| Onorevoli Colleghi! - La cecità, sia congenita
che acquisita, pur essendo la più grave delle minorazioni
sensoriali, non costituisce una tragedia, bensì un coacervo di
difficoltà supplementari in rapporto a quelle inerenti la
normale esistenza umana. Codeste ulteriori difficoltà possono
essere tuttavia in gran parte superate con artifici ed ausili
speciali, nonché con una normativa più umana e più attenta a
determinate, particolari, situazioni e condizioni in cui un
non vedente può versare.
Tra le difficoltà supplementari che affliggono l'esistenza
dei ciechi primeggia l'impossibilità di spostarsi liberamente,
se non a brevissimo raggio ed in luoghi perfettamente
conosciuti, il che si può riassumere parlando di una vera e
propria "assenza della libertà locomotoria"; si tratta di un
gravissimo impedimento in quanto l'assenza di codesta
particolare libertà compromette grandemente la libertà
individuale intesa in senso generalissimo, non solo mutilando
la vita di relazione ma anche impedendo la frequenza di scuole
ed istituti specializzati fino all'università e, naturalmente,
l'esercizio di un'attività lavorativa (mestiere, arte o
professione), salvo che essa sia svolta a domicilio. Questa
difficoltà supplementare è stata in gran parte risolta grazie
all'aiuto dei cani guida, animali fedeli e migliori amici per
il non vedente che, grazie alla guida sicura e attenta del
cane, può recarsi dove desidera e dove è necessario che egli
vada, senza dover, così, rinunciare alla sua libertà
locomotoria.
Infatti, il cane guida restituisce integralmente al cieco
la libertà locomotoria e tra loro si instaura un rapporto che
con il tempo si accresce e si consolida fino a raggiungere un
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livello massimo nel quale essi comunicano tra loro
istintivamente e senza alcuna remora. A tutt'oggi il cane
guida non ha il diritto di entrare nel luogo di lavoro del
privo di vista e nemmeno nelle scuole o nei luoghi didattici
dove il cieco si reca, ponendo in essere, così, una
discriminazione palese che si estrinseca nell'impossibilità
per il non vedente di occupare un posto di lavoro o di
frequentare l'università od una scuola di qualunque tipo essa
sia, tranne le scuole speciali per non vedenti dove il cane ha
diritto di accesso.
Discriminazione palese e segno di regresso sociale, perché
accanto ad una normativa che permette l'accesso dei cani guida
agli esercizi aperti al pubblico e ad ogni mezzo di trasporto
pubblico, non è contemplata alcuna norma per altri luoghi dove
il cieco si reca, non ultimo il luogo di lavoro e la
scuola.
Nel momento in cui un cieco entra nell'edificio ove svolge
attività lavorativa, se non è accompagnato dal suo cane guida
incontra oggettive difficoltà derivanti dal rapporto di forte
interdipendenza, anche psicologica, instaurato con
l'animale.
Altri ostacoli supplementari derivano dalla necessità di
dover affidare a qualcuno, non sempre presente o disponibile,
il cane guida a cui non è consentito l'ingresso nell'edificio.
Difficoltà oggettiva, difficilmente sanabile visto che il cane
accompagna il cieco ovunque egli vada, perché a questo esso è
preposto.
La presente proposta di legge intende affrontare un
duplice ordine di problemi: primariamente, intende sanare il
disagio provocato al cieco dal vuoto legislativo prevendendo,
perciò, la possibilità di accesso ai suddetti luoghi con il
cane guida, colmando così una lacuna legislativa ed
alleviando, seppur in minima parte, il disagio e le difficoltà
causate al non vendente da una normativa ancora incompleta e
penalizzante.
Secondariamente, intende estendere il trattamente di
trasporto gratuito sui mezzi pubblici anche ai cani in periodo
di addestramento, utilizzati dall'addestratore o
dall'istruttore, quando, per ragioni di insegnamento, devono
salire su un mezzo pubblico. Ci è sembrato doveroso estendere
la gratuità anche ai cani da essi utilizzati perché il
trasporto del cane guida è esclusivamente a scopo didattico
per il cane stesso e perché la salita e la discesa da un mezzo
pubblico rientrano nel programma didattico di insegnamento al
cane che si intende trasformare in un cane guida per non
vedenti.
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