| Onorevoli Deputati! - Il presente provvedimento intende
prorogare fino al 31 dicembre 1999 la disciplina, prevista dal
decreto-legge 13 aprile 1993, n. 109, convertito, con
modificazioni, dalla legge 12 giugno 1993, n. 185, che
attribuiva alle regioni la facoltà di adottare, per non oltre
un triennio dalla data di entrata in vigore del decreto
stesso, nella valutazione della qualità delle acque di
balneazione, limiti più permissivi di quelli indicati nel
decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 1982, n. 470,
per il parametro ossigeno disciolto. Tale facoltà era
subordinata all'accertamento che il fenomeno dipendesse
esclusivamente da eutrofizzazione, nonché all'adozione di un
programma di sorveglianza per la rilevazione di alghe, aventi
possibili implicazioni igienico-sanitarie, in base a criteri
indicati dal Ministero della sanità, di concerto con il
Ministero dell'ambiente.
Come è noto, la disciplina prevista nel citato
decreto-legge n. 109 del 1993, convertito, con modificazioni,
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dalla legge n. 185 del 1993, è stata prorogata, stante il
perdurare del fenomeno eutrofico, fino al 31 dicembre 1997,
con il decreto-legge 23 ottobre 1996, n. 542, convertito, con
modificazioni, dalla legge 23 dicembre 1996, n. 649, e
successivamente fino al 31 dicembre 1998, con il decreto-legge
25 maggio 1998, n. 156, convertito dalla legge 22 luglio 1998,
n. 243.
L'elaborazione dei risultati analitici delle acque di
balneazione evidenzia, tuttora, il persistere di
eutrofizzazione in alcuni tratti di costa del Tirreno e
dell'Adriatico ed in numerosi laghi e, pertanto, tenuto conto
che per la nuova direttiva europea relativa alle acque di
balneazione, attualmente in corso di predisposizione e che
disciplinerà ex novo l'intera materia - anche in
relazione al parametro ossigeno disciolto - si prevedono tempi
di approvazione valutabili in circa tre anni, si rende
necessario, in considerazione dell'approssimarsi dell'inizio
della stagione balneare, prorogare ulteriormente fino al 31
dicembre 1999 le disposizioni contenute nel decreto-legge n.
109 del 1993, convertito, con modificazioni, dalla legge n.
185 del 1993, al fine di evitare le immaginabili ripercussioni
negative sul turismo e, quindi, sull'economia, di vaste zone
costiere.
Si rileva, infine, che le regioni che risentono
maggiormente del fenomeno eutrofico mettono in atto, da anni,
programmi di sorveglianza per la rilevazione di alghe aventi
possibili implicazioni igienico-sanitarie, ai sensi di quanto
disposto dal decreto del Ministro della sanità 17 giugno 1988,
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 149 del 27 giugno
1988.
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