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Testi integrali degli Atti Parlamentari della XIII Legislatura

Documento


70614
DDL6022-0002
Progetto di legge Camera n. 6022 - testo presentato - (DDL13-6022)
(suddiviso in 7 Unità Documento)
Unità Documento n.2 (che inizia a pag.1 dello stampato)
...C6022. TESTIPDL
...C6022.
RELAZIONE
ZZDDL ZZDDLC ZZNONAV ZZDDLC6022 ZZ13 ZZRL ZZPR
     Onorevoli Colleghi! - Le patologie allergiche
  interessano oggi circa il 30 per cento della popolazione
  infantile e adulta e quelle immunologiche almeno il 40 per
  cento, abbracciando un vasto numero di quadri clinici che
  sconfinano nel campo della pneumologia, otorinolaringoiatria,
  dermatologia, medicina interna e dando così origine a
  patologie proteiformi, talora molto gravi, la cui diagnosi
  tempestiva, necessaria per garantire la salute e talora la
  sopravvivenza del paziente, richiede personale sanitario in
  possesso di adeguate competenze.
     Nel campo allergologico particolare attenzione meritano,
  accanto alle forme di allergopatie respiratorie (prima fra
  tutte l'asma bronchiale), molto diffuse sul territorio
  nazionale e il cui aumento negli ultimi anni riconosce tra le
  cause principali l'inquinamento atmosferico, le allergie
  alimentari, causa di patologie anche gravi dell'apparato
  gastrointerico che spesso, per scarsa competenza, non sono
  adeguatamente diagnosticate e trattate; le reazioni avverse a
  farmaci, soprattutto antibiotici, antinfiammatori non
  steroidei e anestetici, che oggi sempre più in prospettiva,
  con l'immissione sul mercato di nuove molecole di sintesi,
  fanno registrare una gamma estremamente ampia di quadri
  clinici che possono giungere fino allo  shock
  anafilattico; le reazioni al veleno di imenotteri, che
  possono essere efficacemente prevenute, diagnosticate e curate
  garantendo la sicurezza al paziente sensibilizzato; le
  allergopatie cutanee, numerosissime e di difficile diagnosi,
  alla luce soprattutto dei numerosi fattori eziologici in gioco
  e della complessa interazione della cute con l'ambiente
 
                               Pag. 2
 
  esterno.  Se ci spostiamo nel campo dell'immunologia, l'elenco
  diventa ancora più consistente, comprendendo, solo per fare
  qualche esempio, patologie complesse, ad andamento cronico e
  in costante aumento, soprattutto tra i giovani, quali il
  lupus  eritematoso sistemico, l'artrite reumatoide, la
  sclerosi sistemica progressiva, le emopatie autoimmuni,
  eccetera.
     Poiché l'allergia deriva da un'alterazione del "normale"
  riconoscimento immunologico di antigeni non patogeni presenti
  nell'ambiente, appare evidente che il principale fattore di
  rischio è rappresentato proprio dall'ambiente in cui viviamo,
  modificato profondamente dall'opera di industrializzazione
  dell'uomo: le malattie allergiche rappresentano quindi uno dei
  comuni e costosi problemi sanitari dei Paesi sviluppati.
     Le patologie immuno-allergiche rivestono infatti un
  evidente interesse sociale per le ripercussioni sul lavoro e
  sulle attività quotidiane dei pazienti, con perdita di
  numerose giornate lavorative e scolastiche, oltre che con
  notevole costo per il largo uso di medicinali e spesso di
  ricoveri ospedalieri.  I costi economici connessi, sia
  direttamente che indirettamente, con il trattamento e la
  prevenzione di tali patologie sono notevolmente elevati; da
  qui deriva la necessità che gli organi competenti impostino
  specifici programmi preventivi, diagnostici e terapeutici
  nell'interesse del paziente (riduzione della morbilità) e
  della sanità (contenimento della spesa sanitaria).
     Tali programmi possono essere schematicamente così
  riassunti:
       istituzione di servizi di diagnosi e cura, e, ove
  possibile, di divisioni di allergologia e immunologia clinica,
  diffusi capillarmente sul territorio, che innanzitutto siano
  in grado di intervenire rapidamente ed efficacemente su quelle
  forme che mettono a rischio la vita dei pazienti e inoltre
  garantiscano l'esatto inquadramento delle varie patologie,
  utilizzando le procedure diagnostiche proprie
  dell'allergologia (cutireazioni per inalanti e alimenti,
  spirometria, rinomanometria,  test  di provocazione
  specifici e aspecifici, dosaggio delle IgE specifiche,
  diagnostica per allergia e farmaci e veleno di imenotteri) e
  dell'immunologia (dosaggio degli autoanticorpi,
  complementemia, immunofluorescenza, eccetera) e
  conseguentemente instaurino le terapie più opportune, non solo
  agenti sulla risoluzione rapida dei sintomi, ma anche a monte,
  sul sistema immunitario, per l'applicazione delle quali è
  necessaria una perfetta conoscenza dei meccanismi patogenetici
  che stanno alla base (desensibilizzazione specifica per
  inalanti, farmaci e veleno di imenotteri, immunomodulanti e
  immunosoppressori);
       contribuire a creare nella popolazione una maggiore
  conoscenza di queste patologie, attraverso un'adeguata
  informazione svolta mediante tutti i mezzi di comunicazione di
  massa, al fine di diffondere una efficace cultura della
  prevenzione;
       coinvolgimento nell'opera di prevenzione degli enti
  locali e delle strutture dello Stato, perché, ad esempio,
  siano evitati gli insediamenti di attività produttive ad
  impatto ambientale altamente inquinante nei pressi di centri
  abitati, oppure perché siano limitati gli scarichi nel
  traffico urbano di gas e di particelle di cui sia stata
  documentata l'azione lesiva sull'apparato respiratorio, in
  considerazione del fatto che il ruolo svolto dalle
  trasformazioni ambientali nel moltiplicarsi delle allergopatie
  è un dato acquisito; infine, non è di minore importanza
  garantire l'elencazione completa sulle etichette degli
  ingredienti e degli additivi utilizzati nell'industria
  alimentare;
       controllo e vigilanza da parte di tutti i medici
  sull'incidenza e sulle caratteristiche delle reazioni avverse
  verificatesi in rapporto all'utilizzo di una determinata
  molecola al fine di permettere l'elaborazione di un registro
  nazionale, in considerazione della comparsa sul mercato
  farmaceutico di sempre nuove molecole.  In questo ambito assume
  particolare rilievo il ruolo dei centri di allergologia non
  solo nel partecipare e talvolta nel promuovere questa
  attività, ma anche e soprattutto nell'individuare nel contesto
 
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  di queste reazioni quelle da attribuire a un meccanismo
  allergico o pseudoallergico e quelle che assumono
  caratteristiche tali da assurgere a particolare gravità.
     In conclusione, alla luce di quanto sopra esposto, è
  indispensabile che la branca allergologia e immunologia
  clinica entri insieme ad altre branche specialistiche nel
  Piano sanitario nazionale al fine di esercitare un'azione
  programmata per la prevenzione, la diagnosi e la cura delle
  malattie allergiche e immunologiche e che siano riconosciute
  strutture specialistiche di vario livello che, facendo
  riferimento a centri di alta specializzazione, possano operare
  per garantire un servizio efficiente ai molti pazienti che,
  sempre più numerosi, si rivolgono alle strutture sanitarie per
  avere una risposta ai loro problemi.
     Si auspica, pertanto, la rapida approvazione della
  presente proposta di legge.
 
DATA=990513 FASCID=DDL13-6022 TIPOSTA=DDL LEGISL=13 NCOMM= SEDE=PR NSTA=6022 TOTPAG=0005 TOTDOC=0007 NDOC=0002 TIPDOC=L DOCTIT=0000 COMM= FRL PAGINIZ=0001 RIGINIZ=009 PAGFIN=0003 RIGFIN=017 UPAG=NO PAGEIN=1 PAGEFIN=3 SORTRES= SORTDDL=602200 00 FASCIDC=13DDL6022 SORTNAV=0602200 000 00000 ZZDDLC6022 NDOC0002 TIPDOCL DOCTIT0002 NDOC0002



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