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Testi integrali degli Atti Parlamentari della XIII Legislatura

Documento


70832
DDL6045-0002
Progetto di legge Camera n. 6045 - testo presentato - (DDL13-6045)
(suddiviso in 12 Unità Documento)
Unità Documento n.2 (che inizia a pag.1 dello stampato)
...C6045. TESTIPDL
...C6045.
RELAZIONE
ZZDDL ZZDDLC ZZNONAV ZZDDLC6045 ZZ13 ZZRL ZZPR
     Onorevoli Colleghi! - I bombardamenti della NATO sulla
  Jugoslavia hanno aperto nel cuore dell'Europa un conflitto
  dalle conseguenze imprevedibili.  L'adesione senza riserve del
  Governo italiano al richiamo degli alleati fa dell'Italia un
  Paese in guerra.  L'assioma è tragico sia per il dato politico
  che contiene, sia per le conseguenze drammatiche derivanti da
  un'estensione del conflitto la cui possibilità, da un'analisi
  del quadro internazionale, è purtroppo più che una vaga
  ipotesi.  La consapevolezza di ciò, unita all'orrore della
  guerra in quanto tale, impone al nostro partito, il partito
  della Rifondazione comunista, il massimo sforzo dentro e fuori
  le istituzioni al fine di mutare questo stato di cose.  Dalla
  nostra, abbiamo parte rilevante della società civile che,
  senza cedere alle facili strumentalizzazioni di forze
  politiche che pure sostengono l'attuale Governo, sta dando
  vita a migliaia di manifestazioni di protesta che in questi
  giorni attraversano il Paese.  Sulla guerra non ci sono
  mediazioni possibili, anzi netto e chiaro deve essere
  l'impegno per avversarla mettendo in campo iniziative di ogni
  sorta.  In nome della pace, che proprio a causa di questa
  sciagurata guerra ritorna ad essere un tema di grande
  attualità, si è deciso di recuperare una vecchia proposta di
  legge presentata il 19 aprile 1985, con la quale il deputato
  Nebbia e altri chiedevano l'istituzione del Parco Nazionale
  della Pace a Gravina di Puglia, luogo dove alla fine degli
  anni cinquanta furono installati alcuni missili a testata
  nucleare.
     Il valore simbolico che già aveva questa iniziativa
  quattordici anni fa è ancora più alto oggi, alla luce della
  tragica guerra che si sta combattendo a pochi chilometri dalle
  coste pugliesi.  Con la presente iniziativa legislativa inoltre
  si intende dare un doveroso riconoscimento al popolo pugliese
  che ha sempre mostrato grande generosità nella mobilitazione
 
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  per l'accoglienza di profughi in fuga da Paesi del bacino del
  Mediterraneo devastati da guerre o vittime delle ingiustizie
  di governi autoritari e antidemocratici.  Se la storia
  dell'oggi rafforza il significato simbolico dell'istituzione
  del Parco Nazionale della Pace a Gravina di Puglia, vale la
  pena ripercorrere brevemente anche le tappe storiche che hanno
  caratterizzato già dagli anni ottanta l'interesse per questa
  iniziativa.
     Alla fine degli anni cinquanta con il delinearsi della
  guerra fredda si moltiplicarono le installazioni di missili
  nucleari sia nei Paesi del Patto atlantico, sia nei Paesi del
  Patto di Varsavia.  Anche l'Italia ne fu interessata e missili
  nucleari americani furono installati a Gravina di Puglia e in
  altre zone della Puglia (Spinazzola, Altamura, Gioia del
  Colle).  A Gravina di Puglia, le popolazioni si opposero con
  marce e manifestazioni a cui presero parte sindacati,
  organizzazioni democratiche, contadini, operai, giovani e un
  nutrito gruppo di intellettuali guidati da Tommaso Fiore.
  Nonostante le proteste, l'insediamento ebbe luogo nella zona
  del bosco demaniale di Gravina di Puglia, denominato "Difesa
  Grande" appena a 5 chilometri dal centro urbano.  Gli abitanti
  della zona si trovarono improvvisamente a convivere con trenta
  missili a fusione da 1,45  megaton,  vale a dire una
  potenza distruttiva superiore cento volte a quella delle bombe
  che rasero al suolo Hiroshima e Nagasaki.  Solo nel 1963 i
  trenta missili nucleari in Puglia furono smantellati in
  seguito alla crisi cubana.  Le febbrili trattative tra i
  presidenti degli Stati Uniti, Kennedy, e dell'Unione
  sovietica, Krusciov, portarono a un accordo secondo il quale
  la nave sovietica che trasportava i missili a Cuba tornò
  indietro, mentre gli Stati Uniti si impegnavano a ritirare i
  trenta missili  Jupiter  dalla Puglia e altri quindici
  dalla Turchia.  Nell'area ancora oggi non restano che le
  macabre rovine delle installazioni a testimonianza del rischio
  di una catastrofe nucleare che la Puglia, l'Italia, l'Europa,
  il mondo intero hanno corso in quegli anni.
     La storia a distanza di quaranta anni sembra ripetersi
  ineluttabile, come ineluttabile è il pericolo che oggi stiamo
  correndo a causa della guerra della NATO contro la Jugoslavia.
  Oggi noi intendiamo far crescere la cultura della pace così
  profondamente offesa dagli ultimi accadimenti, proponendo che
  l'area denominata "Statuto del Lepore", attualmente
  abbandonata, sia recuperata per diventare il "Parco Nazionale
  della Pace", luogo per iniziative culturali nazionali e
  internazionali ispirate al mantenimento della pace e alla
  collaborazione dei popoli (articolo 1).
     La proposta di legge prevede l'allestimento di spazi per
  ospitare manifestazioni pacifiste, mostre, proiezioni di film,
  incontri nazionali e internazionali, nonché una biblioteca
  specializzata sui temi della pace e del disarmo, e sul
  movimento pacifista italiano e internazionale.  Il Parco
  Nazionale della Pace organizza l'assegnazione di premi
  nazionali e internazionali per libri e per opere, a persone e
  ad enti, che abbiano contribuito a promuovere la pace, il
  disarmo, la collaborazione internazionale (articolo 2).
     L'organizzazione, la sistemazione della zona e la
  costruzione del Parco Nazionale della Pace spettano al comune
  di Gravina di Puglia, al cui demanio deve essere restituita
  l'area attualmente assegnata al demanio dello Stato (articolo
  3).
     Le spese per la realizzazione del Parco, per la
  manutenzione e per la gestione sono a carico dello Stato.  Per
  lo svolgimento dei compiti stabiliti dalla legge è istituito
  un ente il cui consiglio di amministrazione ha il compito di
  approvare il regolamento per il funzionamento del Parco
  (articolo 6).
     Il consiglio di amministrazione è composto da undici
  membri, dei quali otto scelti dagli enti locali e tre
  designati dai Ministeri della pubblica istruzione, per le
  politiche agricole, degli affari esteri, tra persone di
  nazionalità italiana che si sono distinte per la loro attività
  nel campo della pace e del disarmo (articoli 4 e 5).
     Gli articoli 7, 8 e 9 disciplinano, rispettivamente, la
  sistemazione dell'area destinata al Parco Nazionale della
  Pace, le modalità di assunzione del personale necessario allo
  svolgimento dei suoi compiti istituzionali, nonché la
  copertura finanziaria della legge.
 
DATA=990519 FASCID=DDL13-6045 TIPOSTA=DDL LEGISL=13 NCOMM= SEDE=PR NSTA=6045 TOTPAG=0006 TOTDOC=0012 NDOC=0002 TIPDOC=L DOCTIT=0000 COMM= FRL PAGINIZ=0001 RIGINIZ=007 PAGFIN=0002 RIGFIN=078 UPAG=NO PAGEIN=1 PAGEFIN=2 SORTRES= SORTDDL=604500 00 FASCIDC=13DDL6045 SORTNAV=0604500 000 00000 ZZDDLC6045 NDOC0002 TIPDOCL DOCTIT0002 NDOC0002



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