| Onorevoli Colleghi! - Da qualche anno i tribunali
amministrativi regionali di tutta Italia hanno consentito la
possibilità di frequentare i corsi di laurea, nelle facoltà a
numero chiuso, anche a quegli studenti che, esclusi in sede di
selezione, avevano successivamente presentato ricorso
adducendo la presunta incostituzionalità della limitazione del
diritto allo studio; tale iscrizione è stata però sempre
ammessa con "riserva", in attesa cioè che i tribunali
amministrativi regionali decidessero nel merito del ricorso. A
distanza di anni i tribunali amministrativi regionali non si
sono mai pronunciati nel merito, creando la paradossale
situazione di avere studenti che hanno già sostenuto numerosi
esami.
Con la sentenza n. 383 del 23 novembre 1998 la Corte
costituzionale ha riconosciuto legittima la limitazione allo
studio per quelle facoltà che richiedono un'esperienza
pratica, invitando comunque il Parlamento a legiferare più
compiutamente sull'accesso alle facoltà universitarie a numero
chiuso.
Nel frattempo è stata prevista la sanatoria solo per gli
iscritti con riserva fino all'anno accademico 1997-1998; gli
studenti immatricolati con riserva negli anni successivi,
peraltro, hanno acquisito l'identico status giuridico
dei colleghi iscritti con riserva negli anni precedenti.
La situazione descritta appare decisamente discriminatoria
e non consente agli studenti interessati l'esercizio del
diritto allo studio.
La presente proposta di legge tende a sanare tutti i
contenziosi creatisi negli ultimi due anni accademici,
sperando che il Parlamento legiferi compiutamente sull'accesso
alle facoltà universitarie a numero chiuso per i prossimi anni
accademici.
| |