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Testi integrali degli Atti Parlamentari della XIII Legislatura

Documento


70012
DDL5950-0002
Progetto di legge Camera n. 5950 - testo presentato - (DDL13-5950)
(suddiviso in 4 Unità Documento)
Unità Documento n.2 (che inizia a pag.1 dello stampato)
...C5950. TESTIPDL
...C5950.
RELAZIONE
ZZDDL ZZDDLC ZZNONAV ZZDDLC5950 ZZ13 ZZRL ZZPR
     Onorevoli Colleghi! - L'importanza dell'agricoltura nel
  mondo riveste un ruolo fondamentale non solo perché permette
  la disponibilità  ad libitum  di beni necessari per la
  sopravvivenza stessa del genere umano (alimenti), ma anche
  perché le economie di ogni natura hanno trovato nel mondo
  agricolo la base di appoggio ed il trampolino di lancio per il
  raggiungimento degli obiettivi che si erano prefissati.
  L'industria, utilizzando le risorse a disposizione, ne
  modifica la finalità a seconda delle necessità del mercato
  arricchendo il prodotto finale di un alto valore aggiunto che
  permette al cittadino ed al consumatore una vita più
  confortevole, ma conseguentemente diminuisce la disponibilità
  sia dello stesso che della risorsa energetica, lasciando come
  sottoprodotto sostanze inquinanti.  L'agricoltura in poco tempo
  moltiplica un chicco di mais (del valore unitario di 15x) in
  800-900 chicchi (del valore unitario di 1x), aumentandone la
  disponibilità e riducendone il costo di base.  Tutto ciò fa sì
  che l'agricoltura sia l'unico asse portante delle economie che
  da questa si originano.
     Ciò premesso, è facile intuire che bisogna intervenire nel
  mondo agricolo con una politica idonea che deve essere
  rafforzata e valorizzata.
     L'agricoltura italiana non deve esimersi da queste analisi
  ed anzi, non potendo godere di ampi spazi ed essendo sempre
  più in competizione con lo sviluppo urbano e con le sempre
  maggiori esigenze umane, deve ulteriormente specializzarsi
  anche con nuove tecnologie che le consentano di ottenere un
 
                               Pag. 2
 
  prodotto con un alto valore aggiunto.  Laddove ciò non avviene,
  vediamo che come conseguenza si determina il continuo ed
  ininterrotto abbandono del presidio e del controllo del
  territorio, con tutto ciò che ne consegue.  Per meglio capire,
  basti pensare alle più recenti specializzazioni nel settore
  florovivaistico o nelle coltivazioni dei prodotti più diversi
  come, ad esempio, l'actinidia ed alle produzioni più antiche e
  tradizionali, dalle quali abbiamo ereditato, ad esempio, oltre
  400 tipi di formaggio.
     Sono questi due modi diversi per migliorare lo
  sfruttamento delle risorse naturali, in primo luogo
  valorizzando la superficie a disposizione e in secondo luogo
  aumentando il valore aggiunto del prodotto ottenuto.
  Certamente per raggiungere gli obiettivi sopra esposti vi è la
  necessità di un maggiore investimento in lavoro e in capitali
  ed in particolare di un maggior consumo di fonti energetiche e
  quindi di prodotti petroliferi.
     Per tutta una serie di fattori dovuti a scelte politiche
  che non sono state in grado di difendere gli interessi del
  settore agricolo, l'agricoltura italiana attraversa una fase
  di profonda instabilità ed incertezza dovuta alle profonde
  modificazioni dell'intero assetto economico e sociale che sta
  investendo l'intera Europa in considerazione anche dei nuovi
  rapporti di scambio commerciale con Paesi che nulla hanno da
  offrire se non i prodotti del suolo.  La globalizzazione dei
  mercati, lo sviluppo di un'agricoltura europea sempre più
  specializzata e qualificata e l'introduzione delle quote di
  produzione non hanno sicuramente facilitato l'agricoltura
  italiana.  Dal dopoguerra ad oggi la politica italiana ha
  sempre auspicato un'agricoltura assistita e sinergica agli
  interessi delle associazioni di settore, che invece di
  permettere il potenziamento ed il consolidamento del settore,
  lo hanno reso vulnerabile ai cambiamenti che oggi l'Europa ci
  impone.  La necessità, quindi, di permettere agli agricoltori
  italiani di competere con i colleghi europei e sempre più con
  quelli mondiali al fine di permettere un rilancio del settore
  ci ha indotti a presentare una proposta di legge che riduca di
  fatto le accise sul gasolio, sulla benzina agricola e sul
  prezzo dell'energia elettrica.  In diversi Paesi europei il
  prezzo delle accise sulle fonti energetiche utilizzate in
  agricoltura è nettamente inferiore a quello ordinario proprio
  per propiziare lo sviluppo e l'incremento del comparto
  agro-alimentare nelle sue diverse forme.
     Abbattendo i costi dell'energia impiegata per uso
  produttivo non solo si dà competitività al prodotto agricolo,
  ma si rendono immediatamente disponibili risorse per gli
  investimenti sia diretti che indiretti.  Ci si augura che la
  presente proposta di legge sia discussa ed approvata in tempi
  brevi, considerata l'importanza delle argomentazioni
  esposte.
 
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