| Onorevoli Colleghi! - La malavita organizzata ha
trovato una ennesima ragione di introiti miliardari illeciti:
le lotte tra cani con bisca clandestina.
Il fatturato annuo complessivo di queste barbare scommesse
si aggirerebbe sui mille miliardi di lire, soldi che vengono
intascati dai clan mafiosi e camorristici organizzatori
delle lotte. Recenti fatti di cronaca dimostrano che il
fenomeno è in continua espansione, principalmente nel
Mezzogiorno d'Italia e nelle zone controllate dalla
criminalità organizzata. Gli animali impiegati nelle lotte
appartengono a razze comunemente definite o impiegate alla
difesa ed alla guardia.
Gli animali, drogati ed inferociti dalla fame e dal
trattamento loro riservato, vengono lanciati in arene
improvvisate o capannoni in disuso e lottano fino alla morte.
Su di loro un pubblico cinico e sempre più vasto di
"appassionati" di cinomachia punta fior di soldi nella più
classica cornice delle scommesse clandestine.
L'aspetto più crudele ed intollerabile del fenomeno sono
gli allenamenti dei "cani killer ". Altri cani, randagi,
rubati o "riscattati" dai canili fanno da vittime per la
selezione dei più feroci cani da lotta: "bastardini" vengono
legati ad un muro o ad un palo e vengono scagliati contro i
"cani killer ". L'esercizio criminoso si correda della
vendita di videocassette riportanti immagini delle lotte e
dell'utilizzo di minorenni per la raccolta di "prenotazioni"
per gli incontri e le scommesse.
Occorre porre fine a simili brutture indegne di un
qualsiasi Paese civile e le attuali normative vigenti, pur
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vietando le scommesse clandestine ed il maltrattamento di
animali, sono ancora troppo blande e vaghe. Chi commette i
reati sopra citati rischia solo una multa o piccole sanzioni
penali. Bisogna quindi fornire le forze dell'ordine e la
magistratura di coerenti ed adatti strumenti legislativi per
porre fine una volta per tutte alle cinomachie ed agli altri
spettacoli cruenti che impiegano animali domestici.
Un aspetto non secondario ed estremamente preoccupante
relativo all'addestramento di cani di media e grossa taglia
alla "difesa" ed all'attacco è quello che vede coinvolti
bambini in qualità di vittime di aggressioni. I fatti di
cronaca si sprecano e non è più tollerabile che delle creature
innocenti vengano uccise o menomate a causa dell'addestramento
pericoloso imposto ai cani "da guardia".
E' utile sottolineare che i cani di per sé non sono né
buoni né cattivi. Essi vengono incattiviti ed addestrati
dall'uomo alla ferocia divenendo pericolosissime armi letali
vaganti. Questo tipo di addestramento dei cani deve essere
dunque proibito e chi fosse intenzionato a detenere un cane di
grossa taglia deve denunciarlo all'autorità di pubblica
sicurezza, ottenendo il preventivo permesso alla
detenzione.
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