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Testi integrali degli Atti Parlamentari della XIII Legislatura

Documento


70346
DDL5982-0002
Progetto di legge Camera n. 5982 - testo presentato - (DDL13-5982)
(suddiviso in 26 Unità Documento)
Unità Documento n.2 (che inizia a pag.1 dello stampato)
...C5982. TESTIPDL
...C5982.
RELAZIONE
ZZDDL ZZDDLC ZZNONAV ZZDDLC5982 ZZ13 ZZRL ZZPR
     Onorevoli Colleghi! - Tutte le tecnologie sono ormai
  dipendenti dal settore elettrico e delle telecomunicazioni e
  hanno generato un sistema economico assolutamente nuovo,
  interconnesso a livello mondiale con reti ad alta velocità.  Il
  progresso generato in questi settori negli ultimi dieci anni
  ha favorito cambiamenti di grande rilevanza in termini di
  trasformazione economica, sociale e culturale che hanno
  permesso una valorizzazione degli  input  umani in termini
  di intermedialità e di flessibilità.
     Con l'uso massiccio di tecnologie quali quelle
  informatiche ed elettroniche stiamo superando le tradizionali
  barriere dei confini nazionali ed internazionali,
  riorganizzando tutte le risorse produttive ed umane per
  ottenere quella mondializzazione indispensabile ad affrontare
  con successo il nuovo millennio.
     Con tutte queste aspettative future sarebbe però non
  coerente rinunciare al bene più caro della popolazione che è
  senza dubbio il miglioramento della qualità della vita!
     L'impatto che queste nuove tecnologie apporteranno dovrà
  essere soddisfatto non solo perché compatibile con l'ambiente
  e l'uomo, ma dovrà anche generare quel benessere tangibile in
  termini di ricaduta economica e quindi occupazionale su tutto
  il territorio nazionale.  Stiamo parlando del più grande
  mercato mondiale di tutti i tempi, un settore di interesse e
  sviluppo economico, quello delle telecomunicazioni e
  dell'energia elettrica, che in Italia supera il tetto dei 300
  mila miliardi di lire nel solo
 
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  1998, e destinato ad espandersi a ritmi esponenziali.
     La presente proposta di legge è il frutto dell'audace e
  significativo impegno proprio su questo tema realizzato dalla
  Libera associazione utenti delle telecomunicazioni (LAUT), che
  è impegnata con dedizione e competenza non solo in difesa
  dell'utenza, ma anche nella ricerca di progetti normativi tesi
  al raggiungimento della necessaria regolamentazione del
  settore che rappresenta il vero salto di qualità verso una
  società tecnologicamente matura.
     Oggi che le telecomunicazioni sono parte integrante
  dell'informatica, i destini e gli sviluppi di questi due
  settori sono fortemente legati.  Di conseguenza anche gli
  interessi economici e gli investimenti dei privati hanno
  provocato quella convergenza di sinergie, purtroppo senza
  pianificare le conseguenze ed i danni sull'uomo e l'ambiente
  che queste avrebbero potuto provocare se usate in forma così
  massiccia.  Per queste ragioni la LAUT, che ha consultato e
  raccolto allo studio più di 300 tra testi ed interviste a
  personale scientifico e medico, per un totale di alcune
  migliaia di ore di studio di scienziati e di ricercatori a
  livello planetario, ritiene che le disposizioni normative del
  passato in materia di inquinamento da fenomeni
  elettromagnetici debbano essere riviste ed aggiornate per
  fronteggiare e permettere quello sviluppo armonico tra uomo e
  tecnologie in vista del Terzo millennio.
     La presente proposta di legge si ripropone obiettivi
  plurimi in termini di:
       a)  tutela della salute della popolazione (articoli
  9, 32 e 117 della Costituzione);
       b)  miglioramento della qualità della vita a tutti
  i livelli;
       c)  sviluppo di un settore economico quale quello
  delle telecomunicazioni con dirette conseguenze occupazionali
  sul territorio nazionale;
       d)  studio di nuove risorse tecnologiche affinché
  l'Italia possa continuare a sviluppare quell'immenso
  patrimonio di risorse umane avvalendosi della collaborazione
  tra università, centri di ricerca ed industria;
       e)  normativa per la tutela dalle esposizioni a
  campi elettrici ed elettromagnetici;
       f)  norme per la progettazione, la installazione,
  l'uso e la diffusione commerciale di apparecchiature che
  generano campi elettromagnetici nel settore civile, domestico
  ed industriale;
       g)  normativa per gli enti gestori di impianti di
  produzione e trasporto di energia elettrica;
       h)  normativa per tutte le strutture pubbliche e
  private che operano nel trasferimento del segnale di
  comunicazione via cavo, via etere, via satellite (televisione
  digitale, INTERNET, INTRANET, telefonia cellulare);
       i)  competenze dei Ministeri;
       l)  competenze degli organi istituzionali sul
  territorio con particolare riferimento a regioni, province e
  comuni;
       m)  istituzione di un Consiglio direttivo
  permanente per l'aggiornamento medico, scientifico e
  tecnologico a tutela della popolazione (CODIPINQUE);
       n)  piani di risanamento per impianti di
  telecomunicazioni ad alta frequenza;
       o)  piani di risanamento degli elettrodotti ad alta
  tensione e bassa frequenza;
       p)  certificazione delle apparecchiature.
     La proposta di legge elaborata dalla LAUT, e che in questa
  sede mi accingo a presentare, rappresenta e rappresenterà un
  riferimento normativo indispensabile non solo per l'Italia ma
  anche per l'Europa e per tutte quelle nazioni del mondo che
  vedono in noi quella capacità organizzativa e di iniziativa
  essenziale allo sviluppo di una nuova cultura di progresso -
  compatibile e in linea con le nostre più strette e
  mondialmente riconosciute tradizioni storiche, letterarie,
  architettoniche e filosofiche
 
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  di tutti i tempi.  Per tale ragione la presente proposta di
  legge, debitamente tradotta in inglese, sarà divulgata al
  mondo intero per mezzo di INTERNET.
     Un intervento legislativo deciso che non lasci adito a
  nessun tipo di interpretazione di parte, ma che venga
  applicato con rigore per la tutela della salute e
  dell'ambiente non è più rinviabile!  Il disordine ed il
  proliferare in tutto il territorio nazionale di nuove entità
  di gestione nei settori elettrici e della telecomunicazione
  (in modo particolare della telefonia cellulare e della tv
  digitale) stanno generando stati di tensione e di rabbia
  incontrollabile all'interno delle aule di tribunale, dove la
  popolazione esasperata cerca quella giustizia a tutela della
  propria incolumità fisica, ma trova solo il vuoto normativo e
  l'incapacità dei funzionari di giustizia ad affrontare
  problematiche senza gli adeguati strumenti legislativi.  La
  rapidità e l'invasione sistematica con cui antenne di ogni
  tipo e forma si accumulano nelle nostre città (più di 63 mila
  a tutt'oggi) portano ad inevitabili danni sulla salute
  riscontrabili con patologie cliniche, quali leucemie
  infantili, tumori, disturbi neurovegetativi, cancro,
  diminuzione della memoria, malformazioni al feto nelle donne
  in stato di gravidanza, cefalee, dolori articolari, problemi
  cardiocircolatori, morbo di Parkinson, morbo di Alzheimer,
  emicranie, riscaldamento locale del corpo umano, macchie sulla
  corteccia celebrale, deformazioni acute sul cristallino
  dell'occhio ed altri gravi disturbi sul corpo umano tuttora in
  fase di studio.
     Le tesi della LAUT, sostenute anche da associazioni
  ambientaliste e di consumatori, sono supportate da ricerche
  medico-scientifiche che da anni studiano il fenomeno letale
  delle radiazioni non ionizzanti sull'uomo e sull'ambiente, e
  dovranno essere rigorosamente applicate e sostenute in questa
  sede parlamentare da tutte le forze politiche senza quelle
  demagogie e quei ritardi istituzionali che hanno già portato a
  danni irreparabili sulla salute pubblica come nel caso del
  fumo, dell'amianto, delle plastiche destinate ad uso
  alimentare, della sindrome da immunodeficienza acquisita
  (AIDS), dei catalizzatori per le autovetture e ciclomotori, ed
  altri ben noti e devastanti problemi su uomo e ambiente.
     La progressività dei temi discussi nella legge, riportati
  con attenta e scrupolosa attenzione, proprio con il fine di
  renderla esplicitamente attuabile senza dare adito a
  successivi rimandi di competenza istituzionale, rappresenta il
  vero punto di forza del progetto LAUT, che non trascura
  neppure le priorità operative per il piano di risanamento
  degli impianti già esistenti sul territorio.
     Sono peraltro riportati i parametri di sicurezza per gli
  operatori sottoposti alle radiazioni non ionizzanti per motivi
  di lavoro, fornendo una attenta normativa di controllo per
  avviare un programma di autorecupero del corpo umano con
  periodi di disintossicazione a mezzo di riposo lavorativo.
     Le attività che comportano esposizioni a radiazioni non
  ionizzanti superiori ai limiti fissati dalla legge,
  riconducibili ad attività diagnostica e terapeutica in campo
  medico, sono valutate con il parametro effetto-beneficio, allo
  scopo di non generare confusione ed imbarazzo tra gli
  operatori medici e pazienti, per cui sarà il Consiglio
  direttivo permanente di verifica sui fenomeni derivanti da
  inquinamento elettromagnetico (CODIPINQUE) a valutarne gli
  eventuali rischi professionali per i tecnici che operano con
  tali macchinari in riferimento all'articolo 11 della legge.
     I princìpi della legge devono essere considerati, vista la
  pericolosità dei fenomeni elettromagnetici in questione,
  applicabili su tutto il territorio nazionale nonché, previe le
  opportune intese, alla Repubblica di San Marino e alla Città
  del Vaticano con tutte le sue dirette pertinenze
  territoriali.
     La presente proposta di legge "supera" il concetto
  stabilito dalle regolamentazioni precedenti riguardo alle
  distanze limite da fonti inquinanti di radiazioni non
  ionizzanti di 50 e 100 metri, valido per scuole, ospedali,
  case di cura e similari, poiché lo ritiene innecessario alla
  luce della normativa prodotta.  Infatti, le zone adiacenti alle
  sorgenti di radiazioni di tipo non ionizzante
 
                               Pag. 4
 
  sono classificate come "di interdizione" e all'interno delle
  stesse sono proibiti la permanenza, il transito e qualsiasi
  altra attività umana (articolo 4).  Una attenta analisi dei
  modi e dei comportamenti umani ha infatti evidenziato il
  controsenso di ubicare una sorgente di radiazioni non
  ionizzanti a distanza di 50 o 100 metri da una scuola
  (permanenza minima di cinque ore giornaliere), quando poi uno
  o più alunni hanno una antenna potentissima per
  telecomunicazioni ubicata sul tetto della casa (permanenza
  minima di dieci ore giornaliere).
     Le disposizioni della presente proposta di legge sono
  senza dubbio dirette ad armonizzare lo sviluppo del settore
  elettrico e delle telecomunicazioni del futuro con la
  necessità di salvaguardia della vita umana e dell'ambiente
  senza trascurare i diretti effetti sull'occupazione,
  sull'imprenditoria e sul territorio italiano così ricco di
  architettura, di storia e di bellezze naturali.
 
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