Banche dati professionali (ex 3270)
Testi integrali degli Atti Parlamentari della XIII Legislatura

Documento


70250
DDL5976-0002
Progetto di legge Camera n. 5976 - testo presentato - (DDL13-5976)
(suddiviso in 3 Unità Documento)
Unità Documento n.2 (che inizia a pag.1 dello stampato)
...C5976. TESTIPDL
...C5976.
RELAZIONE
ZZDDL ZZDDLC ZZNONAV ZZDDLC5976 ZZ13 ZZRL ZZPR
     Onorevoli Colleghi! - Fatti incresciosi e gravissimi
  avvengono quotidianamente in numerosi uffici delle
  conservatorie dei registri immobiliari, a causa di un vuoto
  legislativo che deve essere colmato senza ulteriore indugio.
  Infatti, accade che nelle conservatorie dei registri
  immobiliari sia in atto un saccheggio indiscriminato di dati
  che va ben oltre la pubblicità immobiliare garantita dal
  codice civile.  Vi sono infatti alcuni soggetti che provvedono
  giornalmente alla copiatura indiscriminata di tutti gli atti
  presentati alle conservatorie, quali compravendite, mutui,
  atti pregiudizievoli ed altri ancora legati alle proprietà
  immobiliari.  Questi dati sono poi inseriti in banche dati
  private, in nessun modo controllate, che forniscono un
  servizio su base nazionale attualmente privo di riscontri da
  parte dello Stato; a loro volta i dati acquisiti sono spesso
  rivenduti a catena con l'effetto di una diffusione
  indiscriminata dei dati stessi.
     Un cittadino, per il solo fatto di aver acquistato un
  immobile, "vede" il proprio nominativo acquisito in maniera
  indiscriminata dalle suddette banche dati senza che in alcun
  modo possa controllare la diffusione e negare il consenso.
     La legge sulla  privacy  non garantisce in alcun modo
  la riservatezza di tali dati in quanto raccolti in pubblici
  uffici accessibili a chiunque.  Purtroppo, mentre la visura
  nominativa eseguita dai "visuristi professionali", che sono
  rappresentati dall'associazione di categoria nazionale,
  l'Associazione visuristi italiani, segue il percorso
  dell'ispezione per nominativo (il quale, direttamente, ha dato
  incarico al visurista, al notaio, alla banca o all'avvocato,
  nei casi di tutela di un credito, di eseguire la visura sui
  propri beni al fine di soddisfare la propria necessità di
  poter accedere a servizi, quali compravendite, mutui,
  affidamenti ed ogni altra operazione legata ad un immobile),
  accade che taluni soggetti si approprino in maniera
  indiscriminata di tutte le informazioni presenti nelle
  conservatorie senza che vi sia alcuno stato di necessità da
  parte della maggioranza dei soggetti presenti negli atti.  Tale
 
                               Pag. 2
 
  raccolta di dati ha inoltre un effetto negativo sul totale
  degli incassi dei diritti richiesti dal Ministero delle
  finanze; per la consultazione di tali atti recenti studi
  tecnici eseguiti dall'Associazione visuristi italiani hanno
  quantificato il danno conseguente alle imposte non riscosse in
  non meno di 2 mila miliardi di lire l'anno su scala nazionale.
  Spesso la mancanza di regole causa gravissimi fenomeni di
  corruzione e di concussione.  E' dato pubblico che grazie alle
  denuncie effettuate dall'Associazione visuristi italiani il
  solo ufficio di Milano ha incrementato i propri incassi di
  circa 2 miliardi di lire l'anno che, prima, erano totalmente
  evasi.
     Non è più tollerabile che lo Stato subisca passivamente
  tale predazione di informazioni, sicuramente riservate, e che
  il cittadino debba subire tale incontrollata diffusione dei
  propri dati.
     Ecco perché è urgente ed indifferibile da parte del
  Parlamento legiferare al fine di regolamentare i servizi
  offerti dalle conservatorie dei registri immobiliari, ad oggi
  non tutelati dagli articoli 2673 e seguenti del codice
  civile.
     Mentre si assiste ad azioni promosse dall'Associazione
  visuristi italiani al fine di tutelare il diritto alla
  privacy  ed alla regolamentazione dell'attività dei
  soggetti addetti allo svolgimento delle visure, ed è stata da
  tempo presentata in Parlamento una proposta di legge per
  l'istituzione dell'albo dei visuristi, al contrario vi sono
  alcuni soggetti che proliferano e si avvantaggiano del citato
  vuoto legislativo in materia.
     Senza un intervento immediato, data la quantità dei dati
  raccolti nel corso degli anni, lo Stato dovrà rassegnarsi a
  vedere diminuire sempre più le entrate nelle conservatorie,
  perché si determinerà una sempre più rilevante migrazione
  delle richieste verso soggetti privati, anziché verso gli
  uffici pubblici; paradossalmente lo Stato avrà costi di
  gestione sempre più elevati con l'unico scopo di fornire dati
  a soggetti concorrenti senza tutelare in alcun modo il
  cittadino.
     Al fine di porre rimedio a tale incresciosa situazione, è
  necessario intervenire con un provvedimento legislativo
  vietando l'acquisizione, la detenzione, la vendita e la
  diffusione sistematica e continuativa di tutti i dati presenti
  nelle conservatorie dei registri immobiliari lasciando, al
  fine di tutelare i diritti di pubblicità immobiliare, la
  possibilità di eseguire solo visure nominative a determinati
  soggetti specificamente individuati.
     La presente proposta di legge, composta da un unico
  articolo, è di estrema semplicità e di immediata chiarezza e
  pertanto si auspica la sua rapida approvazione.
 
DATA=990503 FASCID=DDL13-5976 TIPOSTA=DDL LEGISL=13 NCOMM= SEDE=PR NSTA=5976 TOTPAG=0003 TOTDOC=0003 NDOC=0002 TIPDOC=L DOCTIT=0000 COMM= FRL PAGINIZ=0001 RIGINIZ=007 PAGFIN=0002 RIGFIN=050 UPAG=NO PAGEIN=1 PAGEFIN=2 SORTRES= SORTDDL=597600 00 FASCIDC=13DDL5976 SORTNAV=0597600 000 00000 ZZDDLC5976 NDOC0002 TIPDOCL DOCTIT0002 NDOC0002



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