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Testi integrali degli Atti Parlamentari della XIII Legislatura

Documento


71098
DDL6071-0002
Progetto di legge Camera n. 6071 - testo presentato - (DDL13-6071)
(suddiviso in 7 Unità Documento)
Unità Documento n.2 (che inizia a pag.1 dello stampato)
...C6071. TESTIPDL
...C6071.
RELAZIONE
ZZDDL ZZDDLC ZZNONAV ZZDDLC6071 ZZ13 ZZRL ZZPR
     Onorevoli Colleghi! - Con le sentenze n. 179 del 1976,
  n. 76 del 1983, n. 358 del 1995 e n. 12 del 1998, la Corte
  costituzionale ribadiva l'incongruità e l'indiscutibile
  disparità di trattamento fra le famiglie monoreddito e quelle
  in cui ciascun coniuge produca un reddito proprio, per il
  fatto che le prime vengono di fatto tassate in base ad
  un'aliquota dell'imposta sul reddito delle persone fisiche
  (IRPEF) superiore a quella che viene applicata alle seconde, e
  rinnovava al Governo l'invito a provvedere in merito,
  rimuovendo l'ingiusto danno determinato dalla normativa in
  oggetto.
     La Consulta sosteneva ancora che: "Il legislatore non
  dovrà consentire ulteriormente, per il rispetto anche dei
  princìpi costituzionali, il protrarsi della su accennata
  sperequazione in danno delle famiglie monoreddito".
     Inoltre, con la sentenza n. 176 del 1976, la Corte ha
  dichiarato, tra l'altro, l'illegittimità per contrasto con gli
  articoli 3, 29, 31 e 53 della Costituzione delle norme che
  prevedono il cumulo dei redditi ai fini dell'applicazione
  dell'aliquota IRPEF.
     La questione è più che mai viva ed attuale, ma i
  risultati, purtroppo, allo stato attuale, non appaiono
  prossimi, perché il Governo, malgrado i pressanti inviti, si
  rifiuta di provvedere e, allorché sollecitato, spiega la
  propria inerzia con motivazioni incompatibili con uno Stato di
  diritto: pretestuose ed inconferenti difficoltà di bilancio,
  che nulla possono giustificare al cospetto dei sacrosanti
 
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  diritti dei cittadini più deboli, da troppo tempo vessati da
  un fisco per loro doppiamente iniquo.
     Si consideri altresì che ove lo Stato avesse
  tempestivamente adempiuto ai dettami della citata sentenza n.
  179 del 1976, irrisoria ne sarebbe risultata la spesa rispetto
  a quella da stanziare per un'ottemperanza la cui tardività si
  è trascinata sino ai nostri giorni, e che comunque appare
  ormai indifferibile.
     La presente proposta di legge intende porre fine ad una
  perdurante lacerazione nei rapporti tra Paese istituzionale e
  Paese reale, saldando il debito che il Parlamento -
  espressione suprema della volontà popolare - ha verso le
  classi sociali più svantaggiate in forza di precisi e
  conclamati motivi di diritto.
     Rimuova il potere legislativo, riappropriandosi delle
  responsabilità e delle prerogative troppo sovente usurpategli
  dall'Esecutivo, le pretese difficoltà di bilancio ostative al
  realizzarsi di quell'eguaglianza sostanziale tra i cittadini
  voluta dal secondo comma dell'articolo 3 della Carta
  costituzionale.
 
DATA=990525 FASCID=DDL13-6071 TIPOSTA=DDL LEGISL=13 NCOMM= SEDE=PR NSTA=6071 TOTPAG=0003 TOTDOC=0007 NDOC=0002 TIPDOC=L DOCTIT=0000 COMM= FRL PAGINIZ=0001 RIGINIZ=010 PAGFIN=0002 RIGFIN=021 UPAG=NO PAGEIN=1 PAGEFIN=2 SORTRES= SORTDDL=607100 00 FASCIDC=13DDL6071 SORTNAV=0607100 000 00000 ZZDDLC6071 NDOC0002 TIPDOCL DOCTIT0002 NDOC0002



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