| (Riforma del settore lattiero-caseario:
sanzioni amministrative).
1. Gli acquirenti che violano le disposizioni relative
alla contabilità di magazzino, alla dichiarazione di consegna
e alla trattenuta, pagamento e restituzione del prelievo
supplementare o procedono all'acquisto di latte senza avere
ottenuto il riconoscimento sono assoggettati alla sanzione
amministrativa del pagamento di una somma da lire 30 milioni a
lire 180 milioni.
2. I produttori che violano gli obblighi relativi alla
sottoscrizione del modello L1 o consegnano latte ad acquirente
non riconosciuto o violano le disposizioni in materia di
vendite dirette, sono assoggettati alla sanzione
amministrativa del pagamento di una somma da lire 20 milioni a
lire 120 milioni.
3. All'accertamento delle violazioni ed alla irrogazione
delle sanzioni provvedono le regioni e le province autonome.
Si applicano le disposizioni contenute nel Capo I della legge
Pag. 20
24 novembre 1981, n. 689, e successive modificazioni, con
esclusione della facoltà di pagamento in misura ridotta
prevista nell'articolo 16 della legge medesima. I proventi
delle sanzioni sono devoluti alle regioni ed alle province
autonome di Trento e di Bolzano.
4. Fermo quanto previsto dal comma 1, gli acquirenti che
non rispettano il termine del 15 maggio per la dichiarazione
delle consegne sono tenuti al pagamento di una penale
calcolata con le modalità previste dal regolamento (CE) n.
1001/98 della Commissione, del 13 maggio 1998, e quelli che
non versano il prelievo supplementare dovuto nell'apposita
contabilità speciale entro il termine stabilito sono tenuti al
pagamento di una somma aggiuntiva pari al 30 per cento del
prelievo stesso, gravata degli interessi in misura pari al
tasso ufficiale di sconto, secondo le modalità prescritte
dalle regioni e dalle province autonome di Trento e di
Bolzano. Le somme introitate per i suddetti titoli sono
devolute allo Stato.
5. Per le finalità della presente legge, le regioni e le
province autonome possono avvalersi del Corpo forestale dello
Stato e del Comando carabinieri per la tutela delle norme
comunitarie e agroalimentari nonché della Guardia di finanza,
per ispezioni, verifiche e controlli amministrativi, previa
intesa con il Ministero per politiche agricole.
| |