorno alle 300 mila lire, mentre un'unità di controllo
  centrale microprocessore ad ingressi multifunzione varia dalle
  800 mila ad oltre un milione di lire.  Per non parlare, poi,
  dei prezzi di una porta blindata: un modello base ad un
  battente costa intorno alle 750 mila lire e a due battenti
  costa circa un milione e 300 mila lire, mentre il costo dei
  rivestimenti varia, a secondo il tipo, dalle 100 mila lire ad
  un milione e mezzo di lire.  E stiamo parlando solo
  dell'acquisto, cui devono aggiungersi le spese di trasporto e
  di installazione.
     Tutti i cittadini sono chiamati a contribuire, con il
  pagamento delle imposte, al finanziamento della difesa dello
  Stato ed ai costi della sicurezza che lo Stato stesso dovrebbe
  garantire attraverso le Forze dell'ordine, ma in cambio non
  ottengono una protezione adeguata.  Si pensi alle stazioni dei
  Carabinieri che, di fatto, sono diventate veri e propri uffici
  burocratici che, ad una certa ora della sera, chiudono
  lasciando soltanto un "piantone" a disposizione dei cittadini.
  E si pensi anche al trauma che le famiglie subiscono nel
  trovare gli appartamenti "svaligiati": al danno
  economico-finanziario si aggiunge il danno morale dovuto alla
  sottrazione di beni ed oggetti aventi un valore affettivo.
  Vista, dunque, l'impotenza delle autorità di fronteggiare il
  fenomeno della criminalità con mezzi sufficienti, si chiede,
  con la presente proposta di legge, un immediato sostegno dello
  Stato a favore dei cittadini, oramai costretti a provvedere
  personalmente alla tutela della propria incolumità,
  ricorrendo, appunto, alla sottoscrizione di polizze contro i
  furti nelle abitazioni, all'installazione di allarmi e di
  porte blindate.
     La presente proposta di legge è, dunque, diretta ad
  agevolare fiscalmente l'acquisto dei succitati mezzi, mediante
  lo strumento della detrazione d'imposta, ai sensi
  dell'articolo 13- bis  del testo unico delle imposte sui
  redditi, approvato con decreto del Presidente della Repubblica
  22 dicembre 1986, n. 917, e successive modificazioni, così
  come è stato previsto per i mutui e per le ristrutturazioni
  degli immobili dalla legge 27 dicembre 1997, n. 449.
  Ovviamente, la detrazione fiscale è valida soltanto per gli
  immobili adibiti ad abitazione principale.
 
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