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Testi integrali degli Atti Parlamentari della XIII Legislatura

Documento


70695
DDL6031-0002
Progetto di legge Camera n. 6031 - testo presentato - (DDL13-6031)
(suddiviso in 5 Unità Documento)
Unità Documento n.2 (che inizia a pag.1 dello stampato)
...C6031. TESTIPDL
...C6031.
RELAZIONE
ZZDDL ZZDDLC ZZNONAV ZZDDLC6031 ZZ13 ZZRL ZZPR
     Onorevoli Colleghi! - Mercoledì 3 febbraio 1999 una
  frana precipitata dal Monte Rocchetta si è abbattuta sul
  territorio dei comuni di Limone sul Garda, in provincia di
  Brescia, e di Riva del Garda, in provincia di Trento, causando
  la morte di un pensionato, Gino Avancioni, e recando gravi
  danni ai territori di entrambi i comuni.  Oltre ai danni
  materiali, inoltre, la frana ha comportato forti ripercussioni
  negative indirette sull'economia della zona, in particolare a
  carico del settore turistico, conseguenti alla convinzione che
  altre calamità franose seguiranno a quella del 3 febbraio
  scorso: infatti, tutto il versante interessato è costituito da
  roccia di natura fratturata ed è quindi soggetto a rischio di
  frana, per cui sussiste il serio pericolo del distacco di
  nuovi pezzi di montagna.  Tale situazione ha causato
  nell'immaginario collettivo dei cittadini la convinzione di
  essere in presenza di una zona a forte rischio per
  l'incolumità delle persone e dei beni di turisti e
  villeggianti, con le inevitabili immediate conseguenze sulle
  attività produttive dei comuni interessati, fino a ieri
  località turistiche di rilevante interesse della riva del lago
  di Garda.  Infatti, l'andamento dei flussi turistici per la
  stagione che sta per iniziare è previsto drammaticamente in
  calo, potendosi così facilmente ipotizzare serie ripercussioni
  negative sull'economia dell'intera zona, che andranno ad
  aggiungersi ai costi derivanti dai lavori necessari per il
  ripristino della situazione precedente alla frana sia per
  quanto riguarda le attività produttive, sia per quanto attiene
  alla stabilità delle abitazioni private.  Per questa via,
 
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  inoltre, al diminuito apporto di risorse "esterne" conseguente
  al ridotto flusso di visitatori e turisti andrà ad aggiungersi
  un ulteriore fattore "interno" di crisi delle attività
  produttive, consistente nella riduzione della domanda "locale"
  a seguito del fatto che le risorse economiche a disposizione
  dei privati residenti dovranno essere impiegate
  prioritariamente per i lavori di recupero del patrimonio
  edilizio danneggiato.
     L'effetto combinato di questi fattori negativi rischia di
  assestare un colpo durissimo all'economia delle aree costiere
  del Garda interessate, mettendo in ginocchio le imprese
  operanti in tali zone e compromettendone i livelli produttivi
  ed occupazionali.  A questa sconfortante prospettiva deve
  essere frapposta ogni possibile immediata contromisura,
  affiancando ai lavori da condurre immediatamente da parte
  dell'Ente nazionale per le strade (ANAS) e degli altri enti
  competenti per il consolidamento del versante gardesano del
  Monte Rocchetta, ulteriori interventi, attuati con il concorso
  dello Stato, per il parziale risarcimento dei danni subiti da
  cittadini ed imprese delle zone interessate e per il recupero
  ed il rilancio delle attività produttive, con particolare
  riguardo al settore del turismo.
     A questo scopo è finalizzata la presente proposta di
  legge, che individua due principali linee di intervento in
  favore dei soggetti residenti nei comuni danneggiati: la
  concessione di contributi ai privati per la riparazione delle
  unità immobiliari, tanto ad uso abitativo quanto ad uso
  diverso da quello abitativo (ad esempio, per l'esercizio
  dell'impresa), e, nel caso di imprese industriali,
  commerciali, artigianali e di servizi, concessione di
  contributi per la ripresa dell'attività produttiva (articolo
  1), e la previsione di specifici interventi in favore del
  recupero e del rilancio del settore turistico, certamente il
  comparto produttivo più danneggiato dall'evento calamitoso
  (articolo 2).
     L'articolo 1 prevede, al comma 1, la concessione in favore
  dei proprietari di immobili ad uso abitativo che siano rimasti
  danneggiati dalla frana del 3 febbraio scorso di un contributo
  a fondo perduto fino al 70 per cento della spesa per il
  ripristino e, al comma 2, la concessione di un analogo
  contributo per la riparazione delle unità immobiliari diverse
  da quelle abitative, fino al 50 per cento della spesa per il
  ripristino e, nel caso di imprese diverse da quelle
  turistiche, per la ripresa dell'attività produttiva, da
  accordare entro il limite massimo di 20 milioni di lire per
  ciascuna impresa.  Per la realizzazione di questi interventi il
  comma 3 dell'articolo 1 assegna 2 miliardi di lire complessivi
  per il 1999 alle regioni Lombardia e Trentino-Alto Adige; tale
  somma sarà ripartita dalla Conferenza permanente per i
  rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di
  Trento e di Bolzano sulla base di un programma operativo che
  dovrà tenere conto dell'entità dei danni subiti da ciascuna
  impresa, della rilevanza della rispettiva attività nelle
  realtà comunali interessate e della necessità di mantenere gli
  attuali livelli produttivi e occupazionali.
     Per quanto riguarda specificamente il settore turistico,
  l'articolo 2 prevede, al comma 1, l'istituzione di un apposito
  fondo nello stato di previsione del Ministero dell'industria,
  del commercio e dell'artigianato, con dotazione finanziaria
  pari a 1 miliardo di lire per il 1999, per la concessione di
  contributi, nel limite massimo di 30 milioni di lire per
  ciascuna impresa interessata, destinati:
       a)  a fronteggiare i danni subiti da beni mobili ed
  immobili appartenenti all'impresa stessa;
       b)  a favorire la ripresa della sua attività
  produttiva.
     La procedura per la concessione di tale beneficio è
  disciplinata al comma 2 in modo da accentuarne al massimo la
  rapidità e l'efficacia, affidando al Ministro dell'industria,
  del commercio e dell'artigianato la definizione delle modalità
  e delle procedure di concessione e alle prefetture delle
  province di Brescia e di Trento la ricezione delle domande
 
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  degli interessati, il tutto entro tempi certi e ravvicinati e
  sulla base di criteri analoghi a quelli previsti al comma 3
  dell'articolo 1.  Inoltre, il comma 3 dell'articolo 2 accorda
  all'Ente nazionale italiano per il turismo (ENIT) un
  contributo di lire 2 miliardi per il 1999 per l'elaborazione e
  l'esecuzione di un piano di promozione specifico a sostegno
  dell'offerta turistica dell'area, da concertare con le regioni
  interessate, finalizzato ad arginare la grave flessione dei
  flussi di visitatori e turisti nei comuni interessati
  dall'evento calamitoso.
     L'articolo 3 provvede infine alla copertura finanziaria
  dell'onere derivante dall'attuazione della legge, pari a lire
  5 miliardi per il 1999, ponendolo a carico del Fondo speciale
  di parte corrente iscritto nel bilancio triennale 1999-2001,
  mediante il ricorso all'accantonamento relativo alla
  Presidenza del Consiglio dei ministri.
     Si ritiene dunque di poter concludere raccomandando
  l'approvazione della proposta di legge, necessaria allo scopo
  di far fronte all'emergenza produttiva ed occupazionale delle
  zone costiere del lago di Garda colpite dal recente evento
  calamitoso e pertanto meritevole di urgente esame e di
  conseguente veloce definizione.
 
DATA=990518 FASCID=DDL13-6031 TIPOSTA=DDL LEGISL=13 NCOMM= SEDE=PR NSTA=6031 TOTPAG=0006 TOTDOC=0005 NDOC=0002 TIPDOC=L DOCTIT=0000 COMM= FRL PAGINIZ=0001 RIGINIZ=009 PAGFIN=0003 RIGFIN=023 UPAG=NO PAGEIN=1 PAGEFIN=3 SORTRES= SORTDDL=603100 00 FASCIDC=13DDL6031 SORTNAV=0603100 000 00000 ZZDDLC6031 NDOC0002 TIPDOCL DOCTIT0002 NDOC0002



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