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Testi integrali degli Atti Parlamentari della XIII Legislatura

Documento


67188
DDL5695-0002
Progetto di legge Camera n. 5695 - testo presentato - (DDL13-5695)
(suddiviso in 7 Unità Documento)
Unità Documento n.2 (che inizia a pag.1 dello stampato)
...C5695. TESTIPDL
...C5695.
RELAZIONE
ZZDDL ZZDDLC ZZNONAV ZZDDLC5695 ZZ13 ZZRL ZZPR
     Onorevoli Colleghi! - Il tema del rilancio delle
  riforme costituzionali, dopo il blocco dei lavori della
  Commissione bicamerale per le riforme costituzionali, è stato
  ripetutamente ripreso sia a livello politico sia a livello
  istituzionale.  Infatti, è convinzione pressoché unanimemente
  condivisa che la riforma dell'ordinamento regionale nella
  direzione di un impianto veramente autonomista abbia
  raggiunto, anche e soprattutto in considerazione dei nuovi
  compiti conferiti con la riforma amministrativa di cui alla
  legge n. 59 del 1997, un grado di maturazione e di
  approfondimento tali da consentirne l'immediata riproposizione
  nelle sedi parlamentari.  Nei fatti, però, le uniche iniziative
  di riforma che il Parlamento sta esaminando concernono
  l'elezione diretta dei Presidenti delle Giunte regionali.  Ciò
  autorizza il sospetto che taluni nodi irrisolti (in primo
  luogo il federalismo fiscale) abbiano avuto e abbiano tuttora
  una rilevanza determinante nell'impedire la riattivazione
  della riforma, che a parole tutti sono pronti a reclamare.  In
  realtà, la vera volontà di cambiamento deve essere trovata
  dentro le singole forze politiche, ma anche in tutte le
  istituzioni e nelle formazioni sociali.
     La proposta di legge costituzionale che si presenta prende
  quindi atto da un lato dell'astrattezza di certe diffuse
 
                               Pag. 2
 
  affermazioni di principio sul federalismo, dall'altro della
  insufficienza di ciò che si sta facendo in tema di riforma
  dell'ordinamento regionale.
     A nostro avviso il Parlamento, nella sua veste di organo
  titolare del potere di revisione costituzionale, non deve fare
  opera di arbitraria invenzione o di ingegneria costituzionale,
  né demolire l'impianto della Carta fondamentale, ma costruire
  e rinnovare su solide fondamenta, che sono rappresentate sia
  da ciò che ormai è stato politicamente ed istituzionalmente
  acquisito, sia dal riconoscimento delle libertà regionali e
  municipali.  In concreto, ciò vuol dire in primo luogo
  "costituzionalizzare" i princìpi della legge n. 59 del 1997
  che enuncia il criterio di generalità delle competenze
  regionali e della tassatività delle competenze statali.
  Naturalmente, l'intervento a livello costituzionale consente
  di elevare a livello primario tutta la competenza legislativa
  delle regioni (mentre la citata legge n. 59 del 1997, operando
  a Costituzione invariata, attribuiva nelle materie delegate
  solo una competenza legislativa di attuazione).  In secondo
  luogo, si ritiene necessario da un lato il rafforzamento del
  ruolo degli enti locali costituzionalizzando il principio di
  sussidiarietà per quanto attiene alla funzione amministrativa,
  dall'altro l'ampliamento del potere di autodeterminazione
  delle regioni, attribuendo alle stesse effettiva autonomia
  statutaria e sopprimendo il controllo preventivo sulle leggi
  regionali.  Si tratta, quindi, di un'ipotesi di riassetto
  dell'ordinamento che appare politicamente e praticamente
  fattibile perché si innesta, secondo una logica di continuità
  e di sviluppo, su una ben definita trama normativa, costituita
  dalla legislazione di decentramento (la più volte citata legge
  n. 59 del 1997 e relativi decreti di attuazione).  In questo
  senso la presente proposta di legge costituzionale costituisce
  una fase ulteriore di quel complesso e graduale processo
  politico di costruzione del federalismo che, a sua volta, si
  colloca nel più ampio quadro dell'integrazione europea e della
  globalizzazione.  Pertanto, non si vuole indicare un punto
  finale di approdo, ma - realisticamente e concretamente - un
  momento di consolidamento, in attesa di una maturazione
  culturale delle istituzioni e delle formazioni sociali che
  renda percorribili ulteriori itinerari di riforma.
 
DATA=990216 FASCID=DDL13-5695 TIPOSTA=DDL LEGISL=13 NCOMM= SEDE=PR NSTA=5695 TOTPAG=0005 TOTDOC=0007 NDOC=0002 TIPDOC=L DOCTIT=0000 COMM= FRL PAGINIZ=0001 RIGINIZ=009 PAGFIN=0002 RIGFIN=041 UPAG=NO PAGEIN=1 PAGEFIN=2 SORTRES= SORTDDL=569500 00 FASCIDC=13DDL5695 SORTNAV=0569500 000 00000 ZZDDLC5695 NDOC0002 TIPDOCL DOCTIT0002 NDOC0002



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